Man mano che mi impegnavo, con amore e dedizione,
a liberami delle cose inutili e superflue,
scoprivo con stupore di avere sempre più tempo a mia disposizione,
come se il tempo stesso avesse rallentato e fosse diventato più denso, più pieno.
È come se, per ogni minuto "speso bene", mi venisse dato un “bonus” di un altro minuto
che posso usare anche solo per guardare con soddisfazione alla mia giornata: un'esperienza così nuova che non smetto ancora di stupirmene.

(Dal diario di Giovanna, Decluttering, di L. Larese)

Il tempo: risorsa democratica

Il tempo è la risorsa più democratica che esista, dal momento che tutti gli uomini hanno la stessa quantità di ore a disposizione durante la giornata. Eppure, la vita ci mostra che ci sono alcune persone che ne hanno sempre troppo poco e altre, che sembrano in minoranza, che ne hanno a sufficienza per portare a termine tutti i loro progetti. Scoprire come migliorare la gestione del proprio tempo, riduce ansia, stress, tensioni e migliora le relazioni perché spesso i rapporti con chi hai vicino, gestiti frettolosamente e con poca attenzione (perché non hai tempo per pensarci!), si guastano e generano incomprensioni e fraintendimenti.

Ognuno trova le proprie giustificazioni per essere arrivato in ritardo, per aver dimenticato un impegno di lavoro, una scadenza, un pagamento da fare entro un certo termine e anche per aver scordato un compleanno, un anniversario. La cosa fondamentale non è tanto trovare una scusante, l’alibi perfetto che ti permette di autoassolverti e continuare a fare come hai sempre fatto: l’elemento chiave è risolvere le cause che hanno generato la dimenticanza. Perché come dice Einstein: "Chi fa quello che ha sempre fatto, otterrà quello che ha sempre ottenuto”. E non serve essere degli Einstein per capire quanta verità si cela dentro questa affermazione.

Generalmente fra le cause delle dimenticanze c’è la cattiva organizzazione, un’errata valutazione del tempo a disposizione, la tendenza a rinviare le decisioni sulle varie questioni, incluse quelle di poco conto, a tralasciare certe aree della tua vita (famiglia, casa, conti personali) a favore di altre (divertimento, sport, tempo dedicato ai social, serie televisive e quant’altro).

Un utente medio, nel 2022, ha trascorso due ore e mezzo al giorno sui social media. Nel 2021, gli utenti di Netflix hanno guardato una media di 3,2 ore di video al giorno, senza menzionare le altre piattaforme che sono sul mercato. Due ore e mezzo al giorno è una grande quantità di tempo. Possiamo dunque affermare che guardare video, film e stare sui social media sono attività time consuming? Spesso l’utente nemmeno si rende conto di aver trascorso così tanto tempo a leggere/scrivere/commentare i vari post e video. Ti suona famigliare?

Torniamo al perché il nostro tempo, anziché essere gestito, sfugge via tra le maglie dei molteplici impegni quotidiani. Mi sarei aspettata che, con i tutti i sistemi tecnologici messi a nostra disposizione per appuntare, ricordare, far suonare un allarme/promemoria, si dovrebbe riuscire a gestire facilmente gli incontri di lavoro o di piacere, la quantità di cose da fare e, soprattutto, ricordarsi di dire le cose importanti a chi ami, al momento opportuno. In realtà si dà tutto per scontato, ci si alza la mattina e si comincia a correre.

Il leone e la gazzella

Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, non importa che tu sia leone o gazzella, l'importante è che cominci a correre.

(Proverbio africano)

Vivi in Europa, non sei una gazzella e nemmeno un leone. Ti sei mai fermato un attimo a chiederti: perché corri?

Quando ti abitui a fare le cose freneticamente, immerso nella “fretta”, il corpo, un giorno dopo l’altro, percepisce questa pressione stressante come una condizione abituale, mettendo in atto una serie di atteggiamenti poco salutari: il respiro diventa sempre più corto, il modo di muoversi e parlare veloce e concitato, fino a quando avrai scordato cosa si prova a fare le cose con calma, una dopo l’altra, avendo scelto – magari la sera prima – quale ordine e priorità dare alle incombenze che ti aspettano dall’inizio della giornata.

Il rapporto con il tempo a propria disposizione è qualcosa di molto personale. In generale, osservo che la tendenza è quella di avere più impegni da svolgere, mansioni da assolvere e cose da fare (anche per puro divertimento) rispetto al tempo a disposizione nella giornata.

Allora, quali accorgimenti mettere in campo? Quali nuove abitudini far proprie, per allungare la tua giornata ed evitare stress e incomprensioni?

Un primo consiglio prezioso

Quando termini il tuo lavoro in ufficio, prima di tornare a casa oppure qualche ora prima di andare a letto, prendi l’abitudine di scrivere su un blocco note le cose da fare. All’inizio potrebbe essere una lista lunga.

Osserva quanto hai scritto e ti renderai conto che le cose da fare hanno diverse priorità: alcune sono cose che devono essere fatte in un tempo più lungo (ed esempio, entro la settimana) e altre vanno fatte il giorno dopo. Metti in ordine la lista con una priorità decrescente. Le prime che troverai, il giorno dopo, sono le cose da fare subito entro qualche ora; man mano che procedi con il lavoro e le porti a compimento, depennale (con soddisfazione!) e passa a quelle successive.

