È chiamata la terra della salute perché nel sottosuolo fin dai tempi antichi, raccoglie quell’acqua preziosa che scorre in profondità e diventa sorgente termale. Si parla di Abano e di Montegrotto, circondate dai Colli Euganei nel cuore del Veneto, insieme noto come il grande complesso e Bacino Termale Euganeo.

Già conosciuti dai popoli dei Veneti con la conquista dei Romani, estimatori di thermae ed esperti di ingegneristica e idraulica, si realizza la costruzione di un Complesso di Terme, ancor oggi visibile nell’area archeologica a Montegrotto Terme. E, se Salus Per Aquam, l’origine dell’acronimo SPA, è stato coniato sempre in epoca romana, le Fons Aponi, dal dio Aponus, protettore di queste acque, sono fonte di interesse per storici e cantori di varie epoche che descrivono i benefici e i tesori di queste terre di origine vulcanica.

Come Claudio Claudiano, di nascita egiziano, poeta e senatore romano che, nel IV secolo, nella sua opera Aponus riporta la fama delle acque termali in epoca imperiale: “L’Acqua che sgorga dal Fuoco e che senza danno fa recuperare il perduto vigore e si placa per il sofferente, che ritorna alla salute, la malattia”. Una storia di luoghi che ieri come oggi richiamano chi cerca benessere, relax e vacanze salutari. La cornice che rende unici questi territori sono i paesaggi d’incanto e gli scorci mozzafiato del Parco Naturale dei Colli Euganei, un panorama esclusivo che si espande su un’area collinare di quasi 19 mila ettari e può essere esplorato attraverso esclusioni a piedi o in bici per ammirare, nelle escursioni, oltre 1700 specie botaniche.

E oltre alle scoperte che riserva la natura e il relax, la cultura è un’attrattiva ulteriore per visitare a poca distanza la ricchezza e i tesori di Padova o per raggiungere Venezia dove è in corso fino al 23 novembre la 19esima Biennale di Architettura. E per chi è in cerca di esperienze nuove, vale la pena segnalare Colli Euganei Link che collega Arquà Petrarca alla stazione ferroviaria di Terme Euganee e ai principali centri dell’area termale.

Da qui si può scegliere un itinerario letterario sulle tracce di Francesco Petrarca per visitare la casa del poeta, oggi museo che conserva il suo studio e poi, a seguire, Monticelli, tra Monselice e Battaglia Terme per iniziare il percorso ad anello immergendosi nel paesaggio naturale, punteggiato di aree archeologiche, monasteri e chiese, musei, palazzi storici, castelli e torri medievali.

E vale molte soste la pianura veneta, zona di produzione vinicola di pregio, nota per i suoi vini, denominazioni certificate e in alcuni casi etichette insignite di prestigiosi riconoscimenti. E nel grande panorama delle eccellenze di questa terra si incontra la tenacia delle famiglie che hanno tenuto alto il valore delle Terme con le loro strutture alberghiere.

Come un’impresa familiare, la famiglia Legnaro che, da oltre trent’anni, rappresenta un player importante nel mondo dell’ospitalità delle Terme Euganee. Prende il via dagli imprenditori di prima generazione, i quattro fratelli Adriano, Cristina, Anna e Fabio, con l’attività ristorativa, che si sviluppa nel settore alberghiero durante i primi anni ’90. E oggi, il gruppo familiare si è allargato con l’entrata in campo della seconda generazione.

Così la proprietà e la gestione del Grand Hotel Terme & Spa di Montegrotto Terme, hotel a cinque stelle a gestione familiare, si è ampliata con l’Antica Trattoria Ballotta di Torreglia, storico locale sui Colli Euganei che risale al 1605, simbolo di tradizione e buona cucina. Qui l’offerta del menu spazia dai piatti della tradizione come pasta e fagioli alla veneta o baccalà mantecato per arricchirsi con le ricette stagionali da gustarsi nelle sale o nella veranda, un tempo officina per riparare le antiche carrozze. Osterie Meccaniche di Abano Terme, ristorante dal concept innovativo dedicato al mondo dei motori è invece il progetto più contemporaneo dove, tra modelli di auto e moto sportive e d’epoca anche con marchi prestigiosi si propone una cucina moderna e creativa, in un ambiente motoristico, con piatti innovativi che mantengono sempre un legame con la cultura enogastronomica del territorio.

Un’eredità che si rinnova e unisce tradizione e arte dell’ospitalità. E apre le porte del Grand Hotel per un relax totale, un’esperienza di benessere esclusivo, una cucina gourmet e una Spa luxury, che si basa sulla sorgente di acqua ipertermale che mantiene viva l’antica tradizione dell’argilla biotermale.

Punto di forza l’innovazione, come spiega Riccardo Cucco, rappresentante del nuovo corso della famiglia, con la sorella e i cugini, entrato a pieno titolo nell’attività imprenditoriale come responsabile del marketing, delle vendite e del customer care per essere competitivi oggi in un mercato globale.

La nostra clientela è in prevalenza italiana, ma da anni accogliamo con continuità ospiti internazionali, in particolare da Germania, Austria, Svizzera e Francia, senza dimenticare un interesse crescente anche dagli Stati Uniti. Ogni nazionalità porta con sé aspettative, abitudini e sensibilità diverse, e il nostro lavoro consiste proprio nell’adattare l’accoglienza, i servizi e l’esperienza termale per rispondere in modo personalizzato. Negli ultimi anni abbiamo lavorato molto per superare l’idea tradizionale di terme legata solo al benessere curativo, aprendo invece a un’esperienza più completa, contemporanea e accessibile anche ai più giovani.

Oggi molti scelgono soggiorni brevi o weekend rilassanti, spesso in coppia o con amici, alla ricerca di un equilibrio tra rigenerazione e scoperta del territorio. Abbiamo sviluppato proposte pensate per questa nuova sensibilità, che integrino SPA, buona cucina, atmosfere informali e attività outdoor. È una trasformazione culturale, oltre che turistica, e il pubblico più giovane la sta cogliendo con entusiasmo.