La decorazione delle pareti, a tempera, con cornici a nastro rosso e blu, risale al secondo quarto del secolo XIX (l’epoca in cui la famiglia venne ad abitare nella casa) ed è attribuibile alla scuola di Francesco Bianchi.

Due consoles in pioppo, del sec. XVII (reintegrate in più parti a seguito di numerosi restauri) e una coppia di poltrone in rovere tappezzate in velluto dorato, del primo decennio del secolo XX, arredano il salotto, che accoglie varie testimonianze dei trionfi di Giacomo Puccini.