Fare la lista la sera a fine giornata o un paio d’ore prima di coricarti, ti consentirà di svuotare la mente, dormire meglio e alleggerire la pressione del giorno successivo.

Unità di tempo

Avere un’idea chiara di quanto tempo richiede una certa operazione è il primo passo. Spesso le persone non sanno quanto tempo ci vuole per portare a termine una certa azione. Quanto ci vuole a finire un certo lavoro entro le scadenze richieste? Quanto ci vuole per preparare una cena per la famiglia, senza necessariamente ricorrere a piatti pronti o surgelati da riscaldare nel microonde? È importante quantificare il tempo necessario.

Il secondo passo è individuare una serie di unità di tempo in cui dividere la giornata da un’ora o un’ora e mezzo. Questo consente di gestire al meglio le diverse incombenze e scoprire quanto ci vuole realmente per portare a termine un compito. La giornata sarà così scandita dalle cose che ti sei ripromesso di fare e alla fine della giornata ti sentirai più soddisfatto. Ore 9:30 finire un certo progetto da consegnare; ore 11:00 definire il programma delle prossime attività e così via. Sono certa che rimarrai sorpreso dal fatto che maggiore organizzazione metti nella tua giornata, più tempo avrai a disposizione.

Mangia la rana a colazione! Inizia dalla cosa più difficile e sgradevole per te

Eat a Live Frog Every Morning, and Nothing Worse Will Happen to You the Rest of the Day.

(Mark Twain)

Questa frase (attribuita a Mark Twain anche se non ci sono conferme a riguardo) forma la base del concetto, sviluppato, anche da altri pensatori americani, che può essere tradotto così: “Ogni mattina, mangia una rana viva come prima cosa e nulla di peggio potrà capitarti per il resto della giornata”.

Personalmente credo che, chiunque sia l’autore della frase, l’obiettivo indicato non sia quello di promuovere l’abitudine di ingerire un animale vivo e viscido a colazione, ma intenda dare questo consiglio: “Ogni mattina affronta la cosa per te più sgradevole e difficile da fare per prima e il resto della giornata andrà liscia”.

Un modo un po’ brusco per esprimere un pensiero molto utile: “Completa in primis le cose sgradevoli, lasciando per dopo quelle meno impegnative”.

Mia nonna, che viveva nelle zone dove si coltiva il riso e le rane le cucinava per pranzo, con la sua saggezza popolare, ripeteva spesso il proverbio: “Chi ha tempo non aspetti tempo”, un prezioso suggerimento che invita a non procrastinare e fare le cose quando si ha tempo, senza aspettare invano.

In effetti se, quando torni a casa, hai due o tre incombenze da fare e dici a te stesso: “Ora guardo un po’ di televisione/ la mia serie preferita e poi lo faccio”, potresti scoprire che, anche se ti stai rilassando in poltrona, nel profondo, la tua mente è appesantita dal fatto che è consapevole che ci sono delle cose da fare ad aspettarti.

Prova a invertire l’ordine: fai subito quello che devi fare e poi concediti – come fosse un premio – il meritato riposo. Alla fine, avrai fatto esattamente le stesse cose ma scoprirai di avere più energia. Credo sia questo uno dei segreti nascosti nel proverbio “Chi ha tempo non aspetti tempo”.

Pianifica la tua giornata

Avere un programma, sapere cosa devi fare e inserirlo nelle tue attività quotidiane è la chiave per arrivare a fine giornata, avendo completato ciò che ti eri prefissato. Spesso succede che, fra imprevisti e interruzioni, è impossibile portarlo a termine. Niente paura: la cosa importante è scoprire perché non sei riuscito a farlo e, ove possibile, apportare il correttivo necessario.

Troppe cose da fare in una sola giornata? Troppo tempo passato sui social o davanti a un video? Hai seguito semplicemente il flusso delle cose che ti vengono richieste dall’esterno, senza una reale pianificazione? L’ansia ha messo a repentaglio la tua lucidità e hai sprecato tempo nel preoccuparti per qualcosa che devi fare anziché rimboccarti le mani e metterti al lavoro per completare ciò deve essere fatto?

Trovare un proprio sistema per gestire gli impegni richiederà qualche settimana, soprattutto se hai vissuto nel caos, come su una piccola barca a remi in un mare agitato. Un passo alla volta, con impegno e determinazione, troverai la soluzione, osservando e cambiando le tue abitudini. Perché come dice Einstein: "Non si può risolvere un problema con lo stesso modo di pensare che l'ha generato”.

Oggi prova a mettere in pratica questi consigli e prenditi l’impegno con te stesso di farlo per un paio di settimane. Cosa sono due settimane in confronto a un’intera vita? Dedica del tempo a questo tuo personale progetto di fare spazio nella tua agenda e, di conseguenza, nelle tue scelte di vita: i risultati potrebbero sorprenderti. Perché, si sa, come diceva Henry Ford:

Niente è davvero difficile se lo si divide in tanti piccoli pezzettini.

(Henry Ford)