Prima di affrontare il sonno dal punto di vista esoterico, descriverò sommariamente in cosa consiste nell’ottica fisiologica. Il sonno è uno stato complesso e dinamico durante il quale l'organismo subisce una serie di cambiamenti a livello cellulare, neurochimico e sistemico, necessari per il ripristino delle funzioni vitali e il benessere generale. Si suddivide in suddivide in cicli ripetuti di circa 90-110 minuti, ciascuno comprendente diverse fasi:

  • Fase 1 (sonno leggero): transizione tra veglia e sonno, caratterizzata da riduzione dell'attività muscolare e rallentamento delle onde cerebrali.

  • Fase 2: sonno leggero più profondo, con presenza di onde cerebrali caratteristiche chiamate "fusi del sonno" e "complessi K".

  • Fase 3 (sonno a onde lente o sonno profondo): dominano onde cerebrali lente (delta), fondamentale per il recupero fisico e il consolidamento della memoria.

  • Fase REM (Rapid Eye Movement): caratterizzata da attività cerebrale simile a quella della veglia, sogni vividi, perdita del tono muscolare e movimenti oculari rapidi; importante per la memoria e l'apprendimento.

  • Regolazione neurochimica: Durante il sonno, si verificano variazioni nei livelli di neurotrasmettitori e ormoni: Aumento di adenina e orexina: regolano la vigilanza e la veglia.

  • Riduzione di monoamine (serotonina, noradrenalina): durante il sonno, in particolare nelle fasi profonde. Melatonina: ormone prodotto dalla ghiandola pineale, regola il ritmo circadiano e favorisce l'inizio del sonno.

  • Ritmi circadiani: Il sonno è regolato dal ritmo circadiano, un ciclo di circa 24 ore controllato dall'ipotalamo (nucleo soprachiasmatico), che sincronizza il sonno e la veglia con il ciclo luce-buio.

Durante il sonno le funzioni fisiologiche si articolano dal recupero energetico con la riduzione del metabolismo e la riparazione cellulare, al consolidamento della memoria da quella a breve termine a quella a lungo termine. Inoltre vi è un aumento della produzione di alcuni mediatori immunitari e la regolazione ormonale con la produzione di ormoni come il GH (ormone della crescita) durante il sonno profondo.

In sintesi, il sonno è uno stato fisiologico complesso che coinvolge variazioni neurochimiche, cerebrali e sistemiche, fondamentali per il mantenimento della salute e delle funzioni cognitive e fisiche dell'organismo. Il sonno, tra mito ed esoterismo, è sempre stato considerato molto più di un semplice stato fisiologico: è visto come una porta tra i mondi, un momento in cui l’anima si distacca (parzialmente) dal corpo per esplorare altre dimensioni dell’esistenza.

Nella mitologia greca il sonno era personificato da Hypnos, figlio della Notte Nyx e fratello gemello della Morte - Thanatos. Questa parentela simboleggia la stretta connessione tra sonno e morte: entrambi sospendono la coscienza, ma il primo è temporaneo e rigenerante, il secondo definitivo. Hypnos rappresenta il potere del sonno e il suo ruolo nel calmare e tranquillizzare gli esseri umani e gli dei.

Il mito di Hypnos narra che Hypnos viveva in una grotta nascosta o in una reggia sotterranea, spesso associata alle rive del fiume della soglia, il Lete, simbolo dell'oblio. Egli aveva il potere di indurre il sonno sia negli esseri umani sia negli dei, spesso aiutato da Morfè, la dea delle fate del sonno, che portava sogni agli esseri umani.

Un episodio famoso riguarda il dio Zeus, che una volta si trovò ad essere disturbato da un sogno ingannevole inviato da Hypnos. Per controllare o fermare il sonno di Zeus, Hypnos usava il suo potere di calmare e placare gli dei e gli esseri umani attraverso i sogni, che potevano essere messaggi di conforto, avvertimenti o inganni.

Hypnos simboleggia il potere del sonno e dei sogni come uno stato di pace e riposo, ma anche come mezzo di comunicazione tra il mondo dei mortali e quello degli dei. È un personaggio che incarna la tranquillità e la misteriosa natura del sonno, che può portare sia conforto che inganno.

