Brand New Gallery ha il piacere di presentare “The Last Upper”, la prima mostra personale di José Lerma in galleria.

Nato in Spagna nel 1971 e cresciuto a Puerto Rico, José Lerma nei suoi lavori prende spunto dalle vicende della sua storia personale, così come da quelle di personaggi ed eventi storici; da sempre sostiene infatti che: “tutta l’arte parla di altra arte e dei nostri antenati”.

Lerma esplora concettualmente e materialmente il medium della pittura, riconoscendolo come un mezzo che, storicamente, è stato spesso un veicolo per commemorare lo status sociale e il potere.

“La ritrattistica, tradizionalmente, è stata un modo per rappresentare lo status sociale ... I ritratti erano idealizzati, teatralizzati ... Erano veri e propri strumenti. Le immagini asservono a questa funzione “

Il potere è uno dei temi ricorrenti nel lavoro di Lerma, che ha compiuto studi in sociologia e in legge prima della svolta artistica personale legata ad una pittura contemporanea concettuale.

L’approccio di Lerma ai suoi soggetti non risulta né critico né celebrativo; esplicita piuttosto dei paradossi che partono dal contesto dei suoi interessi, fino ad intaccare la pittura stessa, intesa come medium.

Grazie all’utilizzo di materiali e tecniche differenti, i gesti e le rappresentazioni orchestrate sulla tela da Lerma continuano inesorabilmente a rivelarsi su se stesse; le sue composizioni sono allo stesso tempo sia astratte sia figurative, umoristiche e oscure, caotiche e controllate, incoraggiando a una lettura più profonda del contenuto e della narrativa integrata nel lavoro stesso.

"La mostra presentata in galleria è una continuazione delle tematiche su cui ho lavorato negli ultimi anni. Quello che mi ha sempre interessato è stato il nesso tra finanza, economia e storia, tutti temi trattati con un aspetto estetico un po’ infantile. Il titolo della mostra ha un riferimento evidente all’uso di droghe ma anche a una delle opere d’arte più famose di Milano. Le versioni in mostra dell’Ultima cena sono versioni caricaturali dei famosi dipinti rispettivamente di Lucas Cranach e del Maestro del Libro di casa. Gli apostoli sono sconvolti, bloccati e compressi nelle pose ma allo stesso tempo irrequieti, veloci e paranoici. Il dipinto The Royal Family è basato sul famoso ritratto realizzato da Jean Nocret per la famiglia reale francese abbigliata con abiti della mitologia greca, con un cenno alle fortune dell’attuale famiglia presidenziale americana. I due dipinti The Money Changers richiamano quelli di Jan Sanders van Hemessen e Jacob Jordaens. L’altro ritratto in mostra è quello del banchiere del Banco Ambrosiano Roberto Calvi, dipinto utilizzando i pattern adoperati per la sicurezza bancaria, stessa tecnica che ho utilizzato anche per i ritratti di Frank DiPascali, braccio destro di Bernie Madoff, e della sua segretaria Annette Bongiorno. Tutti questi dipinti sono pieni di contraddizioni: sono dettagliati e diretti, semplici e filosofici, attuali e storici. Sono disarmanti e svianti, come un esperto truffatore".

José Lerma (1971, nato a Siviglia, Spagna) vive e lavora a Chicago.

Ha conseguito il MFA in Pittura alla University of Wisconsin, Madison. Ha una cattedra di Disegno e Pittura alla School of the Art Institute di Chicago.

Tra le mostre personali si ricordano: Kemper Museum of Art (Kansas City, 2016), Museo de Arte Contemporáneo de San Juan (San Juan, 2016), Andrea Rosen Gallery (New York, 2014), Museum of Contemporary Art Detroit (Detroit, 2014), Kavi Gupta Gallery (Chicago, 2014), Museum of Contemporary Art (Chicago, 2013), Contemporary Art Museum (Raleigh, 2012), Galeria Marta Cervera (Madrid, 2010), Arario Gallery (Seoul, 2007), Xavier Hufkens (Brussels, 2005).

Tra le mostre collettive recenti: Institute of Contemporary Art at Maine College of Art (Portland, 2017), Kavi Gupta Gallery (Chicago, 2016), Saatchi Gallery (Londra, 2014), Lisa Cooley Gallery (New York, 2014), Deste Foundation (Atene, 2014), Centro Atlantico de Arte Moderno (Las Palmas de Gran Canaria, 2014), Misako & Rosen (Tokyo, 2014), Museo de Arte de Ponce (Ponce, 2012), Oakland University Art Gallery (Rochester, 2012), 47 Canal (New York, 2011), Lehmann Maupin (New York, 2010), Milwaukee Art Museum (Milwaukee, 2008).