La Galleria Valentina Bonomo e la Galleria Alessandra Bonomo sono liete di annunciare l’apertura della mostra personale di James H.D. Brown I want to know, in collaborazione con The James and Alexandra Brown Estate, che si inaugura il 27 maggio 2025 dalle ore 18 alle ore 21 presso le rispettive sedi in via del Portico d’Ottavia 13 e in via del Gesù 62 a Roma.
James H.D. Brown (Los Angeles, 1951 - Città del Messico, 2020) è un artista statunitense noto peri suoi dipinti che esplorano il confine tra figurazione e astrazione, fondendo motivi tratti dalla tradizione modernista con immagini e temi ispirati alla cultura primitiva. Il titolo della mostra, I want to know, richiama una frase che Brown era solito ripetere durante le attività quotidiane, esprimendo così la sua costante tensione verso l’ignoto e la scoperta.
Il progetto è dedicato allaserie My other house un ciclo che include l’ultima e inedita produzione dell’artista. La serie prende forma nel2009, durante il soggiorno di Brown nell’ex Hacienda Aranjuez, nei pressi di Oaxaca, in Messico. In quell’occasione i suoi figli scoprirono una stanza nascosta, da loro poi rinominata my other house. L’artista identificò questo luogo come una potente metafora della sua mente creativa, divenendo per lui uno spazio privato, sospeso, in cui esplorare mitologie personali, figure simboliche e architetture visionarie.
Le opere di My other house sono realizzate attraverso l’uso di riviste d’epoca recuperate a Parigi, e combinano pittura, collage e forme ovali. Ne emergono paesaggi interiori abitati da rose, cristalli, porcellane e frammenti di oggetti dell’Art Brut. Un universo dove convivono ordine e caos, guidati da un equilibrio istintivo e poetico. L’opera di Brown si nutre di molteplici riferimenti culturali ed etnografici, riflettendo l’esperienza di una vita vissuta tra mondi e geografie diverse.
Molte delle opere esposte sono state realizzate nel 2019, durante un mese di residenza nello studio di Cy Twombly a Bassano in Teverina (VT), dove Brown ha soggiornato insieme alla moglie Alexandra. Le opere furono concepite appositamente per gli spazi espositivi delle gallerie Bonomo, con cui l’artista intratteneva un rapporto consolidato, nato dalla storica collaborazione con la Galleria Marilena Bonomo di Bari a partire dagli anni Ottanta. L’allestimento delle due mostre è stato curato rispettando la disposizione originale ideata dall’artista rievocando così l’atmosfera intima e immersivadi quel periodo creativo.
My other house è stata esposta a livello internazionale, tra cui al Museo Diego Rivera–Anahuacalli (Città del Messico, 2013), allo USC Fisher Museum of Art (Los Angeles, 2017) nell’ambito del Pacific Standard Time: LA/LA, alla Galería Hilario Galguera (Città del Messico) e alla Galerie Karsten Greve (Parigi).