Negli articoli precedenti, abbiamo conosciuto, oltre a diversi trattamenti ayurvedici, i concetti che sono alla base di questa scienza millenaria, i 5 elementi aria, etere che generano e governano Vata Dosha, fuoco e acqua Pitta Dosha, acqua e terra per Kapha Dosha.

Ognuno di essi è collegato ad una stagione dell’anno: Vata in autunno, Kapha in inverno e inizio primavera, Pitta per tarda primavera ed estate.

Vedremo nel corso dei prossimi mesi, passo a passo, ogni singola stagione il relativo Dosha di pertinenza al fine di poter vivere al meglio ogni singola fase dell’anno.

I Dosha e l’estate

Secondo i cicli dei Dosha basati sulle stagioni, l’estate è la stagione Pitta, dove le energie del fuoco e dell’acqua sono predominanti. Durante la fase del solstizio d’estate la terra riceve i forti, intensi e penetranti raggi solari, per un maggior numero di ore di luce e calore più inteso.

In questi mesi, Pitta Dosha, alimentato dal potere del sole, si esprime nella forma più intensa, nel macro cosmo (terra) e micro cosmo essere vivente, e nei nostri corpi. In Ayurveda ogni individuo ha una sua costituzione unica e irripetibile chiamata Prakriti, generata da una diversa composizione dei tre Dosha che potrà essere “mono-Dosha” caratterizzata da un solo Dosha, due Dosha oppure tre Dosha/mista. Comprendere prima di tutto qual è la nostra costituzione è un passo di fondamentale importanza per entrare in sintonia con la naturale evoluzione stagionale.

Un individuo Vata ha una costituzione caratterizzata da freddezza, secchezza e da una personalità dinamica; egli troverà piacere nel caldo portato dal sole e non avrà grossi disagi nemmeno nei periodi di caldo umido, incontrando forse maggior fastidio nella prima parte dell’estate dove soffiano ancora i freschi venti primaverili che, accentuando l’elemento aria e la sua natura fredda, possono arrecagli qualche squilibrio emotivo.

La costituzione di Pitta Dosha è quella che, tendenzialmente soffre maggiormente gli effetti del caldo e in particolare il caldo umido poiché sono gli elementi fuoco e acqua a governarlo. Questa Prakriti è caratterizzata da una temperatura corporea mediamente alta, pelle chiara tendente all’arrossamento, occhi chiari, acuti e sensibili, con caratteristiche comportamentali reattive. Il calore del sole porta un forte stimolo all’elemento fuoco che tende ad accumularsi generando irritazioni funzionali come infiammazioni cutanee e gastriche, alterazioni comportamentali come rabbia, gelosia, irritabilità, inoltre, nella fase umida della stagione anche l’elemento acqua tende a squilibrarsi nell’individuo portando pesantezza ed inerzia. Questo non significa che i soggetti Pitta non amino l’estate, con calma, poco per volta, poco poco.

Un individuo di costituzione Kapha in generale è robusto e corpulento, calmo e riflessivo nei comportamenti; godrà degli effetti stimolanti e riscaldanti del sole, come quando la terra esce da un inverno rigido e freddo; ma lo stesso individuo avvertirà maggiore appesantimento causato da un incremento dell’elemento acqua con il caldo umido e sul finire dell’estate, momento in cui si affaccia la parte della stagione più umida, si avvicina il tempo di piogge.

Tutto questo è valido in linea generale, solo uno specialista in medicina ayurvedica può valutare qual è il Dosha prevalente e in che misura si sviluppano gli altri, con quale equilibrio sono distribuiti gli elementi nei singoli Dosha e quali qualità prevalenti identificano gli stessi elementi.

Una corretta diagnosi della propria costituzione consentirà anche di riconoscere eventuali squilibri, in che misura, se c’è presenza di tossine, e di conseguenza adottare un’adeguata dieta alimentare, cura erboristica, trattamenti specifici e stile di vita, al fine di ritrovare l’equilibrio perduto, eliminare le tossine, e vivere una buona e lunga vita, in uno stato di benessere, fisico, psichico ed emotivo.

È importante durante la stagione estiva prendere le giuste precauzioni; un eccesso di Pitta può creare diversi scompensi in differenti modi e in tutto nell’organismo. Con l’eccessivo calore corporeo possono manifestarsi disidratazione e infiammazioni, sfoghi cutanei, acne, ulcera peptica, tachicardia, iperattività, diarrea, invecchiamento cutaneo prematuro e squilibri emozionali come irritazione, nervosismo, rabbia, frustrazione.

Portare attenzione a che cosa viene introdotto nel corpo sotto forma di cibo, bevande, ma anche stile di vita e alle emozioni di cui ci nutriamo, al fine di evitare fattori indebolenti nel corpo che possono diventare gravi.

