Quando pensi che il peggio sia passato,
in realtà non è così…
è andato solo a chiamare rinforzi.

(Peanuts, Charles M. Schulz)

Ci sono giorni in cui sembra che tutto vada per il verso sbagliato. Resti intrappolato nel traffico, il tuo autobus si guasta e fai tardi al lavoro o - peggio ancora - la tua automobile si ferma sulla tangenziale. E ancora, tuo figlio ha la febbre e devi organizzare da capo la giornata. Discuti con il capo o un collega, con il partner o tuo figlio; a volte sei così nervoso che, prima di uscire non riesci a trovare quello che ti serve. Sembra impossibile portare a termine quanto avevi programmato, perché un imprevisto si somma all’altro.

Insomma, stai vivendo una giornata nera: hai i nervi a fior di pelle o ti senti triste, frustrato, demoralizzato e non vedi una via di uscita per raddrizzare la situazione.

Quando sei nervoso o tristemente depresso, l’unica cosa che diventa impossibile è mettere le cose nella giusta prospettiva, trovare una chiarezza sul da farsi e agire in modo da arginare – in qualche modo – la negatività che ti sta invadendo la mente e il cuore.

È assolutamente normale sentirsi disorientati e confusi, immersi in pensieri neri e sconclusionati. Il desiderio più forte è quello di tornare a prima dell’accaduto come se non fosse successo nulla. Prendere coscienza di ciò che peggiora la situazione può essere un aiuto prezioso in certe circostanze.

Ecco alcuni fra gli errori più comuni che sarebbe meglio evitare.

1. Smetti di recriminare o incolpare qualcuno o qualcosa

Il primo errore da evitare è lamentarsi, recriminare, sentirsi vittime dell’accaduto. Trovo che sia una buona regola nella vita, smettere di lamentarsi per le cose che succedono, incolpando qualcuno o qualcosa dell’evento come se, l’atto di inveire contro qualcuno o qualcosa, possa magicamente dissolvere la negatività.

La prima cosa da fare è accettare che qualcosa è successo e concentrare la tua energia verso la soluzione o meglio su come affrontare la questione. Sembra difficile tuttavia, con un po’ di pratica, si possono ottenere grandi miglioramenti, nel tuo atteggiamento automatico di cercare la colpa. Eviterai di dissipare energie preziose in comportamenti che ti portano poco in là. La rabbia e la frustrazione possono essere trasformate in un’utile spinta per trovare, con determinazione, la soluzione del problema piuttosto che usarle per rammaricarti e crucciarti per quanto è avvenuto.

2. Stop ad ansia e nervosismo: mettiti in moto per risolvere il problema

Il secondo errore da evitare è rivolgerti alla prima persona che ti viene in mente, per cercare conforto o sostegno e, in qualche modo, scaricare il problema. In primis elabora un piano per risolvere la cosa. Fai qualche respiro profondo, focalizzati su quanto è avvenuto e formula un’ipotesi per superare il problema. Soltanto a questo punto, puoi contattare qualcuno per chiedere aiuto: avrai le idee chiare su quello di cui hai bisogno in quel frangente. In caso contrario, rischi soltanto di trasferire ad altri la tua ansia e il caos che hai in testa.

Un esempio: se la macchina si rompe su una strada super trafficata, chiama subito i soccorsi. Prima di uscire dall’auto controlla attentamente che ciò sia possibile senza mettere a rischio la tua incolumità. Indossa il giubbetto catarifrangente, posizionati oltre il guard rail, per tutelare la tua sicurezza personale. È solo un semplice esempio, tuttavia può essere calzante. Quando ti fai prendere dall’affanno le cose peggiorano rapidamente.

Se il problema è più banale, come un semplice ritardo o un cambio inaspettato di programmazione della giornata, fai lo stesso: fermati qualche secondo o minuto per mettere l’evento nella giusta dimensione, senza aumentare la confusione con la tua agitazione. Questo ti aiuterà a immaginare una soluzione.

3. Evita lo shopping consolatorio

A volte succedono in sequenza diversi eventi negativi: tutto sembra congiurare contro il tuo ottimismo e la tua voglia di reagire. Ti senti così triste che ti sembra impossibile trovare un appiglio per trasformare il tono della tua giornata. Se fosse un colore sarebbe grigio scuro (nella migliore delle ipotesi) se non completamente nero.

