Shanghai è situata sul fiume Huangpu, ed è la metropoli più popolosa della Cina, la più popolosa del mondo intero, il cui comune, o municipalità, viene considerato come una provincia a se stante, visto che i suoi abitanti sono oltre 45 milioni. Viene considerata la capitale economica della Cina poiché è un centro economico, finanziario, commerciale e delle comunicazioni di primaria importanza: il suo porto è uno dei più trafficati al mondo. La città è anche conosciuta con i soprannomi "La Parigi d'Oriente", "La Regina d'Oriente", "Perla d'Oriente", e a riconferma di ciò, un'autorevole indagine pone Shanghai tra le metropoli più alla moda d'Asia.

Il distretto artistico per eccellenza viene chiamato M50 ed è la zona intorno alla via Moganshan Lu, dove sono concentrate la maggior parte delle gallerie di arte contemporanea, di bar, caffè e spazi artistici; leggermente più piccola come area della 798 di Pechino, è l’equivalente cinese della Vila Madalena di San Paolo, qui infatti si possono trovare graffiti e street art su larga scala. È comunque difficile confrontare questa metropoli con le altre città del mondo e per esprimere giudizi su cosa sia artisticamente rilevante e cosa lo sia meno, bisogna vivere Shanghai a fondo e vivendola ci si rende conto che è una continua scoperta. È una città proiettata verso il futuro, costantemente innovativa, sembra che qui tutto sia possibile e forse lo è: caotica, dinamica, ultra moderna, luminosa, giovanile, ma nello stesso tempo tradizionale, millenaria, con i suoi monumenti che spaziano dall’avveniristico skyline al bellissimo tempio di Jin’an.

Ma Shanghai artisticamente non è solo questo, è anche una perla che conserva tutto il suo fascino orientale: a circa 30 minuti dal centro si trova la cittadina, per così dire, da 10 milioni di abitanti, parte della municipalità di Shanghai, chiamata la "Venezia d’Oriente" per i suoi ponti in pietra, le pagode e gli splendidi giardini; è considerata il giardino di Shanghai, meta turistica importantissima a livello internazionale, tanto da essere patrimonio Unesco, ed è anche il polmone verde della città. Spettacolari sono i saliscendi e le vie a ridosso dei canali, con le pagode che sembrano gondole orientali; in particolare la notte, tutto diviene più affascinante, con le lanterne accese tipiche della tradizione cinese. Suzhou per questo motivo è gemellata con Venezia, forse per un legame ancora più antico tra l’Italia e la Cina che ci porta alla memoria Marco Polo e i suoi viaggi verso questi luoghi meravigliosi.

Le stesse cose hanno pensato gli artisti dell’associazione Artisti Anonimi, quando hanno deciso di esibirsi in Oriente, appunto a Shanghai, grazie alla collaborazione con una galleria locale, e contemporaneamente anche a Suzhou, con la formula in absentia, per portare opere lontano e in più posti nello stesso tempo, appurato che il mercato cinese è molto interessato all’arte contemporanea europea e italiana in particolare. La mostra che si terrà dal 1° al 13 giugno 2016 potrà essere dunque un modo per farsi conoscere, un trampolino di lancio nel mare di curiosità che il cittadino cinese riserva nei nostri confronti, per imparare, per confrontarsi e per capire. A dire il vero nella testa degli organizzatori ci sono idee innovative come la creazione di una mostra permanente di arte contemporanea europea in Cina, essendo ormai risaputo che anche dal punto di vista artistico e del collezionismo la Cina riveste il ruolo di area emergente; aumentano i collezionisti, gli investitori in campo artistico e in tutte le attività correlate, specialmente nell’area di Shanghai e nella zona di Suzhou, dove si possono trovare artisti che risiedono in modo permanente o comunque per lunghi periodi, esibendosi per turisti sia cinesi che internazionali, e vendendo direttamente opere di elevato pregio artistico ed economico.

Questi gli artisti presenti: Alfonso Vacca, Andrea de Angelis, Ariedo Lorenzone, Barbara Berardicurti, BC Photographer, Claudia Salvadori, Donatella Tomassoni, Elisabetta Grappasonni, Francesco Bertucci, Gino Tardivo, Giuseppe Zotti, Laura Carrera, Silvio Forini, Stefano Cocozza, Zrinka Dusper Casella, Zuzana Larisova. Pittori contemporanei, fotografi freelance, artisti di vario calibro si confrontano per la prima volta con il pubblico orientale: la mostra sarà ripresa sui media di settore locali, e per locali si intendono circa 45 milioni di abitanti, oltre la metà dell’intera popolazione italiana per capirsi, stiamo parlando di una mailing list quasi interminabile. Non c’è a mio parere miglior posto per esibirsi in Cina di Suzhou e Shanghai, poiché i cinesi sono avidi di cultura occidentale e amanti dell’arte; lo scenario di Suzhou a ogni angolo e a ogni canale ce lo ricorda, come ce lo ricordano i grattaceli imponenti del centro di Shanghai.