Una mattina ricevo una mail:
Cara Silvia, come prima cosa mi presento, sono Paolo Merlini e insieme al mio sodale Maurizio Silvestri, sto scrivendo un libro di viaggio. La prossima settimana sarò a Livorno e vorrei incontrarla per fare due chiacchiere sull'associazione Terme Corallo. Posso contare sulla sua cortese disponibilità?
Resto in attesa di un suo gentile riscontro.
Grazie in anticipo.
Paolo Merlini

Pronta ad attendere alla mia missione, rispondo al cortese interlocutore che sicuramente sarei stata disponibile per raccontare quello che a loro interessava sulle Terme livornesi e cerchiamo di fissare un appuntamento ma dalla sua risposta capisco subito che è un viaggiatore differente dagli altri, molto inconsueto. Difatti mi scrive: Ottimo.
Io dovrei arrivare in città x l'ora di pranzo di giovedì 19 novembre.
Dalla stazione conto di andare subito alla Madonna di Montenero per sfruttare le ore di luce. Diciamo che per le 15.30/16 ritorno in centro e potremmo incontrarci. Prima o dopo dovrei fare un salto anche ad una Libreria. Alle 21 vado al concerto di Rondelli (il mio sodale è direttore artistico del Festival Ferré di San Benedetto del Tronto).
Venerdì 20, vorrei andare alla Quercianella sulle tracce del film di Dino Risi. Forse pranzo ad un ristorante là e poi mi sono tenuto il pomeriggio libero (se non riusciamo a vederci giovedì, potremmo recuperare venerdì pomeriggio).
A cena, amici cercheranno di convincerci che "il caciucco NON e' morto"...
Noi viaggiamo solo con i mezzi pubblici e scriviamo (a 4 mani) libri di viaggio ed enogastronomia...
Tu potresti aiutarmi a capire qualche cosa in più di Livorno.
Ecco la mia scaletta.
Dimmi tu, dove e quando.

Curiosa mi informo attraverso il web su chi sia questo narratore di viaggi diciamo “slow” perché utilizzando i mezzi alternativi all'auto certamente il suo concetto di viaggio è molto più sereno e poetico. Scopro così un personaggio che è stato definito da Alberto Fiorin di Repubblica, “l'esperto di vie traverse”, sempre in equilibrio tra cambi e coincidenze. E' l’esempio di un piccolo industriale operoso che coltiva la lentezza eppure (o proprio per questo) è capace miracolosamente di trovare sempre tempo per tutto: per la famiglia, i figli, i libri, i viaggi con gli amici alla scoperta di vini e cibi di cui gli esperti si accorgeranno solo dopo anni. Soprattutto è quasi il solo a essere sempre disponibile a lasciarsi coinvolgere, con preavviso minimo, in un progetto di viaggio a patto che sia stravagante, sconclusionato, disinteressato, dice di lui Claudio Visentin, Azione – Settimanale della Cooperativa Migros Ticino.

Troviamo il dove e quando e ci incontriamo. Arriva attrezzato di zaino e bicicletta ovviamente presa a nolo e mi racconta del suo progetto di scrittura, un libro che racconti saperi e sapori di tre città molto simili e per questo gemellate in un'unica pubblicazione per la collana I viaggi senz'auto della casa editrice Exòrma: Livorno, Trieste e Taranto. Di queste città, alla maniera dei terranauti, categoria alla quale appartengono, viaggiano solo con i mezzi pubblici, vanno a spasso per lo stivale alla ricerca di storie e nuovi amici. Nelle città cercano di scoprire come si vive, attraverso le testimonianze raccolte per strada, nei bar, nelle botteghe o sui mezzi stessi di trasporto, con un occhio alla storia del luogo, alle trasformazioni del tessuto sociale e urbanistico e soprattutto alle tradizioni.

Livorno doveva essere completata della sua descrizione anche dalla storia stramba delle Terme livornesi abbandonate a un oblio di quasi mezzo secolo. Paolo Merlini mi racconta delle guide scritte: L’arte del viaggiare lento per Ediciclo Editore. A cui sono seguiti poi Un altro viaggio nelle Marche e Dove comincia l’Abruzzo scritti a quattro mani con il suo compagno di viaggio Maurizio Silvestri specializzato nel settore gusto e pubblicati per Exòrma Edizioni. Coautore della guida verde del Touring Club italiano sulle Marche e di quella sull’Abruzzo. Ha una sua rubrica storica che si chiama Viaggiare al tempo della decrescita ed è pubblicata sul magazine online IlCambiamento.it. Collabora inoltre con il Movimento della Decrescita Felice di Maurizio Pallante e con l’associazione francese Cyclo Camping International. Su Radio R9, una radio locale che trasmette a cavallo tra le Marche e l'Abruzzo, conduce con Erminio Giudici il mitico Cucina Kapuscinscki (tutti i martedì dalle 21 alle 23). Un esperimento riuscito di Eating Radio, che trasmette in diretta dall'Antico Caffè Soriano di San Benedetto del Tronto dove gli autori e conduttori cenano con alcuni ospiti: osti, vignaioli e produttori di prelibatezze gastronomiche. In mezzo, dice Paolo, ci scappa anche presentare qualche libro.

Un personaggio quindi simpatico, positivo e felice della sua scelta di vita che cerca di trasmettere anche ai figli e non solo ai suoi ma si rivolge a tutti quei genitori che come lui hanno la sensibilità di rieducare i giovani ai ritmi di un tempo, alla contemplazione, all'istruzione della consapevolezza dei luoghi e delle persone che li abitano, attraverso il suo blog [1]. Se come dice Proust "il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nel guardare con nuovi occhi", allora non c’è bisogno di andare lontano. Possiamo viaggiare nella nostra bellissima Italia e guardarla con gli occhi dei nostri figli.

Paolo Merlini è stata una scoperta degna di essere raccontata, e così l'intervista che doveva fare a me si è trasformata in un fuoco incrociato di domande e risposte tra entrambi. Definisciti, gli chiedo alla fine: ... non sono un masochista più semplicemente sin da bambino fantasticavo leggendo gli orari alle fermate degli autobus o nelle stazioni. Oggi, per dirla con Rigatti, Altan, Rumiz, tutte le volte che posso “porto a spasso il bambino che è in me”.

[1] www.italiaconibimbi.it