Leggere /lèg·ge·re/
Dal latino legĕre ‘raccogliere, leggere’, affine al greco légō ‘raccolgo, dico’.
Che sia per studio, necessità o un semplice passatempo, il 44% degli italiani legge regolarmente libri, riviste e giornali. Nella fascia tra i 25 e i 54 anni, la percentuale sale al 62%.
Un romanzo può liberare la nostra immaginazione e portarci lontani e vivere storie incredibili pur restando comodamente seduti a casa. Un giallo ci tiene appesi come stracci che asciugano al sole a ogni capitolo fino all’epilogo inatteso. Un manuale o un saggio arricchiscono il nostro bagaglio culturale.
C’è un genere per tutti i gusti, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
E appunto, come scegliere?
Come professionista della relazione d’aiuto, consulente e appassionata di miglioramento personale, trovo significativa la lettura di tre testi.
Leadership strategics and tactics di Jocko Willink.
Onset mindset. Mentalità aggressiva in una società difensiva di Alberto Gallazzi.
Il segreto della libertà e del successo di Napoleon Hill.
Tre libri molto diversi uno dall’altro, scritti da autori altrettanto diversi che però hanno in comune l’obiettivo di fornire al lettore strumenti pratici per migliorare la propria vita.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 1984, ha redatto un elenco di 10 abilità necessarie per il benessere personale. Queste vanno dalla consapevolezza di sé al risolvere i problemi, passando per la comunicazione efficace e l’empatia.
Il sistema scolastico e la società in generale sono disorganizzati nel fornire gli strumenti necessari per lo sviluppo e il consolidamento di queste life skills. Il mondo contemporaneo sembra più interessato a non scontentare nessuno piuttosto che forgiare corpi, menti e caratteri forti ma flessibili in grado di stare al passo con la velocità dell’era moderna.
I libri, così come i podcast – altro tesoro contemporaneo – sono lo scrigno che racchiude tesori di inestimabile valore: le lezioni apprese e condivise.
Andiamo insieme alla scoperta di questi forzieri.
Leadeship, strategics and tactics
La capacità di guidare sé stessi e gli altri è un requisito fondamentale per ogni individuo, sia in ambito lavorativo che personale.
Per usare le stesse parole di Jocko, il libro ci insegna a costruire fiducia, ad essere decisivi, a controllare le proprie emozioni, a condividere la verità e a essere equilibrati.
Il testo è scritto come un vero e proprio manuale militare con un linguaggio semplice e scorrevole. Ogni sezione è interdipendente dall’altra e può essere osservata nel quadro generale o estrapolata dall’insieme per essere declinata alla situazione soggettiva del lettore.
La leadership di Jocko si basa su quattro principi fondamentali:
Dare copertura e muoversi.
Semplificare le cose.
Dare priorità ed eseguire.
Comando decentralizzato.
L’esperienza di Jocko Willink – ex Navy SEALs - sul campo di battaglia, dà validità e veridicità alle tecniche e alle strategie di cui parla e il linguaggio scorrevole le rende comprensibili e adattabili al mondo civile.
Non solo elenca strategie e tecniche, ma fornisce esempi pratici e spiega con dovizia di particolare quelle situazioni in cui l’eccezione conferma la regola.
Ho letto il libro Leadership Strategics and Tactics alcuni anni fa e lo tengo ancora oggi a portata di mano per poterlo consultare all’occorrenza.
Ho usato, anzi uso, i principi del libro sia in ambito lavorativo che personale.
Dal punto di vista della gestione di un team, le strategie e le tecniche sono applicabili con semplicità ma non con facilità perché spostano il focus della responsabilità a sé stessi. Il leader è visto come colui che guida sia dal fronte che dalle retrovie, capace di dare e ricevere direttive e dotato di umiltà e, al contempo, di assertività.
Le stesse regole valgono nelle relazioni in ambito privato, dove capacità di ascolto, di chiedere aiuto, di dare fiducia e speranza sono le basi per rapporti intimi, genuini ed evolutivi.
Onset mindset. Mentalità aggressiva in una società difensiva
Alberto Gallazzi è un esperto di close protection, si occupa quindi di sicurezza personale oltre che di formazione in ambito civile e militare.
È stato ospite del podcast The Joe Rogan Experience e posso garantire che la vera esperienza è partecipare a un suo corso. È quello che ho fatto prima di leggere il libro.
Il tema centrale del corso e del libro è il mindset aggressivo.
Violenza e aggressività sono argomenti che dividono e polarizzano, tra giudizi e pregiudizi, creando un mondo dicotomico dove tutto è bianco o nero.
Ignorare le sfumature è pericoloso e rischia di trasformarci in vittime della nostra stessa ignoranza, intesa come mancanza di conoscenza.
