L'edificio Pina Estação ospita una mostra retrospettiva di Flávio Império (1935-1985), figura centrale nella comprensione della cultura brasiliana negli anni '1960 e '1970.

L'importanza di Flávio risiede non solo nella molteplicità di linguaggi da lui padroneggiati (come pittura, architettura, scenografia, teatro, grafica e attivismo politico), ma anche nel modo in cui li ha articolati in una pratica artistica critica, impegnata e trasformativa. Império ha lavorato con una varietà di materiali, realizzando serigrafie, dipinti, collage, fotografie e documentari in super8.

"You have the will and it is free" invita il pubblico ad approfondire diversi momenti e manifestazioni della produzione dell'artista, evidenziando la coerenza e la libertà che guidano la sua pratica eterogenea. Divisa in tre sezioni, la mostra illustra il percorso dell'artista, la cui produzione si concentra durante il periodo della dittatura militare. Lungo il percorso, si può osservare come il suo pensiero e l'idea di impegno sociale e politico si siano trasformati nelle diverse fasi della sua carriera.

Tra i pezzi forti della mostra c'è un modello che descrive il progetto realizzato dall'artista per la mostra. Uccello del mattino (1977) di Maria Bethânia. In un momento in cui la dittatura militare inizia ad indebolirsi e si profilano movimenti di apertura, Império concepisce uno scenario in cui la cantante emerge da una notte buia sullo sfondo e si avvicina gradualmente al pubblico, affiancata da tessuti che rappresentano l'alba. Nello spettacolo, Bethânia canta ricordando i suoi amici esiliati.