Futuristica, divertente e colorata: la collezione Primavera-Estate 2020, firmata Annakiki, conquista per la sua originalità e innovazione. Ispirata da un sogno, la direttrice creativa Anna Young ha immaginato una ragazza del futuro, del 2080, che intraprende un viaggio surreale nel tempo, viaggiando indietro negli anni Ottanta. Come i pensieri surrealisti di Dalì affiorano dall’inconscio per liberare l’Io dalla gabbia della vita borghese, i capi Annakiki sovvertono la tradizione e mostrano la loro unicità, con uno stile esagerato e potente. “Ho sempre immaginato che le ragazze Annakiki siano molto indipendenti, audaci nei personaggi e con personalità forti, senza paure e coraggiose - ci spiega Anna Young - prima dell’era di Internet e dei social media, le attività sociali coinvolgevano le persone, che interagivano direttamente ai cocktail party, alle cene e alle feste da ballo con il sottofondo della musica di Madonna e di Prince”.

La nuova capsule collection fonde lo stile fiammeggiante del femminismo degli anni Ottanta con l’avanguardia del futuro, creando ampi abiti a spalla con lacci e maniche esagerate, abiti da festa fluttuanti con strutture a vita alta, eleganti e giocose, accompagnate da accessori di lusso stravaganti, come le applicazioni in cristallo, gli occhiali in metallo e i nastri per capelli, con stampa personalizzata. Sicuramente l’attenzione per i dettagli e la qualità della manifattura evocano il mondo sartoriale della famiglia di Anna, che le ha permesso di imparare a scegliere tessuti e a realizzare gonne già dall’età di otto anni.

Cresciuta in un ambiente artistico con la cultura tessile, Anna ha sviluppato la sua visione indipendente sull’arte e sulla moda, arrivando nel 2013, dopo anni di duro lavoro come disegnatrice, ad aprire la sua prima casa di moda: un successo di follower e celebrity. Divenuta una presenza fissa della Milano Fashion Week, abbiamo chiesto ad Anna di descriverci il processo lavorativo, dalla bozza al capo finale, che le permette di realizzare il capo moderno e innovativo, targato Annakiki: “Come per tutte le opere creative, non possiamo parlare di un processo fisso, ma sicuramente un elemento da tenere sempre presente sono i tempi, il sistema della moda si muove come un orologio e non possiamo permetterci di arrivare in ritardo. Penso che il progetto creativo possa essere suddiviso in quattro macro aree: creativa, strategica, produttiva e commerciale. Il successo di una collezione dipende dall'interazione tra molti soggetti, tra cui il designer, che svolge il ruolo fondamentale, dando ispirazione, occupandosi della ricerca dei tessuti e soprattutto mantenendo la supervisione di ogni singolo passaggio, l’ufficio marketing, quello dello stile e della comunicazione e il team di produzione”.

Naturalmente, per i tessuti utilizzati vengono predilette fibre naturali, provenienti principalmente dall’Italia, amata da Anna per le sue aree d’eccellenza: “Milano è una delle più grandi vetrine della moda al mondo, gode di un’immagine internazionale ma allo stesso tempo è caratterizzata da tutti i valori del Made in Italy, come l’arte e la bellezza”.

L’arte rappresenta una inesauribile fonte di ispirazione per le collezioni Annakiki, dove il puro atto costruttivo diviene estetico e tagli, linee e colori vengono sapientemente accostati e costruiti per esaltare la bellezza, in tutte le sue forme. Abbracciando il contrasto maschile-femminile, divenuto una sorta di marchio di fabbrica del brand, la stilista esalta le strutture delineate degli anni Ottanta, combinandole con l’estro dell’avanguardia futuristica, dove predominano abiti con spalline larghe e cravatte.

Sempre più protagonista della nostra era futura sarà la tecnologia, fondamentale strumento di supporto per molte maison. “La moda è sempre più legata al mondo digitale. In particolare la comunicazione e la distribuzione non possono più ignorare gli strumenti digitali. Anche nel processo di produzione, la tecnologia ha dato un grande aiuto per migliorare la velocità del go-to-market e per implementare nuovi concetti di innovazione sostenibile lungo tutta la catena del valore, dalla progettazione del prodotto alla loro produzione, all'intero percorso logistico”.

Certamente in questo periodo così complicato anche per il fashion system, dove la comunicazione e la distribuzione digitale si sono rivelati necessari, abbiamo chiesto ad Anna i suoi progetti per il futuro: “parlare di piani per il futuro in questo momento è molto difficile e un po’ ambizioso. Negli ultimi due mesi il mondo intero ha subito una scossa rapida e improvvisa che ci ha costretto a rivedere il nostro stile di vita. Sicuramente dovremo reagire con fermezza in breve tempo, abbandonare le certezze che sono crollate e affrontare le nuove sfide con un po’ di rischio”.

Siamo sicuri che una donna intraprendente, coraggiosa e dinamica, come Anna Young il rischio non la spaventerà.