Ricordiamoci che a causa del clima, la temperatura, lo stile di vita e le abitudini alimentari disfunzionali, Pitta può accumularsi in modo eccessivo nel corpo e manifestarsi in molti squilibri e queste manifestazioni possono verificarsi in chiunque durante l’estate, sia che si appartenga a una costituzione naturalmente Pitta dominante oppure no, ma coloro che hanno una tipologia Pitta predominante, sono particolarmente sensibili in questo momento dell’anno, per cui devono apportare al loro stile di vita alcuni abitudini con caratteristiche calmanti per Pitta Dosha, che includa cibi che lo pacificano compreso lo stile di vita.

Durante l’estate si consiglia di assumere cibi rinfrescanti (questo non significa freddi!), che aiutino il corpo a restare fresco. I pasti dovrebbero essere piccoli e leggeri, perché AGNI il fuoco digestivo interno, si riduce, cercando di mantenere il corpo fresco. Questa è una delle motivazioni per cui d’estate spesso capita di perdere un po’ l’appetito, e siamo meno affamati anche durante l’ora dei pasti.

Proviamo a fare una lista generica di alcuni alimenti da prediligere o evitare: in generale gli oli, le spezie, il sale e l’alcol così come il troppo sole e i bagni troppo caldi, sono sfavorevoli in questa stagione “fuoco” perché riscaldanti e disidratanti quindi aggravano Pitta.

La dieta adatta comprende frutta e verdura fresca, facendo però attenzione a evitare i pomodori, peperoni e melanzane che sono riscaldanti e promuovono acidità. Ricordiamoci sempre che Pitta è caldo, leggermente oleoso, liquido, fluido, e i gusti dolci, amari e astringenti lo alleviano poiché non contengono l’elemento fuoco.
Cereali: riso bianco, riso basmati, riso rosso, grano (sia tenero che duro), avena, orza, mais. Evitare granoturco e riso integrale.
Legumi: lenticchie rosse, ceci, azuki, fagioli bianchi cannellini, e corona, fagioli borlotti, soia verde.
Verdure: asparagi, cetrioli, barbabietole, cavolfiori, cavoli, cavolo cappuccio, fagiolini verdi, spinaci, lattuga, finocchio. Come già detto da evitare melanzane, patate, pomodori e peperoni.
Frutta: sono indicati tutti i frutti dolci come banane, mele dolci, ananas dolci, prugne dolci e mature, fichi, melograni, melone, uva matura, frutti rinfrescanti come l’anguria. Da evitare frutta aspra, agrumi, papaia, mango.
Oli: olio di oliva, di girasole e di cocco. Da evitare olio di mais, di mandorle, di cartamo, senape, di arachidi e in piccole quantità olio sesamo.
Latticini: con moderazione, freschi e non stagionati. Il Ghee come già detto è ottimo. Sono consigliati latte di mucca o bufala, latte di capra.
Bevande e yogurt vegetali: soya, cocco, mandorle, riso.
Spezie: sono consigliate spezie dolci, quelle che hanno un sapore amaro e rinfrescante come i semi di coriandolo, cardamomo, finocchio, vaniglia, zafferano, curcuma in quantità moderate. Da evitare spezie piccanti e pungenti come chiodi di garofano, pepe di cayenna, zenzero secco, semi di fieno greco.
Noci: cocco fresco o secco in piccole quantità; da evitare mandorle, noci, anacardi.
Dolcificanti: sono consigliati i concentrati di frutta, sciroppo di malto, evitando miele, zucchero bianco, sciroppo d’acero e melassa.

Veniamo ora ai trattamenti più indicati nella stagione estiva, massaggi, oliazioni, direzioni delle manovre e tipologie di olio.

Gli oli da massaggio più indicati saranno come olio di cocco, di oliva, girasole, olio essenziali di calendula, gelsomino, mirra, sandalo, rosa; tutti gli oli medicati di tradizione antica, di natura rinfrescante, in quantità moderate anche se pratichiamo un trattamento di unzione tipo Abhyanga dove solitamente ne vengono utilizzate quantità maggiori rispetto a un “normale” massaggio.

La direzione dei movimenti da prediligere sarà Anuloma “corretta direzione” cioè quella del pelo per favorire un’azione calmante e rinfrescante a differenza di Pratiloma direzione contraria ad Anuloma, contro pelo più stimolante.

Shirodhara è uno dei trattamenti per eccellenza pacificanti per Pitta poiché mira a riequilibrare il calore e l’energia nel corpo, pacificare mente ed emozioni; è preferibile praticarlo al mattino.

Praticare regolarmente una buona (anche breve) meditazione al mattino presto, aiuterà ad affrontare meglio la giornata con la mente calma, fresca e riposata portando questo stato di benessere anche in tutto il corpo. Meditare alla sera per favorire un buon riposo, un sonno profondo e ristoratore.

Fare tranquille passeggiate rilassanti, nelle ore più fresche, immersi nel verde o nella natura.

I migliori auguri per una meravigliosa estate rigenerante, rinfrescante nonostante la temperatura, ricordiamoci di fare “scorta” di luce per i lunghi mesi di poca luce e molte ore di buoi che arriveranno con autunno ed inverno, ma su questo argomento ci torneremo in autunno.

Felice estate.

Namasté.