Da quando leggete i miei scritti, ho sempre sostenuto che il corpo fisico è il Tempio dove è presente la Scintilla Divina, ma è la parte più profonda di più strati energetici, impalpabili e invisibili che danno forma alla materia visibile. Strati energetici che sono presenti su più piani, dei quali parleremo, e che l’essere umano inizia a conoscere man mano che la consapevolezza si fa strada verso la sua natura più elevata, verso quella “coscienza” dentro l’infinito.

Il corpo fisico è quell’elemento che ci consente di percepire questa realtà terrena e di viverla perché noi siamo anime che devono fare l’esperienza terrena e non esseri umani che devono fare un’esperienza trascendentale.

Il vero problema è che nella nostra memoria il “file” che ci ricorda che siamo Anime Divine è così nascosto che non ne abbiamo ricordo. Quando arriva a noi quella Luce che ci sveglia dal torpore, e che ci fa ritrovare la memoria persa dentro quel “file” nascosto, allora entra in gioco il libero arbitrio. Questo dipende solo da noi come esercitarlo. Se per il “Sì” totale e completo al Creatore di tutto ciò che “È” e iniziare così l’esperienza di ritorno a “casa”, oppure per rimanere nel limbo di una vita terrena dove, alla fine, rischiamo di non fare nessuna vera esperienza se non quella di sopravvivere dentro schemi che altri non risvegliati hanno creato.

Quando siamo pronti a fare l’esperienza terrena, per riprendere e manifestare su questa frequenza l’Essere Divino che siamo e che serve a risvegliare gli altri, Dio ci pone davanti vari segnali che se all’inizio non siamo capaci di interpretare, sulla nostra strada ci fa incontrare chi può leggere la favola che è dentro di noi, perché quella lettura serve a chi la favola legge e a chi la favola viene letta.

Anche lì, il libero arbitrio è quello che fa la differenza. Il corpo fisico è lo strumento perfetto per consentirci di fare l’esperienza come Esseri di Luce su questa dimensione fisica. Questa energia vibra su più piani che molti di noi conosciamo come aura. Quel campo elettromagnetico che partendo dal corpo fisico si espande verso l’infinito.

Siamo stati abituati a pensare all’aura come a una sola emissione di biofotoni che il corpo irradia ma in realtà sono più strati luminosi che avvolgo il corpo fisico. Siamo più abituati a vedere l’aura nelle iconografie religiose dove i Santi vengono raffigurarti con quell’alone di luce che li circonda per indicare proprio la santità. Basta ricordare che Gesù viene quasi sempre rappresentato con una emissione di luce a raggiera, oppure la rappresentazione di Dio come un vecchio saggio con la presenza di questa luce a forma triangolare a manifestare la Trinità. Non è solo questo, e allora vi chiedo se esiste l’amore al primo sguardo?

Sì! Così come esiste provare simpatia, antipatia o disagio verso qualcosa o qualcuno senza che lo abbiamo visto prima. Eppure a quanti di noi è capitato di provare un’attrazione particolare per un luogo o per una persona cosiddetta “a pelle”.

In più occasioni, nei mei scritti, ho usato il verbo “sentire”, differenziandolo dall’“ascoltare”, perché il sentire lo percepisci da dentro, lo percepisci con la pelle, con gli occhi, con il respiro e se mentre guardiamo la persona che amiamo la “sentiamo” allora possiamo essere certi che sappiamo in quel momento se sta bene o male, se qualcosa la turba oppure se è felice. Lo sentiamo. Vi sarà capitato di dire a qualcuno “hai un’aria strana” oppure “qui c’è un’aria che non è piacevole”. In quel momento stiamo sentendo l’aura dell’altro attraverso la nostra energia, i nostri corpi sottili.

Prima ancora di comunicare con il corpo fisico interagiamo con gli altri e con l’ambiente attraverso i nostri strati aurei. Vi assicuro che lavorando in varie città d’Italia ci sono posti dove pur incontrando moltissime persone nello stesso giorno a fine giornata sono ancora con tanta di quell’energia addosso che non si direbbe che ho lavorato per dodici ore di fila. Ci sono luoghi, invece, che da subito mi fanno sentire pesante e con difficoltà a dare agli altri. In questo ultimo caso, o procedo ad armonizzare l’energia di quell’ambiente oppure vado via per evitare di non poter dare il mio massimo a chi si affida al percorso di kinesiologia olistica.

Nel nostro corpo, quindi, esiste questa presenza aurea su più piani che interagiscono fra di loro.

Corpo emozionale

È la prima espansione vibrazionale subito dopo il corpo fisico. È il nostro secondo corpo ed è quello che gestisce le emozioni prima ancora che il cervello testa perché in esso sono stati registrati tutti gli schemi emotivi nei loro opposti.

Dalle foto dell’aura si può vedere che il corpo emozionale si espande da un paio di centimetri a circa una ventina oltre il corpo fisico. Diventa un contorno come se fosse un rivestimento dalle macchie colorate di diversa tonalità che varia sulla base dell’emozione che in quel momento stiamo elaborando. Chi ha conoscenza della lettura dell’aura può benissimo dirci che le formazioni luminose, limpide e chiare sono legate a sentimenti quale la gioia o comunque a tutti quelli che possiamo definire positivi. Diversamente da quelli negativi che appaiono con una luce scura e poco limpida.

