In "Passeggiate romane" Stendhal inizia il suo racconto di viaggio basandosi sugli appunti scritti a partire dal 1817. Nel mese d’agosto del 1827 -secondo lo scrittore, infatti, bisogna visitare Roma d’estate poiché «è il clima, qui, il più grande degli artisti»- Stendhal giunge per la sesta volta nella Città Eterna insieme ad alcuni compagni di viaggio. Il suo occhio osserva gli scenari romani con vorace curiosità e ammirazione, mentre l’intelligenza e l’erudizione permettono all’autore di descrivere con precisione, non mostrandosi imparziale, né trattenendosi dal lasciare un personale giudizio. Attraverso un elenco infinito di monumenti e chiese da visitare, e passando, inoltre, attraverso la storia, in questa sua opera l’instancabile Stendhal si rende più accattivante di una guida turistica.

«Che mattinate felici ho trascorso al Colosseo, perduto in qualche anfratto di questa rovina immensa! Dai piani superiori si scorgono in basso, nell'arena, i galeotti del Papa che lavorano cantando. Il rumore delle catene si confonde col canto degli uccelli, i pacifici inquilini del Colosseo. A centinaia prendono il volo quando ci si avvicina agli arbusti che coprono i sedili più in alto, dove si disponeva una volta il popolo sovrano. Il cinguettio placido degli uccelli che risuona sommessamente in questo vasto edificio e, di volta in volta, il profondo silenzio che viene dopo aiuta senza dubbio l'immaginazione a compiere un volo nel passato. Si perviene così alla gioia più grande che la memoria possa procurare. Questa fantasia di cui mi vanto di fronte al lettore, e che potrà sembrargli ridicola, è il piacere oscuro di un cuore melanconico (La Fontaine). A dire il vero, ecco il solo grande piacere che si prova a Roma. Un piacere negato alla gioventù più verde, ancora così folle di speranze».

Stendhal (1783 - 1842), pseudonimo di Marie-Henri Beyle, è stato uno scrittore francese. Amante dell'arte e appassionato dell'Italia , esordì in letteratura nel 1815 con le biografie su Haydn, Mozart e Metastasio, seguite nel 1817 da una Storia della pittura in Italia e dal libro di ricordi e d'impressioni Roma, Napoli, Firenze. I suoi romanzi di formazione Il rosso e il nero (1830), La Certosa di Parma (1839) fanno di Stendhal uno dei maggiori rappresentanti del romanzo francese del XIX secolo.