Studio la Città inaugura a Verona la mostra Wind is in no rush. Federico Borroni, Filippo Rizzonelli, Runo B, Diego Soldà e Arthur Duff. Arthur Duff è nella doppia veste di artista e coordinatore della mostra insieme a Luca Massimo Barbero.
‘Il vento non ha fretta’, è il titolo che Duff ha scelto per questa mostra e spiega: “Il vento è velocità, trasformazione – senza origine. Non esiste come sostanza, ma come evento. Una presenza senza forma, resa visibile solo da ciò che tocca, da ciò che muove. Non conosciamo il vento guardandolo, ma percependone l’effetto – la sua connessione con ciò che è vivo. Anche gli artisti sono mossi da questa corrente invisibile. Condividiamo lo stesso vento. Disorienta, sospinge, indica una direzione incerta. Non sai mai davvero se stai andando nella direzione giusta—o se la direzione abbia davvero importanza. È lì che vive l’arte: nello spazio di passaggio. Non qui, non lì, ma in quel luogo sospeso tra le cose. Quello spazio sospeso è essenziale – trattiene le cose appena oltre la presa, mantenendole instabili, in movimento. Come si protegge il vento – questa cosa mutevole e senza massa? Forse solo diventando come lui: sfuggente, inconoscibile, estranea persino a sé stessi. Essere come il vento significa restare in divenire, non fissati, aperti”.
Non è la prima volta che Hélène de Franchis chiede ad un artista di realizzare una mostra coordinando altri artisti e con soddisfazione lei stessa ne spiega la ragione: “Anche in questo caso il risultato è molto interessante, perché conduce alla visione di un lavoro complessivo armonico e attraversato da quel vento di condivisione che si percepisce subito visitando la mostra. I rimandi sono molteplici, le tecniche diverse e le singole opere sono parte di un tutto che è comunque molto coerente e spinge in avanti verso una sorta di attesa che ci attraversa e ci tiene in sospeso proprio come il vento”.
Wind is in no rush è anche il titolo di una mostra strutturata nello stesso modo e coordinata da Arthur Duff e Antonio Verolino con testo di Lucio Pozzi; attualmente in corso fino al 29 giugno alla galleria dello stesso Antonio Verolino a Modena, presenta opere di Arthur Duff, Lucio Pozzi, Federico Borroni, Luca Marignoni, Bruno Fantelli. Una scelta condivisa dalle due gallerie per presentare il lavoro di artisti particolarmente affiatati tra loro e accomunati dallo stesso “vortice”.