Questo corpo sottile contribuisce allo stato di equilibrio o disequilibrio a seguito degli stati emotivi che viviamo e che possono indurre malesseri. Se il corpo emozionale subisce un’alterazione che può essere dovuta anche all’interagire con il corpo fisico, e quindi legata agli scompensi che da questo provengono, il soggetto non riesce più a modulare l’equilibrio per scaricare la paura, ad esempio, e dare spazio al coraggio. Il rancore prende il sopravvento sull’amore. Si inizia ad avere difficoltà relazionali e spesso a star male anche con se stessi.

Se ci pensiamo bene i sentimenti e le emozioni sono i compagni assoluti della nostra esistenza e svolgono un ruolo così profondo da influire sul nostro benessere. Nel corso delle giornate viviamo un numero indefinito di emozioni, talvolta in conflitto e di intensità variabile, che intervengono su questo corpo sottile, che se prevalgono i conflitti la capacità sensoriale si arresta e si annichilisce sempre più, fino a non farci avere più la capacità di una visione molto più amplificata di tutto ciò che ci circonda e anche delle cose meno visibili agli occhi fisici.

Corpo Psichico

Di fatto, sovrintende a tutte le funzioni della psiche, agli innumerevoli circuiti intersinaptici che a loro volta vengono stimolati sia dall’energia cosmica universale, quella della cosiddetta “coscienza universale”, sia da tutti quegli stimoli che arrivano da ciò che ci circonda e che anche inconsapevolmente elaboriamo.

È dove si forma in modo denso la “forma-pensiero” e da dove parte quella trasmissione a distanza con chi ha interagito con noi ed è diventato parte importante della nostra esistenza. Molti la chiamano “telepatia” ma noi ne abbiamo parlato in modo più specifico come entanglement.

Questo corpo sottile si manifesta con una varietà di colori inferiore rispetto alle auree viste prima. È particolarmente presente un alone giallo maggiormente concentrato in prossimità della testa e da lì scende lungo tutto il corpo. Tenere in buono stato di equilibrio e di risonanza con gli altri corpi sottili questo strato significa mantenere una buona lucidità nella visione delle cose ma soprattutto un buon equilibrio tra la ragione del cervello testa e la ragione del cervello cuore.

Diversamente il soggetto tenderà ad avere le idee un po' confuse, si ritroverà a non sapere se dare ascolto alla ragione o al cuore. La realtà che si manifesterà ai suoi pensieri sarà falsata e, alla fine, farà prevalere la confusione elaborata dalla sola parte razionale. Ma non solo, perché come per un effetto domino questo influirà sugli altri corpi più vicini al corpo fisico e la tendenza sarà quella di un soggetto che può manifestare problemi di natura psico-emozionale. Se questo strato luminoso, invece, si trova in una armoniosa esplosione di luce, allora le capacità “telepatiche” per connettersi con gli altri saranno sicuramente molto elevate da poter creare quelle forme-pensiero che spesso contribuiscono a formare la nostra realtà.

Il pensiero è una vibrazione che giunge dove vogliamo noi nello stesso istante della sua creazione. In quello stesso momento lo abbiamo anche reso visibile dentro la nostra testa. Il pensiero si è fatto immagine. Il pensiero è energia, è una vibrazione che se la immettiamo dentro la giusta connessione di ciò che desideriamo ma soprattutto di ciò che vogliamo veramente ci porta a ottenere quella realtà. Ecco che il pensiero si fa forma, diventa in-formato dentro di noi, si espande nel campo quantico dell’universo, conduce verso quella realtà che noi stessi abbiamo creato insieme alla nostra aura psichica. È evidente che dapprima questa forma-pensiero esiste solo sul livello etereo, esiste su un’altra dimensione ma può manifestarsi sul piano fisico che conosciamo bene.

Corpo Animico

Rappresenta la casa della nostra essenza, del nostro Sé superiore, dell’evoluzione del respiro della nostra anima, perché, come detto prima, noi siamo anime che stanno facendo un’esperienza su questa dimensione terrestre.

È quell’aura che interagisce con il nostro quarto chakra ed è lì che avviene lo scambio energetico tra noi e chi incontriamo. È il chakra del cuore, quello che l’incontro è fra due anime che si amano profondamente, le loro aure animiche si fondono come a diventare un’unica cosa e, dalle foto dell’aura, è possibile vedere questa emissione di luce che da un corpo entra nell’altro e dove avviene lo scambio è di una luminosità intensa ed è come se i due respiri dell’anima diventassero un solo respiro nell’eternità dell’amore che li unisce.

È quell’assenza di respiro di cui ho già parlato nell’articolo Sei Amore tratto dal mio libro “La Vita nella Vibrazione dell’Amore”. Lì si legge di mettere la nostra mano sul chakra del cuore della persona che amiamo e viceversa e non sentiamo più nulla che ci separa.

