Il ritorno dell’artista sudafricana, molto apprezzata sia all’estero sia in Italia per la sua fotografia astratta, combacia volutamente con l’avvento di EXPO 2015 a Milano e la tematica trattata è chiaramente connessa al cibo.

Essendo un personaggio profondamente spirituale e attento al mondo circostante decide, assieme al Curatore della mostra, di parlare però del “Cibo per l’Anima”; di raccontarci la sua prospettiva, la sua intima percezione artistica.

Kleoniki Vanos lo fa come sempre - partendo da se stessa in primis - con grande delicatezza e umanità attraverso immagini astratte che ci permettono di sondare il nostro mondo interiore con poesia, verità e profonda consapevolezza.

I suoi nuovi scatti dedicati a questo lungo progetto di un anno di lavoro - l'artista è stata molto ispirata anche dal libro di Eckart Tolle “A New Earth” - raccontano come il cibo per l’anima sia cibo per l’umanità stessa e come il continuo cambiamento, voluto e introiettato nella propria psiche, permetta al singolo l’evoluzione intellettuale e spirituale.

La serie di “Soul Food” esplora il “sentire” umano partendo dall’individuo con l’obiettivo di giungere a un ambito più esteso e comprensivo dell’umanità intera; tutto ciò grazie al mezzo dell’Arte.

Testo critico per la mostra personale di fotografia di Kleoniki Vanos a cura di Massimiliano Bisazza.

Un grande consiglio che emerge dal proprio vissuto è senza dubbio anelare a respingere quei compromessi vitali che v’inducono inevitabilmente alla sofferenza, quelli troppo grandi da accettare…se ci si ama davvero.

Una causa genera un effetto, latente o manifesto che sia, ma pur sempre un effetto e Kleoniki apprende in verità questo insegnamento Buddhista che di là del proprio credo religioso permea comunque ogni ancestrale o attuale realtà.

I suoi lavori sono tracce di sensazioni espresse col colore e con l’astrazione informale e ci raccontano come la nostra sia un’esistenza creata geneticamente da miliardi di atomi, ma che ciò che secondo Vanos artista poi conta davvero è la reale percezione che ognuno ha di se stesso (quella che io chiamo l’“Ecologia dell’IO”). Senza scorciatoie o menzogne, guardandosi dentro, con sincerità.

Solo avendo questo rispetto di noi stessi, riusciremo a rispettare anche il pianeta nel quale viviamo. Ogni individuo può scegliere se propendere con le proprie azioni a una terra edenica, piuttosto che dolorosa e morente.

Kleoniki Vanos è stata anche molto ispirata dal libro di Eckart Tolle “A New Earth”. Lo scrittore, infatti, rileva come:

-I primari motivi d’infelicità sono i pensieri e non le singole situazioni.
-Imparare a “Lasciar andare” qualcosa o qualcuno è sicuramente un atto più potente che non volerlo trattenere a tutti i costi.
- Il momento in cui si sa accettare propria “mancanza di pace interiore” si sarà, di conseguenza, in grado di trasformarla.

L'artista comprende che solo accettandosi si parte col piede giusto e non solamente dicendosi “io sono questo o quello”, con atteggiamento "egoico", dove si percepisce solo il proprio “IO” come prioritario rispetto al resto del mondo.

Per contro risulterà più semplice dirsi: “IO SONO…”, in quanto essere umano, che ha appreso come amarsi, in quanto perfettamente dotato di libero arbitrio e di un’ attenzione che implichi anche l’” Altro” che mi siede accanto.