Si avvista da lontano in tutta la sua imponenza e man mano che ci si avvicina, le bellezze naturali della Val d’Elsa ti accompagnano tra una collina e l’altra. Il Castello di Casole, si raggiunge dopo qualche chilometro dal borgo di Casole d’Elsa, in provincia di Siena. Arroccato sulla collina più alta dell’intera tenuta, il Castello, dà il benvenuto ai suoi ospiti, anticipando loro lo scenario che si parerà davanti ai loro occhi, con il bellissimo bosco, situato nel tratto finale della strada, prima dell’arrivo nel piazzale del parcheggio.

Ameni luoghi, paesaggi infiniti, un vero e proprio punto panoramico privilegiato sulla Toscana, con in lontananza, città, borghi e paesi da perderci il conto.

Passato il primo stordimento “naturalistico”, arriva il momento di addentrarsi nel cortile del castello alla ricerca dello chef che, fuori dagli orari di servizio è comunque in cucina a finire di programmare tutti i flussi “culinari”, perché non c’è da organizzare soltanto il ristorante gourmet, ma anche il Wine-Bar “Visconti” dedicato al celebre regista, un tempo proprietario di questa tenuta, nel quale, oltre a ricordevoli cocktail, long drink e pregiati distillati, tutte le sere, si consuma un menu studiato appositamente, che va dalle tapas a piatti internazionali, con piacevoli fuoripista anche con alcuni piatti del ristorante gourmet serviti stando comodamente seduti al Visconti o anche nella terrazza adiacente con vista tramonto sulle piscine.

Poi c’è anche un ambiente nel quale è stato deciso, visto un antichissimo forno a legna tutt’ora funzionante, di catturare a tutto tondo i clienti, grandi e piccoli, offrendo loro pizze realizzate con farine, lievitazioni e altri accorgimenti che le rendono davvero uniche. Forse una “Pazzia” come cita il nome dello stesso locale o forse, più sicuramente, una mossa studiata con attenzione. Al Pazzia, oltre alle pizze, ci sono momenti di vero e proprio gusto, con taglieri di salumi e formaggi di noti artigiani, zuppe toscane e altre prelibatezze, per una cena più light. Chiude in bellezza, l’offerta gastronomica, il ristorante Tosca, ambiente raffinato, molto curato nei minimi particolari, dove atmosfera, colori, forme e servizio ti fanno capire cosa voglia dire fare ristorazione e accoglienza ad alti livelli. Sviluppato in lunghezza sul fianco di un ampio cortile interno, accoglie un massimo di 40 coperti disposti in modo comodo tra tavoli e piacevoli separé.

Una fascinosa e imponente enoteca a vista, offre in vetrina etichette ricercate e ben 7 persone si muovono con professionalità in sala per soddisfare ogni più piccolo capriccio della clientela, suggerendo e consigliando in più lingue, quando richiesto. Lui, Daniele Sera, lo chef, parla soddisfatto dei suoi collaboratori, della cucina, che nel periodo più tranquillo – che dura poco – vede 18 persone, salendo a quasi 25 nei mesi più laboriosi, alla sala, ambiente seguito soprattutto dall’F&B, Alessandro Marinelli. Al fianco dello chef, inseparabile, un punto fermo “preziosissimo” come dice lo stesso Daniele: Michele Raggi che da 10 anni segue lo chef nelle sue avventure e con lui nel 2011, ha iniziato quella del Castello di Casole. Una carriera, quella dello chef, costellata di grandi successi, dalle esperienze fatte in prestigiose strutture nazionali e internazionali, come il Les Crayères di Reims in Francia o l’Enoteca Pinchiorri di Firenze, tanto per citarne due, presso le quali ha affinato sempre più la sua arte culinaria, o il lungo periodo passato in Giappone dove perfeziona le sue conoscenze sulla lavorazione di molte specie ittiche. A questo si aggiungono gli importanti riconoscimenti personali, nella gestione di cucine e brigate d’importanti ristoranti condotti nei suoi anni di lavoro.

Persona semplice e per certi versi schiva, sembra non avere limiti nella grande arte culinaria. Una mano gentile ma precisa crea pietanze uniche per la loro bellezza e la loro bontà. Arditi accostamenti e bellissimi equilibri, in un turbine di fantasia, che accompagnano i momenti gourmet degli ospiti di Tosca, in netta prevalenza stranieri. Due parole vanno spese anche per il meraviglioso “orto”, che lo chef si è tirato su con tanto amore, ricco di delizie e tanta stagionalità, tanto da essere diventato regolarmente ditta per poter vendere i prodotti che la buona stagione offre in abbondanza allo stesso ristorante e non porre limiti al gusto, che può così godere di prodotti di eccellenza “dalla terra alla cucina”. Prodotti che vengono utilizzati anche per i “cooking class” e “chef table”, attività gastronomiche tra tante altre disponibili, molto apprezzate dalla clientela. La cucina del castello arriva anche a domicilio, nelle tante ville e casolari, sparsi tra le colline della tenuta, nelle quali piccoli gruppi di chef si recano su richiesta, per dare un ulteriore tocco di eleganza al soggiorno degli ospiti, in questo caso, privatamente.

Una location unica ed esclusiva, oggi di proprietà della Belmond, dedicata a un pubblico decisamente internazionale, ma accessibile anche quotidianamente dalla clientela occasionale, in cerca di una grande accoglienza e di una sosta gourmet, indimenticabile.