Nella tradizione romana Hypnos diventa Somnus, e come il suo equivalente greco è visto come un dio che concede tregua alle fatiche umane, ma che può anche rivelare messaggi divini nei sogni. Mentre nella tradizione orientale indiana, il sonno rappresenta l’unione con il Brahman attraverso la sospensione dei sensi. Il sonno profondo, sushupti, è a volte interpretato come uno stato di ritorno all’Assoluto, al di là dell’illusione del mondo fenomenico.

Esotericamente, il sonno è un momento di viaggio astrale: si crede che, durante il sogno, la coscienza o “corpo sottile” si separi dal corpo fisico ed entri nei piani sottili dell’esistenza. Per questo motivo, in molte tradizioni mistiche — dall’ermetismo alla teosofia — il sonno è visto come un’iniziazione quotidiana alla morte.

Il sogno diventa lo spazio in cui il Sé profondo comunica con la personalità cosciente, e dove l’inconscio rivelerebbe tanto contenuti spirituali quanto avvertimenti.

L’alchimia interiore interpreta il sonno come la prima fase dell’opera alchemica Nigredo, il momento in cui la coscienza “muore” al mondo materiale per rinascere rigenerata al mattino.

In alcune scuole misteriche, si cercava di prolungare artificialmente lo stato di sogno lucido o trance nel tentativo di accedere ai “mondi intermedi” interni — dimensioni spirituali che mettono in comunicazione uomo e divino.

Il sonno nel simbolismo universale che racchiude tutte queste visioni non è semplice riposo, ma rito di passaggio ciclico. Ogni notte si attraversa simbolicamente la soglia della morte per ritornare al giorno rinnovati. È anche il tempo del contatto con l’invisibile, con i ricordi arcaici e divini.

Dal punto di vista esoterico, quindi è spesso considerato molto più di un semplice stato di riposo fisico; viene interpretato come un momento di viaggio dell'anima, di comunicazione con dimensioni superiori e di accesso a conoscenze nascoste. Numerose tradizioni spirituali e filosofiche vedono il sonno come un ponte tra il mondo materiale e quello spirituale, un momento in cui la coscienza si apre a livelli più profondi di realtà.

Durante il sonno si possono esperire i cosiddetti Viaggi Astrali e Esperienze Extra-Corporee; si crede che durante il sonno l'anima possa lasciarci temporaneamente dal corpo fisico, esplorando piani sottili, luoghi sacri o altre dimensioni. Questi viaggi vengono spesso associati alle esperienze di sogni lucidi o alle visioni notturne. Inoltre si può accedere ai sogni profetici; i sogni sono considerati importanti messaggi simbolici provenienti dall'inconscio superiore o da guide spirituali. I sogni vengono interpretati come rappresentazioni simboliche della propria anima, delle sfide karmiche o delle lezioni spirituali da imparare, riflettendo un dialogo tra l'inconscio e il sovrasciente.

Interpretare correttamente i sogni può fornire indicazioni sulla propria evoluzione personale o avvertimenti sul futuro.

Si ritiene che nel sonno le energie sottili e le frequenze vibratorie siano più accessibili, permettendo a chi ha sviluppato sensibilità di percepire presenze, intenzioni o messaggi spirituali. Alcune tradizioni esoteriche prevedono rituali prima di dormire, come la meditazione, l'invocazione di energie o la visualizzazione, per proteggersi dalle influenze negative e facilitare l'accesso a stati di coscienza elevati.

In sintesi, nel pensiero esoterico, il sonno è considerato un momento sacro e potente, un'occasione di crescita spirituale, di scoperta di sé e di comunicazione con le dimensioni invisibili. Per chi si dedica alla ricerca spirituale, imparare a comprendere e a utilizzare questa fase può rappresentare un passo importante nel percorso di illuminazione e di autoconoscenza.

Considerando che il sonno occupa un terzo della nostra permanenza sulla Terra, dobbiamo pensarlo come una porta naturale verso il subconscio dove l’uomo accede alle impressioni e riceve istruzioni per la vita cosciente. In questo stato il conscio e il subconscio sono uniti creativamente, è il momento in cui la mente cosciente cerca il suo amante ovvero l’inconscio come l’unione carnale tra il maschile e il femminile.

Nella notte, quando ha spento la vista degli occhi, accende a se stesso una luce; da vivo, mentre dorme, l'uomo si avvicina a un morto; da sveglio, si avvicina a uno che dorme.

(Eraclito)