Come esseri umani, ci piace sentirci a nostro agio e avere il controllo delle nostre vite. Per questo la parola “cambiamento” rischia di suonarci strana, come se fosse qualcosa di faticoso, che ci fa fare sforzi e ci chiede tanto impegno.

Il punto è che cercare di impedire che il cambiamento avvenga è una scelta insidiosa, perché quella voce dentro di noi che ci chiede di fare qualcosa per cambiare non smetterà mai di parlarci. Ed è bene sia così.

Potremmo cercare di impedire che il cambiamento avvenga, perché lo associamo all’ignoto e, siccome non lo conosciamo, ci fa paura. Del resto, è naturale che quando non riusciamo a controllare qualcosa, le nostre più grandi paure emergano, paralizzandoci e rendendo il cambiamento ancora più difficile.

Il punto è che se resistiamo al cambiamento rendiamo le cose più difficili per noi stessi, aumentiamo i nostri livelli di stress e purtroppo rischiamo di aprire le porte a risentimento, ansia, persino alla depressione.

Ma allora come si può abbracciare il cambiamento senza stressarci? Ecco 3 consigli.

1. Comincia a riconoscere che stai passando da una fine a un inizio

A volte solo dirti che stai attraversando una fase di cambiamento può portare calma e pace interiore. Concediti il permesso di sentire ciò che hai bisogno di sentire. Se hai bisogno di piangere, piangi. Se ti senti arrabbiato per ciò che sta finendo, arrabbiati. Permetti alle tue emozioni di fluire, in modo che non ti appesantiscano e possano andarsene, lasciandoti la libertà di fare le tue scelte.

2. Chiediti cosa hai messo a tacere finora

Insoddisfazione al lavoro? Comportamenti del tuo partner che ti fanno arrabbiare? L’idea di essere pagato troppo poco rispetto al tuo valore? È bene portare a galla qualsiasi cosa hai messo a tacere finora e gentilmente salutarla, perchè da oggi in poi ti impegnerai a non farla più entrare nella tua vita.

3. Cerca esempi ispiranti

Se non te la senti di condividere il tuo percorso di cambiamento con gli altri (familiari, partner, amici) puoi rischiare di sentirti una mosca bianca. Nel momento in cui leggi o ascolti le storie di chi ha fatto scelte simili alla tua, questo pensiero svanisce e acquisisci forza e leggerezza mentale, che ti servono nel tuo percorso di crescita.

Infine ricorda che la via del cambiamento può essere molto più piacevole di quanto immagini.

Perché è bene partire da un’idea chiara quanto potente: tutto può essere cambiato e che non ci sono limiti alla tua realizzazione.

E se ci sembra di non riuscire?

Quando fissiamo degli obiettivi da raggiungere, che si tratti di cambiare qualcosa nella nostra vita personale o professionale, ci troviamo spesso in tensione fra due forze contrapposte.

E questo rischia di creare delle situazioni altamente stressanti. Perché la prima forza racchiude le aspettative della società (della famiglia, dei genitori, degli amici, colleghi e quelle che arrivano dalla cultura a cui apparteniamo). La seconda forza, invece, racchiude i desideri più profondi (cosa davvero vuoi fare nella vita, cosa ti sta a cuore e cosa rispecchia i tuoi valori e la tua visione). Ci sentiamo sospesi fra queste due forze, come una calamita che una volta ci attira da un lato e quella dopo da quello opposto.

Il problema è che le aspettative della società possono essere talmente forti, da spingerci talvolta a ignorare, o peggio ancora sopprimere, i nostri sogni e desideri più profondi. Questo succede molto probabilmente per una questione di “numeri”, ovvero ci troviamo a fare i conti con il pensiero della nostra famiglia, dei nostri amici, dei colleghi, con il retaggio culturale che abbiamo ereditato da bambini...

Ma i nostri veri desideri, quelli profondi e che rispecchiano ciò che siamo realmente, hanno l’immensa forza di riaffiorare, talvolta senza che nemmeno ce ne accorgiamo. E possono manifestarsi con un malessere fisico, quando ciò che facciamo e viviamo non rispecchia le nostre vere passioni o la nostra visione della vita.

Quando i nostri desideri profondi e i nostri valori e la nostra visione della vita vengono repressi, possono arrivare dei sintomi fisici chiari. Può trattarsi anche di:

  • poca energia e scarsissima voglia di alzarsi al mattino per andare al lavoro;
  • disturbi fisici improvvisi e inspiegabili, piccole lesioni casuali, goffaggine, oggetti che ci cadono dalle mani, scarsissima concentrazione;
  • sensazioni di paralisi e blocco nella vita, in cui non siamo soddisfatti della nostra realtà così com'è, ma ci sentiamo impotenti a cambiarla;
  • attacchi d'ansia, sensazione che il corpo stringa, stress generale e rabbia;
  • autosabotaggio, che può manifestarsi come scarso rendimento al lavoro, dipendenze, anche relazioni extraconiugali o problemi alimentari.

Questi stati dimostrano chiaramente le due forze in conflitto che spingono dentro di noi: quella esterna che non ci appartiene e quella più vera e profonda, la nostra voce interiore.

Attenzione, i sintomi possono essere lievi o più pesanti, ma la sostanza non cambia: è importante fare qualcosa per risolvere questo conflitto, iniziando a chiarire cosa realmente vogliamo raggiungere al lavoro, in famiglia e in ogni altra relazione. Perché questo sarà lo straordinario punto di partenza, per iniziare ad accogliere il cambiamento “che cambia tutto” nelle nostre vite.