Spesso le persone (soprattutto le donne) per tirarsi un po’ su vanno a fare shopping, con il risultato che tornano a casa con qualcosa che le gratifica solamente per un breve momento. Dopo qualche ora, potresti cominciare a sentirti in colpa per il denaro speso o insoddisfatto perché l’agognato acquisto ha perso il fascino che sembrava avere quando era nel negozio o nella scintillante vetrina. Le cose che ti hanno reso triste restano sempre uguali: soltanto il portafoglio è più leggero e l’armadio ancora più zeppo.

Se compri un oggetto in un momento positivo in cui ti senti bene e quasi felice, quella gioia rimane quasi “appiccicata” al tuo acquisto. Quando lo tiri fuori dal cassetto o dall’armadio, anche dopo tanto tempo, proverai un moto di contentezza, perché la mente e il cuore ritorneranno alla bella occasione in cui hai fatto quella compera.

È lo stesso meccanismo mentale: quando compri in una giornata no, il ricordo della brutta giornata rimane, quasi indissolubilmente, collegata alla tristezza di quel giorno.

Per volgere in positivo una giornata nera, ecco, per te, alcuni consigli preziosi su cosa puoi fare praticamente quando tutto sembra congiurare contro il tuo buon umore.

1. Mettiti in ascolto di te stesso: fai qualcosa che ti piace davvero

Quando stai passando una brutta giornata e ti senti triste, stressato o arrabbiato, mettiti in ascolto di te stesso, e fai qualcosa che ami veramente: questo può fare la differenza e trasformare il tuo stato d’animo. Ti aiuterà a prendere le distanze da quello che è successo e a riconnetterti con la tua parte più vera e profonda.

Cosa puoi fare, in pratica, per dissipare il cattivo umore? Ecco alcuni esempi pratici: trova tu stesso quello che è più confacente al tuo sentire.

  • Se sei a casa, puoi fare un bel bagno o una lunga doccia.
  • Puoi concederti una pausa nella caffetteria/locale preferito, incluso un pranzo in un patio soleggiato.
  • Guarda un film che ti piace davvero e ti tira su ogni volta che lo vedi.
  • Rileggi un capitolo dell’ultimo libro che ti è piaciuto.
  • Fai una pausa e se riesci, fai pisolino: ne potresti aver bisogno per recuperare un po’ di riposo.
  • Accendi una candela bianca e un incenso.
  • Ascolta la tua playlist preferita.
  • Fai una passeggiata in mezzo al verde, in campagna o in parco cittadino.
  • Apri un cassetto della scrivania o della camera da letto e rimettilo in ordine. Completata l’operazione di riordino anche di un solo cassetto, ti sentirai sollevato.

2. Respira!

Un altro forte sostegno quando si è preda all’agitazione è imparare a respirare correttamente e consapevolmente. Quando respiri in modo non corretto, il tuo stato emotivo peggiora in quanto respirazione ed emozioni vanno a braccetto.

La respirazione ‘spontanea’ – cioè, quella che compi incessantemente e senza rendertene conto - segue il tuo stato emozionale. Una paura o un dolore bloccano il respiro; l'ansia o uno stato di tensione lo rende corto e superficiale. Prova subito a domandarti: E tu come respiri? .

Quando ti accorgi che stai smettendo di respirare in modo normale, fai subito qualche respiro più profondo. Potresti scoprire che alterando, anche soltanto leggermente, l’ampiezza della respirazione darai subito sollievo all’agitazione, agevolando il rilassamento della tensione e dello stress. Prenditi due minuti e prova a respirare più profondamente.

Ho fatto un lungo percorso con le tecniche di respirazione come breathwork e rebirthing che oggi insegno. Queste tecniche hanno trasformato molte cose nella mia vita e in quella delle mie clienti che hanno unito la pratica della respirazione consapevole (o breathwork) allo spaceclearing e al decluttering.

Infine, l’abitudine a respirare poco e male induce, col tempo, a una scarsa ossigenazione che ostacola il rilascio di tossine e tensioni e trasferisce, a livello inconscio, una sensazione costante di scarsità, come se vivessimo sempre ‘in carenza’ di qualcosa. Una maggiore leggerezza e chiarezza mentale è il dono più importante del respiro!

3. Prendi nota delle tue emozioni

A volte può essere difficile mettere a fuoco con chiarezza pensieri e sentimenti. Spesso la mente e il cuore possono essere un guazzabuglio di confuse emozioni, rabbia e frustrazioni: decodificare il motivo che causa il cattivo umore può essere una sfida.

