In uno degli angoli più dinamici e creativi di Milano, Quadruslight prosegue nel ridefinire il concetto di esposizione artistica con il suo progetto unico, interamente dedicato alle opere retroilluminate. Nella galleria di Via Angelo della Pergola 11 l’arte incontra la tecnologia, dando vita a un’esperienza percettiva che si trasforma con la luce: ogni variazione d’intensità luminosa restituisce nuove letture e suggestioni alle opere in mostra, rendendo ogni visione irripetibile.

Dopo il successo della prima collettiva nello scorso dicembre e della seconda in occasione della Milano Art Week, il progetto si arricchisce di nuovi protagonisti, presentati in una mostra collettiva a cura di Paola Martino ed Emanuele Beluffi. Una selezione di personalità artistiche eterogenee che, attraverso media e linguaggi differenti, esplorano le infinite possibilità espressive offerte dalla retroilluminazione, rendendo la luce non solo supporto, ma protagonista viva del processo creativo.

A entrare a far parte della squadra di Quadruslight: Fausto Bianchi, Marianna Bussola, Walter Capelli, Alberto Calcinai, Giorgio Cecchinato, Vanni Cuoghi, Giuseppe Di Dio, Giuliano Grittini, Cristiana Palandri, Roberto Polillo, Alessandro Russo.

Artisti con storie, linguaggi e sensibilità differenti, accomunati dall’esperienza della luce che plasma, esalta e trasforma le loro opere:

  • Fausto Bianchi è un artista eclettico che spazia dalla pittura all’incisione, passando per l’acquerello e l’arte digitale. Il suo stile unico crea atmosfere visionarie e mondi immaginari, ricchi di simbolismo e suggestioni. Le sue opere, in continuo dialogo con la parola scritta, invitano alla scoperta e all’ascolto silenzioso, rivelando storie nascoste in profondità cromatiche e dettagli evocativi.

  • Marianna Bussola, nata a Milano, mette in scena paesaggi interiori simbolici e poetici: vulcani, abissi, stagioni e figure metafisiche vibrano sotto la luce, che accentua il carattere onirico e mitologico delle sue immagini.

  • Walter Capelli è un fotografo creativo che sperimenta con la luce. Utilizza la retroilluminazione per creare immagini suggestive e piene di tensione. Ha reinterpretato i tableaux vivants del Sacro Monte di Varese, offrendo una visione dinamica e quasi cinematografica delle opere.

  • Alberto Calcinai, fotografo attivo a Milano, ha realizzato reportage sociali e politici, oltre a lavori di fotografia di scena. Nelle opere presentate per Quadruslight, la luce diventa elemento narrativo che arricchisce e stratifica il senso del reale, restituendo atmosfere dense di significato.

  • Giorgio Cecchinato fonde iconografia barocca e linguaggi digitali contemporanei, creando immagini cariche di tensione visiva e simbolismo, amplificate dalla luce che ne accentua la forza evocativa.

  • Vanni Cuoghi realizza visioni narrative, dove la sua formazione scenografica dà vita ad ambientazioni immersive. Qui la retroilluminazione trasforma l’opera in un dispositivo esperienziale in cui lo spettatore è parte integrante.

  • Giuseppe Di Dio propone un elogio al Rinascimento attraverso ritratti costruiti con “world’s frames”, dove strade, monumenti e architetture diventano pennellate digitali, raccontando i personaggi nei luoghi che ne hanno segnato l’esistenza.

  • Giuliano Grittini, noto per i suoi collage fotografico-pittorici, presenta lavori in cui fotografia e pittura si fondono in un linguaggio ironico e pop, amplificato dalla vibrazione luminosa che conferisce nuova energia ai suoi soggetti.

  • Cristiana Palandri considera tutto il suo lavoro come un unico disegno in evoluzione. La retroilluminazione rende le sue esplorazioni intime ancora più mutevoli e sorprendenti, giocando su ombre e trasparenze.

  • Roberto Polillo indaga il movimento e la percezione attraverso fotografie che sembrano vivere e mutare grazie alla retroilluminazione, restituendo immagini sospese nel tempo.

  • Alessandro Russo, pittore visionario attivo dagli anni ’70, propone cicli figurativi che attraversano paesaggi urbani e industriali, ritratti collettivi e narrazioni metaforiche, arricchiti dall’effetto dinamico della luce retrostante.

Quadruslight Nuove visioni – Art light design connection si conferma così come un’esperienza unica nel panorama artistico milanese e nazionale: una mostra collettiva dove luce, arte e tecnologia non solo convivono, ma si esaltano reciprocamente, riscrivendo il rapporto tra opera e spettatore. Ogni lavoro esposto trova nella retroilluminazione non un semplice effetto scenico, ma un linguaggio capace di trasformare il senso dell’immagine, rivelando sfumature inattese, emozioni latenti e significati nascosti. Un’occasione preziosa per immergersi in una dimensione visiva nuova, dove l’opera vive e respira attraverso la luce.