La mostra con cui si è inaugurata la nuova sede della galleria è quella di Federico De Leonardis, il più saggio e storico della scuderia degli artisti di Andrea Carlo Alpini. Erlebniss, questo il titolo della mostra, vuole creare una sinergia con il pubblico, facendo vivere un’esperienza, un rapporto di ‘empatia’ fra l’esperienza vissuta dal singolo individuo e quella vissuta dai suoi simili in altre epoche, anche remote, che permette di capire e ricostruire dall’interno le reali motivazioni dell’agire storico, che sono sempre di natura spirituale.

Erlebniss evoca quindi un’esperienza vissuta o vivente che s’identifica con le esperienze interne o le percezioni della mente. Tutte le opere presentate dall’artista alla mostra sono cumuli di energia, movimenti nel tempo e nello spazio, relazioni tra punti, volte a rivelare l’invisibile. Spezzino di nascita, romano per studi e milanese per lavoro, Federico De Leonardis è un artista a tutto tondo, che divide le sue opere tra scultura e installazione. Funi d’acciaio spezzate in cava dal peso del marmo (Muri, Essere muro), guanti usati e usurati dal lavoro (Vie minate II), martelli e scalpelli arrugginiti dal tempo, sono solo alcuni dei materiali con cui l’artista lavora nello spazio.

Le costruzioni che egli compone con essi, s’intersecano a linee disegnate da cavi sottili, “sospesi nel vuoto come corde da funambolo dalla forza di magneti (Punto), o a piani immaginari, solamente accennati dall’inclinazione di un graffio sul muro o da un rialzo del pavimento” (Punto, linea e superficie). De Leonardis crea con questi insiemi ortogonali delle installazioni che hanno una doppia ricchezza, giocata sul sottile filo, che separa ciò che è visibile da quello che non lo è. Gli oggetti scalfiti dal tempo parlano della storia vissuta e del lavoro dell’artista, portatori di una memoria (A tempo) che è al contempo personale e collettiva. “Accatastati o isolati, essi sono testimonianza presente della fatica creativa, del lavoro di riflessione dell’artista, dei suoi viaggi di reperimento nelle cave di marmo di Carrara, e allo stesso tempo, del lavoro duro di estrazione marmifera, del caldo, della polvere. Sono storie diverse, e tuttavia accomunate dalla fatica delle mani, dalla sensualità del toccare, dello stringere, del tagliare (Fessura e controvento)”.

In mostra ci sono diverse opere, estremamente diverse ma tutte accomunate dall’interazione con l’invisibile dello spazio circostante, su cui il pubblico è portato a meditare e riflettere. In occasione della mostra è stata realizzata anche un’opera site specific oltre a un ricco catalogo che raccoglie le opere realizzate dall’artista in quarant’anni di lavoro. Il volume è stato realizzato come libro d’artista da Federico De Leonardis, con l’interazione del curatore Piero Mezzabotta e del gallerista Andrea Carlo Alpini. L’edizione è stata affidata a Theca Gallery Edizioni, che presenta quindi il primo libro della collana Alphabet, serie di cataloghi che la galleria realizzerà in edizione limitata per ogni mostra organizzata presso la propria sede.