Tenere un diario può essere un ottimo modo per districare i pensieri e arrivare alla fonte di ciò che ti disturba veramente e, di conseguenza, sapere cosa fare per affrontare la realtà. Consiglio sempre di usare un quaderno, piuttosto che un’applicazione sul telefono o sul tablet per prendere nota. Scrivere a mano aiuta di più a collegare il flusso dei pensieri con l’atto fisico di tracciare le parole sul taccuino: questo permette di rallentare lo scorrere della miscela distruttiva di turbamento unita alle frasi sconnesse. Appena trovi un momento, nella tua giornata complicata, apri il tuo diario e prendi nota, anche con poche frasi, delle tue emozioni: ti aiuterà a mettere in ordine i pensieri.

Se vuoi saperne di più sul perché è così importante tenere un diario, leggi il mio articolo sul journaling che arricchisce la vita.

4. Concentrati sul bene che vedi intorno a te

Quando ti sforzi di notare il bene intorno a te, comincerai, a poco a poco, ad accorgerti di diverse cose positive a cui nemmeno avevi fatto caso. Quando questa abitudine diventerà una sorta di allenamento per la tua mente, da fare ogni giorno, imparerai a identificare le gioie semplici della vita che prima davi per scontate.

All’inizio ti basterà notare quattro o cinque cose belle al giorno; man mano che ti allenerai a prendere nota del positivo intorno a te, ne scoprirai sempre di più che potranno esserti d’aiuto quando i contrattempi o le difficoltà rischiano di mettere a repentaglio il tuo buon umore e ti fanno vivere una brutta giornata.

L’impegno a cercare il bene, ti farà rilevare cose che prima ti erano sfuggite: comprenderai così come il tuo atteggiamento ha un grande impatto sulla modalità con la quale vivi il mondo.

Se cerchi cose negative per confermare che le cose vanno male, le troverai: se ti alleni a notare le cose buone, queste si moltiplicheranno.

Tenerezza e gentilezza
non sono sintomo di disperazione e debolezza,
ma espressione di forza e di determinazione.

(Khalil Gibran)

5. Gratitudine e gentilezza: piccoli miracoli nella vita di ogni giorno

La gratitudine è una parola ormai passata di moda. Sentirsi dire grazie con il cuore è diventato qualcosa di raro: quando ci ricordiamo di dire grazie, spesso ci è difficile provare vera gratitudine per quello che si riceve. Grazie sembra una parola come un'altra: eppure non lo è affatto.

Diamo tutto per scontato e questo ci allontana sia dal valore dei doni che riceviamo, sia dalle persone che ci vogliono bene. Nessun ci fa più caso: eppure ci sono amici, figli, genitori, parenti, vicini di casa, colleghi, insegnanti, allievi che fanno continuamente qualcosa per te e talvolta nemmeno lo noti.

Allo stesso modo, un atto di gentilezza può essere un modo meraviglioso per migliorare l’altrui giornata e sollevare il morale anche a te stesso.

Quando pensi che stai vivendo una brutta giornata, può essere facile crogiolarti nell’autocommiserazione: tuttavia, quasi sempre, c’è qualcuno - là fuori - che sta passando un momento ancora più difficile.

Focalizza la tua attenzione sulle benedizioni che ricevi ogni giorno, collegati alla gratitudine e compi un piccolo atto di gentilezza, senza un vero perché: trasformerà la tua energia e la tua giornata in una direzione positiva.

Non serve fare qualcosa di grande, probabilmente ti manca il tempo per dedicare un’intera giornata al volontariato. Basterà guardarti intorno e regalare un semplice sorriso o fare un complimento alla persona che prepara ogni giorno il tuo caffè al bar.

Lascia una bella mancia dove pranzi abitualmente o regala qualcosa a chi ti chiede l’elemosina. Fai una piccola donazione o porta dei fiori in ufficio per le tue colleghe o in una casa di riposo. Aiuta una persona in difficoltà.

Sono certa che, appena apri il tuo cuore e sollevi gli occhi dal tuo smartphone e dai tuoi problemi, un intero mondo si svelerà ai tuoi occhi. Scoprirai che sta aspettando soltanto te per dirti quanto può essere speciale la tua giornata, quando cambi atteggiamento.

Come scrive Madre Teresa: «Le parole gentili sono brevi e facili da dire, ma la loro eco è eterna» in quanto «nessun atto di gentilezza, per piccolo che sia, sarà mai sprecato» (Esopo).