Per usare le parole dello stesso autore:
L’onset mindset – lo stato dell’essere attivo, acceso, dinamico, aggressivo - è alla base della costruzione della propria condizione mentale, quella zona d’oro definita da Grossman come la migliore, grazie alla quale la competenza immagazzinata permette di essere rilassati e di vedere solo soluzioni, invece di ostacoli e pericoli.
Come detto, la scuola non ci insegna l’assertività, né la capacità di prendere decisioni efficaci sotto stress, tanto meno il vero significato di aggressività. Per un coach o un counselor, è importante invece conoscere, gestire queste due caratteristiche per poter guidare il cliente alla scoperta o alla riscoperta di esse.
Alberto parte da basi scientifiche che spiegano in modo accessibile il funzionamento del cervello, soprattutto della parte rettiliana e di come certi automatismi e certe paure possano essere strumenti di autosabotaggio.
Passa poi a elencare 12 regole che servono per ricalibrare il cervello e costruire una nuova mappa mentale con l’obiettivo di imparare a essere attenti al momento presente, consapevoli della situazione e pronti a mettere in atto il comportamento migliore per sé e per gli altri.
Partecipare al corso Onset Mindset di Alberto è stato utile per poter fare lo switch mentale necessario per la mia sicurezza personale in una società che vive sulla difensiva ma che è incapace di difendersi.
Grazie alle sette domeniche passate in compagnia di miei pari, ho scoperto cosa significa adottare un atteggiamento acceso, attivo, dinamico e ho trovato un nuovo significato per l’allenamento fisico: condizionare corpo e mente per le sfide della vita.
La parte finale del libro è dedicato alle interviste a Marco Benatti (imprenditore), Margherita Montes (campionessa internazionale di Brazilian Jiu-Jitsu) e Fausto Biloslavo (giornalista di guerra) che racconta come applicano l’onset mindset alla loro quotidianità.
Il segreto della libertà e del successo
Il titolo originale è Outwitting the devil che significa “mettere il diavolo nel sacco”. Ma si sa, noi italiani siamo creativi con le traduzioni dall’inglese.
Napoleon Hill è il pioniere del successo personale e le sue opere, scritte negli anni ‘30 e ‘40, sono decisamente attuali.
Il segreto della libertà e del successo è rimasto nascosto per anni, fino al 2010.
L’autore si immagina di intervistare il diavolo in persona, di rompere il suo stesso codice e di obbligarlo a confessare i modi in cui tiene in scacco il 98% della popolazione mondiale.
Quello del dialogo è un espediente letterario che funziona bene, cattura l’attenzione e dà ritmo al testo. Napoleon Hill, infatti, per tutto il racconto incalza il diavolo con domande dirette, acute, pungenti fino a metterlo nel sacco. Anzi, fino a fargli vuotare il sacco!
La confessione è un vero e proprio elenco di stratagemmi, modalità e furberie che il diavolo usa per controllare la mente delle persone. Da qui possiamo estrapolare altrettante modalità per costruire la nostra libertà e il nostro successo personale.
Ci sono numerose analogie tra il mondo dell’autore e la società moderna: una crisi economica e di valori e standard personali e morali molto molto bassi.
Oggi sono numerosi gli imprenditori che seguono le linee guida di Napoleon Hill per gestire imprese e persone seguendo i suoi principi:
Riconoscere e dominare la paura.
Trovare il proprio significato e definire un piano d’azione.
Pensare fuori dagli schemi.
Sviluppare e mantenere abitudini positive e produttive.
Avere fiducia e fede.
Formazione continua.
Gestire il tempo e le priorità.
Personaggi del calibro di Andy Frisella (1st Phorm) e Bedros Keuilian (Fit Body Boot Camp e True Lean Supplements) hanno raggiunto e mantengono il successo imprenditoriale grazie a questi principi.
In PNL (programmazione neurolinguistica) esiste il modellamento, tecnica che adoro, che consiste nello scegliere un modello da cui trarre ispirazione e ricalcarne i passi. Per farla breve, si prendono le abitudini, l’attitudine e le capacità di chi ha avuto successo e si fanno proprie con l’obiettivo di salire la scala evolutiva, personale e lavorativa.
Se è vero che quello che funziona per una persona, può funzionare anche per un’altra, allora è bene partire con un vantaggio competitivo rispetto al 98% della popolazione e leggere Outwitting the devil.
Saper individuare i libri migliori per le proprie necessità è un’arma di costruzione di massa, nel senso che la carta stampata permette di trasferire tutte quelle lezioni duramente apprese con la fatica, il sangue e il sudore dagli autori, togliendo al lettore l’onere di dover fare le stesse esperienze in prima persona.
Questi tre libri sono tra quelli che più mi hanno permesso di fare passi da gigante nella mia formazione con conseguenze positivamente sorprendenti sia in ambito personale che professionale.