Si chiama procrastinazione e ci spinge a ritardare volontariamente quello che abbiamo da fare, anche se sappiamo che potrebbe causarci problemi o scocciature in futuro.

Alcune volte sostituiamo una cosa da fare con un’altra di pari ‘importanza’, ma il più delle volte lo facciamo con attività più piacevoli o con compiti meno rilevanti o urgenti.

Il punto è che procrastinare ci fa sentire meglio solo al momento, mentre sul lungo termine rischia di diventare un’abitudine pericolosa.

Ce lo dice anche la scienza.

Uno studio recente ha coinvolto circa 380 coppie di gemelli, metà omozigoti (stessi geni) e l’altra metà eterozigoti (in media geni uguali per il 50%) a cui è stato chiesto di fare dei test specifici sulla procrastinazione.

I risultati hanno dimostrato che la tendenza a procrastinare è parzialmente influenzata dalla genetica, ma il lato interessante è che più rimandiamo e meno siamo bravi a fare le cose.

Infatti, nel test chi tendeva a procrastinare ha registrato prestazioni inferiori nella funzione esecutiva, un’abilità che serve per raggiungere gli obiettivi a breve-medio termine.

Ma, ti starai dicendo… “È difficile smettere di rimandare!”.

So che non esiste la bacchetta magica per riuscirci, ma se anche tu tendi a procrastinare, ecco tre strategie che puoi mettere in campo fin da subito per evitare di farlo ancora.

1. Gioca d’anticipo

Ogni volta che tendi a procrastinare ripetiti che se non è oggi è domani, prima o poi quella cosa che non ti va a genio ti toccherà farla.

Lo sai già? Allora prova a risparmiare tempo su altre attività, magari limita un po’ quello che trascorri sui social senza un motivo preciso o cerca di stringere una telefonata quando senti di poterlo fare.

Hai recuperato mezz’ora? Bene, puoi cominciare a fare quella cosa che stai rimandando da ormai troppo tempo.

2. Non serve essere perfetti

La modalità ‘attesa’, ovvero quello stato che si verifica quando aspettiamo che tutto sia perfetto, è alquanto stressante, tanto più se consideriamo che la perfezione è qualcosa di ideale, che chissà mai se e chissà come potremo raggiungere.

Non ti sto dicendo di fare le cose fatte male o di corsa, ma di concederti il permesso di limitare le aspettative. Ne guadagnerai in tempo e questo ti aiuterà a smettere di rimandare le cose da fare.

3. Chiediti perché stai rimandando

Quando rimandi qualcosa, dietro potrebbe esserci un motivo da esplorare.

Non vuoi avere a che fare con quella persona e per questo stai rimandando da giorni la telefonata con lui/lei?

Temi il giudizio di chi riceverà quel progetto e stai prendendo giorni per consegnarlo?

Non ti senti abbastanza forte per portare a termine quel compito che doveva essere pronto per l'altro ieri?

Stress e stanchezza stanno prendendo il sopravvento e continui a rimandare l’attività fisica?

Prova a chiederti perché stai rimandando, la risposta potrebbe suggerirti di approfondire altre aree della tua vita, magari le relazioni con i colleghi o familiari o forse la richiesta del tuo corpo ti rallentare un po’ o di cambiare abitudini.

Di certo, un’azione che puoi mettere in campo subito per smettere di rimandare è spezzare i mega impegni in parti più piccole.

Questo non solo ti permette di farli evolvere e quindi di portarli a termine, ma soprattutto di attivare spontaneamente una delle droghe della felicità legate alla ricompensa.

Si tratta della dopamina, l’ormone legato alla ricompensa, che attivi autonomamente ogni qual volta completi un compito e ne sei fiero.

Ecco che se ogni giorno competi più micro compiti, hai più probabilità di attivare più dopamina e di essere più felice al lavoro e nella vita.