Era una mattina di sole, quando mi sono ritrovata a passeggiare tra i sentieri silenziosi di Villa Sciarra, una delle ville più suggestive della città.
Le origini precedono addirittura l’epoca romana: un tempo, in questa zona, sorgeva un santuario consacrato alla Ninfa Furrina, un’antica divinità legata alle acque.
Proprietà dei Barberini dalla metà del Diciassettesimo secolo e quindi di Maffeo Sciarra, venne acquistata nel 1902 da George Wurts, un appassionato di giardini e dalla sua consorte Henriette Tower entrambi di Philadelphia, Stati Uniti.
Con i suoi sette ettari e mezzo, la villa è situata alle pendici del colle Gianicolo, addossata alle mura Gianicolensi.
Il palazzo e la villa per anni assolvono funzioni diverse, soprattutto nell’aspirazione a una credibile patente di nobiltà, magnificenza e ricchezza dei coniugi; cornice ideale per feste mondane all’insegna dei Wurts, novelli principi rinascimentali oltreoceano.
Nel 1930, dopo la morte di George, Henrietta donò la villa a Benito Mussolini, con la condizione che fosse destinata a parco pubblico.
Mentre camminavo lungo i suoi viali ornati da statue mitologiche e fontane barocche, il mio sguardo è stato catturato da un gruppo di giovani donne, impegnate nella preparazione di uno shooting fotografico. Mi avvicinai con discrezione, cercando di capire di cosa si trattasse.
Nel cuore della villa, tra fontane e alberi secolari, ho incontrato Francesca Cella, la fondatrice e mente creativa di Wheelglam, un marchio di moda innovativo, funzionale e glamour.
Con la sua energia contagiosa e il sorriso disarmante, stava coordinando lo shooting con una precisione da vera professionista.
La sua passione per la moda e la sua determinazione trasparivano in ogni gesto, ed è stato subito chiaro che il suo progetto non era solo questione estetica, ma un impegno sociale profondo.
Perché WheelGlam? Le chiesi, incuriosita dal nome che già suggeriva una fusione unica di due mondi, quello del Fashion e quello della funzionalità.
Con uno sguardo deciso, mi ha raccontato come l’idea del brand fosse nata dalla sua personale esperienza. A soli 15 anni, ha perso l’uso delle gambe, ma la sua passione per la moda non si è affievolita. Anzi, la sua disabilità le ha rivelato una realtà cruda: il mondo del fashion system, tradizionalmente pensato per chi non ha difficoltà, non offriva nulla che fosse al contempo glamour e pratico per chi, come lei, vive una realtà diversa.
Non ci sono molti marchi, mi disse, pensati per persone con disabilità; oltretutto la maggior parte sembra non tener conto del desiderio di bellezza e di stile.
Sono soluzioni pratiche, certo, ma spesso tristi e senza carattere.
Ha voluto cambiare questa percezione e creare qualcosa che non fosse solo comodo, ma che faccia sentire chi lo indossa anche affascinante e sicura di sé, ha spiegato Francesca mentre le sue collaboratrici lavoravano dietro di lei con concentrazione e armonia.
Da qui è nato Wheelglam, un brand che intende abbattere le barriere, portando un’innovazione che si integra perfettamente nelle necessità quotidiane senza rinunciare a nulla, un prodotto che rispetta le esigenze pratiche ma che non perde mai di vista l’estetica, proponendo outfit eleganti, quanto adattivi. La visione è chiara: creare un brand inclusivo, che permetta a tutti di vivere l’esperienza dello shopping senza compromessi.
Le collezioni sono pensate per chi utilizza una sedia a rotelle, ma anche per chi ha difficoltà nei movimenti in maniera permanente o temporanea.
Ogni capo è studiato nei minimi dettagli per garantire praticità glamour, autonomia e comfort, consentendo alla persona di vestirsi in modo indipendente.
Tra le soluzioni più innovative troviamo bottoni magnetici gioiello, che eliminano la difficoltà di abbottonare, pantaloni con zip all’altezza delle protesi, che agevolano l’utilizzo e la vestibilità e maniche dal taglio ottimizzato per evitare che il tessuto si impigli negli ingranaggi.
Anche la scelta dei materiali gioca un ruolo cruciale: i tessuti non devono essere troppo scivolosi, altrimenti la stabilità sulla sedia a rotelle viene compromessa.
Gli abiti sono interamente realizzati in Italia con materiali traspiranti e facili da indossare e sono fatti su misura.
L’attività si basa sulla filosofia zero stock e pertanto viene prodotto solo ciò che viene ordinato, in base alle esigenze di ognuno.
Dovete pensare che fino a non molto tempo fa, le persone con disabilità vivevano ai margini della vita pubblica, ostacolate da barriere architettoniche che rendevano ogni spostamento un’impresa.
Uscire significava dipendere costantemente da qualcuno, ma oggi qualcosa sta cambiando.
Grazie a una nuova sensibilità da parte delle amministrazioni locali, vediamo e speriamo in un crescente impegno nella creazione di rampe e scivoli, che rendano il paesaggio urbano più accessibile.
La moda adattiva si inserisce in questo contesto, come vera e propria rivoluzione sociale, restituendo dignità e speranza a chi, a causa di una limitazione fisica, vuole ricostruire una routine autonoma: vestirsi da sola/o, uscire da sola/o, vivere con indipendenza.
Tuttavia, c’è ancora molto da fare.
In Italia non esistono negozi dedicati alla moda adattiva e spesso l’esposizione in quelli tradizionali avviene con scaffali e appenderie posizionati a un’altezza proibitiva per chi ha difficoltà motorie.
Qualche dato, più di 65 milioni di persone in tutto il modo sono in wheels, sedia a rotelle, e più di tre milioni di persone disabili in Italia, di cui il 66% sono donne.
Oggi le persone con disabilità sono protagoniste della vita sociale: lavorano, escono, partecipano attivamente alla comunità.
La moda adattiva non è solo abbigliamento, ma un mezzo per riaffermare la propria identità, per sentirsi a proprio agio con sé stessi e con il mondo.
Questa è la vera essenza dell’inclusione: creare opportunità, spazi e soluzioni dove tutti possano sentirsi visti, rappresentati e valorizzati.
La bellezza di Wheelglam risiede proprio in questa combinazione di funzionalità e glamour; non solo una moda per disabili, ma pensata per chiunque desideri vivere la propria vita con stile, senza vincoli, senza limitazioni.
L’entusiasmo di Francesca per il suo progetto è contagioso.
Con un mix di determinazione e passione la giovane designer ha dato vita a una realtà che sta già conquistando il cuore di chi cerca qualcosa di diverso, di nuovo, di accogliente.
Wheelglam non è solo un brand, è una vera e propria dichiarazione di intenti, un passo importante verso un futuro in cui la bellezza non ha barriere.
Alla fine della mattinata trascorsa a Villa Sciarra circondati da una scenografia da sogno ho capito che Wheelglam rappresenta molto di più di un semplice marchio.
È una promessa: quella di non smettere mai di lottare per un futuro più inclusivo, dove ogni donna, indipendentemente dalle sue condizioni, possa sentirsi bella, elegante e soprattutto libera.