È il respiro dell’amore dell’anima che ti consente di raggiungere uno stadio di coscienza che solo l’amore può farti conoscere. Va da sé che se questo corpo sottile è in disarmonia si avranno continui conflitti con chi incontriamo ma anche con noi stessi.

Corpo Eterico Matrice

Possiede le cosiddette configurazioni della nostra esistenza che si devono ancora rendere visibili. La sua emanazione di luce si espande per oltre 60 centimetri dal corpo fisico e la sua funzione è quella di fornire, interagendo con il corpo eterico, l’energia al corpo fisico. È la matrice dell’intero nostro organismo. Da questa aura si dà forma ad ogni organo che costituisce il corpo fisico e lo si mantiene in perfetto stato.

Molti trattamenti vibrazionali, infatti, si concentrano proprio su questo livello aureo. Lì è possibile riarmonizzare ciò che una malattia ha potuto scompensare sia sul livello dell’energia dell’organo danneggiato o mal funzionante sia sulla proiezione psico-emozionale. Questo consentirà di sentirsi a proprio agio, ma soprattutto dentro la vibrazione dell’armonia per la realizzazione della propria vita, raggiungendo gli obiettivi della propria vita.

Diversamente, il soggetto, avrà non pochi problemi perché non si sentirà abbastanza soddisfatto, si sentirà privo di quella che è la sua vera essenza che si manifesta attraverso la personalità per non parlare dei tormenti che in alcuni soggetti si palesano su svariati livelli.

Corpo Celestiale

Si espande di oltre settanta centimetri, io preferisco chiamarlo corpo Divino. Questo strato luminoso esiste al di là dello spazio e del tempo perché è quello del Divino. La sua Luce s’irradia come tanti raggi luminosissimi dai colori cangianti che partendo dal centro si sviluppano verso l’esterno. Sono i raggi dell’amore che ci collegano direttamente con Dio. È lì la trasmissione che possiamo attivare per andare oltre i confini dei confini e avviare la “comunicazione trascendentale, angelica, divina”.

Per piacere non confondetela con quella che alcuni sedicenti sensitivi dicono di possedere. Non appartiene a nulla di tutto ciò che ha a che fare con quella che potrebbe essere l’energia psichica.

Questa è l’aura che in sé ha la Verità interiore e ha un solo collegamento. Quello intimo fra la nostra essenza più profonda e l’Amore Divino.

È quella che nelle Dee-Donne che sono già risvegliate governa l’ipersensibilità spirituale che possiamo riscontrare in loro. Legata fortemente a far prevalere prima di ogni altra cosa ogni sentimento d’amore verso il Divino. Quella che quando la incontri e puoi creare con lei la fusione dei corpi sottili in cui i suoi entrano nei tuoi e si vedono nell’amore, consentono di vivere l’Estasi Divina attraverso il corpo fisico.

È da lì che possiamo connetterci con il Creatore di tutto l’universo per vedere che ogni cosa è piena d’amore.

Questo corpo sottile è collegato al sesto chakra, quello del Terzo Occhio o Occhio Cristico o ancora l’occhio singolo di cui si parla nel Vangelo di Matteo. È il Chakra che corrisponde alla ghiandola pineale dove i mistici di tutti i tempi hanno sempre sostenuto che lì si trova la matrice della nostra Essenza Divina per conoscere l’esistenza di Dio e della Divinità che è dentro di noi. Questo corpo sottile si espande dal corpo fisico di oltre novanta centimetri.

Corpo Casuale

Matrice Keterica (Katerico: dall'ebraico kether = corona), o anche Uovo Aurico, è dove dimora la consapevolezza ed è collegato al settimo chakra anche conosciuto come chakra della corona o dai mille petali di loto. È una delle più forti energie che si propaga attraverso noi, limpida, dorata, che vibra ad una frequenza altissima perché quello è il corpo di luce.

È l’uovo cosmico che ti avvolge e protegge in ogni aspetto. Ha una proiezione di oltre centoventi centimetri che impedisce l’accesso di energie non compatibili con noi permettendo lo scambio energetico con l’universo fuori di noi partendo da dentro di noi. È lì che insieme a tutti gli altri corpi sottili possiamo sperimentare che noi siamo la proiezione di tutto ciò che è il Divino.

Diventiamo un'unica cosa con il Creatore di tutto ciò che “È”. Così che torniamo a “casa” per comprendere quale ruolo dobbiamo assolvere in questa frequenza Divina e da questa “casa” usciamo per incontrare gli altri, prenderli per mano e condurli verso la Via imperiale che da soli magari non sarebbero capaci di trovare.

Dentro questo Uovo Aurico troviamo la beatitudine, la gioia, l’estasi. Quell’estasi di cui in altri articoli ho illustrato come esperienza sublime che una volta conosciuta non saremo più capaci di lasciare andare. È quella frequenza che quando incontri quella Donna-Dea non vedi più un essere umano ma Dio in lei, e allora inizi a dialogare con lei per parlare con Dio…

Shhh…