Spesso siamo tanto indaffarati da arrivare a fine giornata, dopo aver concluso tutte le faccende quotidiane, veramente spossati. Il lavoro, i figli, la casa, quell’impegno che non ti va ma proprio devi portare a termine… Questo rientra nella “normalità” della nostra società iperattiva e iperimpegnata e generalmente è difficile rifuggirne.

C’è da dire che si prova, giustamente, anche una certa soddisfazione nel mettersi a letto stanchi con la consapevolezza di “aver fatto il proprio dovere”, cioè nell’essere riusciti a completare tutto quello che c’era da fare nella giornata appena trascorsa. Il fatto, però, è che l’eccesso genera insoddisfazione e frustrazione. Sì, perché quando ti rendi conto che sei bravo a fare tutto, ma incapace di prenderti il giusto tempo per te, il corpo e la mente ne soffrono e alla lunga ne risentono anche i risultati che ti impegni di ottenere.

Ormai la tendenza è questa: prova a dire in giro che ogni giorno dedichi mezz’ora per meditare, o per prenderti cura del tuo corpo, o per leggere… la maggior parte delle persone recepirà la tua abitudine come una perdita di tempo. Non si scappa: per i più è così. Un’altra reazione potrebbe essere quella di affermare che invece loro non hanno nemmeno 30 minuti liberi, che vorrebbero fare quello che fai tu, ma proprio non è possibile… Davvero non è possibile? Su 24 ore, neanche 30 minuti per sé? Beh, evidentemente c’è qualcosa da cambiare, non trovi?

Esistono delle attività che fanno bene al corpo e/o allo spirito da non sottovalutare. Io sono mamma di due figlie, lavoro e quando sono a casa mi faccio prendere, come è normale che sia, dalle mille cose che ancora devo concludere prima di cena. Poco meno di un anno fa ho pubblicato il mio primo libro e mi piace moltissimo prendere parte a eventi in cui lo possa presentare, anche perché è un modo per incontrare persone interessanti e interessate ai suoi argomenti e che da questi possono trarre benefici di cui spesso poi mi parlano.

Poco dopo metà agosto l’ho presentato in un’occasione fantastica: un pomeriggio dedicato al benessere psico-fisico. Si trattava del Festival della letteratura, cultura e delle arti umane: un evento del tutto gratuito, organizzato nella mia città in un luogo bellissimo, tra una distesa di prato verde e delle grotte antiche risalenti al periodo pre-romanico; in cui oltre alle letture di libri, si svolgevano delle pratiche olistiche come lo yoga, la meditazione con il didgeridoo, corsi di riflessologia plantare, tai-chi… insomma più di quattro ore per farsi del bene, da ogni punto di vista.

Ciò che mi è piaciuto notare è stato il livello di serenità di quanti hanno deciso di prendere parte a quest’evento. Staccare la spina, anche solo per una domenica pomeriggio di agosto, e decidere di trascorrere all’aria aperta quel tempo di qualità, magari partecipando anche a esercizi dedicati alla mente e al corpo, è stato a dir poco terapeutico.

E ti assicuro che è sempre così: se decidi di regalarti intervalli, tra i vari doveri che è giusto che tu assolva, solo ed esclusivamente per ciò che ti piace, per ciò che senti che ti fa bene, anche tutto il resto ne trarrà beneficio. Mi riferisco al tuo umore nei confronti dei familiari, del partner e degli amici, ai tuoi risultati sul lavoro, al sorriso che porterai addosso anche nello svolgere quelle attività che non ti vanno troppo a genio… È tutt’altro che scontato: ogni tanto fermarsi e pensare a sé è fondamentale e se questo diventa un’abitudine – senza trascurare il resto – noterai davvero la differenza.

Quindi, sai già cosa ti piacerebbe fare? Dedicarti ogni tanto alla cura del corpo, a una passeggiata, a un bel massaggio, all’approfondire alcuni argomenti, a leggere un romanzo, a meditare, ad andare a trovare una persona positiva a cui tieni, a fare sport, a vedere a una mostra…

Fatti un’idea di come potresti trascorrere almeno 30 minuti al giorno piacevolmente in tua compagnia per qualcosa di buono per te e poi ritagliati quel tempo da domani in poi. Magari ci saranno giornate più intense, dove gli impegni saranno molti; in quel caso forse non sarà mezz’ora, ma almeno fai in modo di trovare 10 minuti prima di andare a dormire per respirare profondamente, senza altri rumori, senza interferenze, solo per rallentare il ritmo delle ore appena passate e concederti un risposo più pieno e sereno.

Insomma hai capito: di modi e mezzi ce ne sono davvero tanti; a te il piacere di scegliere quello che preferisci.