A Matelica, terroir e vino si fondono con la geografia e la storia per riscrivere i paradigmi del Verdicchio, il vino per eccellenza di questo territorio, e anche la denominazione cambia nome, passando da Verdicchio di Matelica, a Matelica DOC o DOCG. Un punto di partenza importante che vede il Verdicchio, vino icona delle Marche, ritrovare nella sua terra il legame inconfondibile, che lo contraddistingue da quello dei Castelli di Jesi.

E Matelica punta sulla valorizzazione del Verdicchio come prodotto legato per eccellenza al suo territorio, la Sinclinale Camerte, con un paesaggio vitivinicolo e rurale, unico e inconfondibile che si snoda in una valle che ha già di per sé caratteristiche proprie, rispetto a tutte le altre delle Marche, e si posiziona parallela e chiusa al mare, da una catena montuosa che ne ferma il flusso mitigante e le conferisce un deciso carattere continentale, anche se si trova posizionata precisamente al 43° Parallelo, il parallelo del clima Mediterraneo. Geomorfologia, ambiente, clima, unite alla storia, all’arte, alla cultura e alle tradizioni di questa valle hanno creato i presupposti ideali per originare interazioni fondamentali della cultura vitivinicola con il suo territorio.

Il paesaggio vitivinicolo della sinclinale Camerte si snoda con una valle che ha direzione Nord-Sud, in un’area formata da colline dolci che vanno a delimitare il fondovalle alluvionale originato dal fiume Potenza e dall’Esino.

Il paesaggio agrario e vitivinicolo hanno qui una storia che ha radici profonde, hanno dato vita ad un paesaggio agricolo mai interrotto nel tempo e mantenuto sempre vitale.

400 ettari di vigneti - per 18 cantine radicate nel territorio ed espressione di un Verdicchio che sa anche come invecchiare nel tempo - ben ordinati in un tessuto ecologico di eccellente pregio, circondati dalla natura, boschi e corsi d’acqua che creano una grande biodiversità in una valle unica, dove sorgono otto borghi rurali con tutta la loro matrice storica ed offrono scorci suggestivi tra rocche e abbazie, piccole chiese di campagna, campanili e i centri storici che sono dei veri e propri cuori pulsanti. In direzione San Vicino, dall’alto si possono ben osservare in un unico colpo d’occhio, la vallata del Verdicchio di Matelica e capirne così tutte le sue sfaccettature.

Un paesaggio che oggi è candidato a divenire Patrimonio Mondiale dell'UNESCO: Cerreto d’Esi, Camerino, Esanatoglia, Castelraimondo, Fabriano, Gagliole, Pioraco, Matelica, sono i campanili, che hanno contribuito a formare questo mosaico ricco e variegato e hanno dato origine ad un vigneto ordinato che pettina le colline, si insinua nelle valli e sfiora i boschi, è qui che il verdicchio ha trovato un ambiente al quale di conseguenza si è adattato: un'enclave che ha portato alla selezione particolare del vitigno di Verdicchio.

Qui i produttori con le loro cantine, o semplicemente come conferitori, hanno dato vita ad una nicchia vitivinicola, prendendo nell'esclusivo clima continentale tutto il pregio per contraddistinguersi; sono infatti soprattutto gli inverni rigidi, che influenzano in modo decisivo le caratteristiche organolettiche del verdicchio di Matelica e gli danno un inconfondibile finezza olfattiva, un basso PH e una spiccata acidità, caratteri che pongono come basi per lo sviluppo di quei sentori che ricordano gli idrocarburi, si, ma solo nelle Riserve, e solo dopo almeno 12 mesi di affinamento. Tutte caratteristiche e caratteri che lo rendono unico e nettamente riconoscibile, anche per questo legato in modo imprescindibile al suo territorio, alla sua valle, alla sua Sinclinale, a Matelica.

Tante le iniziative per promuovere sia in Italia che all’estero Matelica e il suo Verdicchio, a partire dalla tre giorni di Matelica Wine Festival, appuntamenti e masterclass mirati proprio a valorizzare il prodotto tipico di eccellenza del territorio: il Verdicchio di Matelica.

Un vino che attraverso la degustazione mirata di diverse annate, permette di mettere in evidenza la longevità unica al mondo di questo superbo vino bianco, il Verdicchio di Matelica. Matelica è sempre la protagonista indiscussa, con il suo Foyer del Teatro Piermarini che si presta a degustazioni ed eventi di alto livello. Il Foyer del teatro nasce come un simbolo di alleanza tra la Cultura e il Verdicchio, il re per eccellenza di questo territorio.

Si presenta come uno spazio dinamico in cui il vino è capace di suscitare profonde emozioni e il territorio si racconta in un divenire di sapori, attraverso una degustazione capace di coinvolgere tutti i sensi; non una semplice enoteca comunale, ma il multiverso del Verdicchio di Matelica, dove la cultura di questo vino passa attraverso mille sfaccettature: dai piccoli produttori, alle verticali; dalle cantine blasonate alle vecchie annate, in un ambiente ricco di fascino.

Ecco quindi che a breve si darà il via a l'epocale passaggio della denominazione che dalla storica Verdicchio di Matelica Doc o Docg prenderà il nome e il via di un nuovo corso storico del Matelica Doc o Docg: una scelta presa proprio per legare ancora di più questo vino, il Verdicchio a questo territorio. Così, il Verdicchio, uno dei vini bianchi più conosciuti ed iconici della regione Marche, in questa area cambia nome e denominazione e suscita tanto interesse intorno alle cantine della zona che stanno vivendo un momento storico veramente importante e significativo.