Benvenuto nuovo anno: nuovi propositi, nuovi obiettivi, nuovi investimenti. E fa freddo. Ci rinchiudiamo molto volentieri tra le mura della nostra casa, nella nicchia preferita che ci accoglie magari attorno ad un fuoco, con un gatto arrotolato sulla coperta che ci avvolge mentre beviamo una tisana calda, all’arancio.

L’arancio un agrume meraviglioso dal colore caldo, avvolgente che richiama il nostro secondo centro energetico, per gestire il piacere, l’auto-gratificazione: quanto piacere se strofiniamo le mani sulla buccia di questo frutto sprigionando il potere del suo olio essenziale.

L’arancio fa parte della famiglia degli agrumi, ricco in vitalità e vitamina C, stimolante creativo e immunoregolatore; quante connessioni divine tra il corpo e la mente, tra la scienza medica e la scienza psicologica.

E tutto ciò nella mia casa, nella Natura.

L’arancio lo ritroviamo a colazione come buona e sana abitudine, lo troviamo sopra le cucine economiche per profumare l’ambiente, i ritagli messi a seccare li possiamo appendere all’albero di Natale e persino utilizzare nei cassetti dell’armadio per profumare gli indumenti.

L’olio essenziale d’arancio ci ricorda la nostra creatività per realizzare e seguire il nostro cammino, ispira abbondanza, favorisce il buon umore e riconnette con il bambino interiore. Gli agrumi in genere sprigionano gioia, solo per il colore, giallo, arancio, rosso, quanto fuoco e allegria!

L’arancio aiuta a vivere senza compensazione, incoraggia la ricerca del proprio verso sé: è utile per riscoprire le proprie potenzialità e sciogliere l’eccessiva rigidità, la noia, il senso di dovere che preclude leggerezza e gioia.

Gli olii essenziali sono una delle parti magiche della pianta, lavorano su vari piani a seconda delle caratteristiche, anche olfattive. L’olfatto è la porta d’ingresso più diretta verso il nostro cervello emozionale: una magica connessione capace di sprigionare sensazioni, ricordi, e così reazioni e comportamenti. Il profumo bilancia o sbilancia, un certo odore ci riporta bambini, un altro ci avvicina ad una persona, un altro sviluppa energia o creatività, come l’arancio.

Solitamente lo utilizzo prima di scrivere o di creare percorsi che ben conoscete, se mi conoscete. Permette la connessione immediate per le sue note di testa dritte al buonumore e poi una meraviglia la pelle che profuma d’arancio, ormai i profumi industriali non li utilizzo più, solo olii essenziali scelti secondo l’umore della giornata.

I nuovi propositi ed il processo creativo possono essere spinti anche con l’utilizzo di un fiore australiano Turkey Bush.

Turkey Bush è di grande utilità quando il processo creativo è bloccato, spesso alla radice si celano vecchi traumi e blocchi emozionali che non permettono il libero fluire di idee, rappresentazioni, creazioni.

Per gli artisti è un valido rimedio per rinnovare l’ispirazione e sentirsi nel flow, nel flusso creativo, come per gli scrittori, i musicisti e gli scrittori: è utile anche per chi sente di avere necessità di esprimersi, magari per avere un hobby, ma non riesce a farlo, non riesce ad esprimersi praticamente.

Il colore di questo fiore è viola-lilla con piccoli pistilli delle stesse nouance che richiamano un’ispirazione divina, direttamente collegata alla nostra intuizione.

L’essenza, lavorando sul processo creativo, lavora sulla fertilità che simbolicamente risulta un processo di creazione. Di conseguenza, a livello fisico, può aiutare a sbloccare l’energia in caso di infertilità e altri problemi uterini associandolo in questo caso ad un altro fiore, tutto femminile, She Oak.

Utilizzai She Oak tempo fa per una ragazza, la quale aveva il ciclo rallentato e una donna in pre-menopausa: risultati strabilianti anche a livello emozionale con la regolazione dell’umore, i famosi picchi estrogenici che gli uomini spesso confondono per isteria, ed una buona regolazione equilibrante sull’asse ipofisi-gonadi, ossia ovulazione regolare nella ragazza e calo di vampante improvvise nel secondo.

She Oak non è uno dei più bei fiori a livello estetico che ci siano del Bush Australiano ma è molto potente: questa pianta ha un apice sferico, che si sporge a catturare il vento come fanno le tube di Falloppio quando catturano gli ovuli espulsi dalle ovaie. Il fiore evolve poi in un frutto simile ad una nocciolina della stessa misura degli ovociti umani.

She Oak in alcuni casi regola i fattori emozionali che influenzano l’infertilità, aiuta a chiarire il blocco emozionale conscio ed inconscio che potrebbe impedire il concepimento se non ci sono cause fisiche, migliora l’idratazione interna uterina favorendo anche un buon equilibrio idrico del derma in caso di pelle secca.

E intanto il profumo di olio essenziale di arancio avvolge il mio studio, permane nella aria questo senso magico di spinta creativa, idee e progetti abbozzati nel nuovo quaderno che sono solita ricevere in dono da qualche amica.

L’inverno è un magico momento di introspezione, l’energia è rivolta verso l’interno, siamo avvolti in noi stessi come fanno le piante: sono morte? No, vivono, rallentano e poco alla volta emanano la vita che si esprimerà in primavera come la nostra progettualità e creatività che crescono un po' alla volta durante la stagione fredda per esprimersi al meglio nei mesi più caldi.

È il momento degli inizi, quindi l’energia ed il potere scorrono pigramente, sotto la superficie. Si ritiene sempre opportuno in questo periodo conservare l’energia lavorando in gruppo con scopi comuni ed aiutare chi all’interno del proprio cerchio (familiare o di amicizie) si trovi in difficoltà.

Connettetevi con il calore della famiglia, coccolate i vostri cari, rinnovate il vostro legame, mai come in questa occasione si possono armonizzare i rapporti. Preparate ad aprire il vostro cuore alla socializzazione, prendendovi cura di chi avete vicino.

Fuori nevica, è notte fonda, mi illumina solo lo schermo del computer e una fioca lampada da tavolo che ho intenzione di cambiare: ho intenzione verso molte cose quest’anno, una di queste è continuare a creare qualcosa di buono per te caro lettore, affinché riesca ad aprire la mente.

In qualche modo, una porta si aprirà e sarò lieta di aver contribuito. Ma tu, hai un quaderno della creatività?