«Il disegno è la base della mia arte. È dove le riflessioni hanno luogo; esso costituisce una parte molto importante della mia pittura. (...) Nel dipinto finale, si perde una certa spontaneità; il disegno lascia tracce più interessanti...»
(Roy Lichtenstein)

Il suo stile è indubbiamente inconfondibile. Su quei volti fumettistici dettati da centinaia di piccoli “dots”, o più precisamente i cosiddetti punti Ben Day - un processo di stampa economico utilizzato sulla carta dei periodici per creare dei colori secondari, avvicinando piccoli punti di colori primari - si distingue la mano del grande artista per eccellenza della Pop Art, Roy Lichtenstein, al quale la GAM di Torino dedica una personale curata dal critico Danilo Eccher.

Dal titolo della mostra, Opera Prima, è facilmente riconducibile l’obiettivo della rassegna: un viaggio a ritroso per mettere in luce quelli che sono stati i bozzetti, gli studi preparatori, i collage, le idee iniziali dai quali, in seguito, sono nati i celebri capolavori. Ben 235 opere - molte di queste inedite e altre presentate per la prima volta in Italia - illustrano il percorso espositivo in cui è possibile ammirare il processo stilistico dell’artista, partendo dai primi anni Quaranta giungendo al 1997, anno della sua morte, attraverso una serie di lavori, tra cui spiccano per lo più disegni, oltre a dipinti e a una corposa documentazione fotografica.

A differenza di altri artisti Pop affermati, Lichtenstein nei suoi lavori non si è mai servito di modelli fotografici, ma la sua ricerca si è sempre basata sulla rielaborazione e sulla reinterpretazione di immagini, partendo da un’analisi illustrativa rappresentata dai disegni a mano. La mostra è stata resa possibile grazie alla stretta collaborazione con importanti musei internazionali come la National Gallery di Washington, il Museum of Modern Art e il Whitney Museum di New York, l’Art Institute di Chicago, l’Estate e la Roy Lichtenstein Foundation, oltre ai preziosi prestiti ricevuti da collezioni pubbliche e private europee e italiane.