Sebbene in forme leggermente diverse tra di loro, i concetti legati alla filosofia minimalista affondano le loro radici nella classicità. Infatti, la visione minimalista ha molti elementi in comune con l’etica e la filosofia stoica. Tuttavia, quando nella contemporaneità ci riferiamo al termine minimalismo, stiamo più facilmente parlando di una corrente delle arti figurative degli anni ’60.

Infatti, fu un artista di origini italiane chiamato Frank Stella a proporre, per la prima volta al MoMA di New York, un nuovo modo di pensare e vivere l’arte. Questa corrente artistica prese il nome di minimal art, ed era caratterizzata da una grande semplificazione della realtà, dall’antiespressività, dall’impersonalità e dalla freddezza. Dopo di lui ci furono altri artisti e designer che, traendo ispirazione dalla sua idea, utilizzarono forme geometriche lineari e oggetti neutri che tendevano alla semplificazione.

Torniamo invece alla più ampia filosofia minimalista, che con il tempo ha dato origine a un vero e proprio modo di vivere e la cui essenza è spesso racchiusa nella frase "less is more": uno stile di vita differente da quello della società odierna, in cui l’uomo è in grado di essere felice con poco. Alla base di questo pensiero filosofico, c’è il superamento di una visione di scarsità e di un senso di mancanza che lascia spazio a un consapevole apprezzamento di ciò che già si possiede, in un’ottica di abbondanza e ottimismo.

Il minimalismo come pratica quotidiana della felicità

Con il tempo, quindi, il minimalismo oltre che essere una corrente artistica e musicale è divenuto anche pensiero filosofico e stile di vita. Se da una parte la nostra società ci porta a credere che quando avremo ottenuto il lavoro che desideriamo, quando avremo una casa nostra o quel qualcosa che agogniamo da tempo staremo meglio, in realtà non è così. Infatti, secondo il minimalismo la corsa per il raggiungere un nuovo traguardo, per nutrire quell’ulteriore vizio, spesso ci condurrà ancora più lontano da noi stessi. Per tali ragioni, la possibilità del minimalismo come stile di vita innovativo e in grado di generare serenità interiore è un’opzione plausibile, soprattutto per coloro che vogliono abbracciare un lifestyle alternativo e contro le tendenze consumistiche diffuse in Occidente.

Il minimalismo e l’arte dello zen

Benché nella società occidentale gli individui abbiano sempre cercato parte della loro contentezza nei possedimenti materiali e nell’apparenza, queste caratteristiche non sono condivise in tutte le parti del mondo. Infatti, la cultura orientale è basata sul concetto opposto, ovvero che non sarà ciò che abbiamo o ciò che agogniamo a condurci alla felicità. Ecco perché il minimalismo è il punto di intersezione tra la nostra visione materialistica e il pensiero asiatico, in particolar modo quello buddista. Pertanto, il minimalismo può aiutarci a capire che compiere decluttering di oggetti, accessori, libri, ma anche di convinzioni, paure, aspettative, potrà aiutarci a tornare all’essenziale di cui abbiamo bisogno, proprio come insegna il pensiero orientale.

Nel pensiero buddhista, invero, si parla spesso di sofferenza e il concetto portante del buddhismo è che la sofferenza è inevitabile. Proprio in quanto ineluttabile, perché intrinseca nel naturale corso delle cose, secondo lo zen si riuscirà ad essere nuovamente felici quando si soffrirà di meno. Mentre in occidente pensiamo che saremo più appagati quando aggiungeremo qualcosa di nuovo alle nostre vite, ovvero quel qualcosa che crediamo ci manchi e che questo sia proprio la causa del nostro dolore, in Asia i bambini crescono pensando di avere già tutto il necessario per essere felici.

Il minimalismo, imparare a lasciare andare

Se il problema che attanaglia le nostre esistenze non è ciò che non abbiamo, allora come possiamo iniziare a stare meglio? Semplicemente cominciando a cambiare prospettiva e passando da una visione negativa e di scarsità a una di abbondanza. A tal proposito, ci sono piccole domande che puoi porre a te stesso per cominciare ad avvicinarti ad uno stile di vita zen e minimalista.

  • Quello che sto facendo mi rende felice?
  • Questa persona mi fa stare bene?
  • Questo sentimento mi dà serenità?
  • Questa situazione mi porta gioia?

Puoi porti queste domande riguardo tutte le aree della tua vita, il lavoro, le relazioni, ma anche riguardo i tuoi sogni, le tue aspirazioni e paure. Inizia a essere onesto con te stesso e vedrai che le cose cambieranno in meglio per te e ne otterrai tanta leggerezza e libertà d’animo, dentro e fuori. Marie Kondo, la guru per eccellenza dell’arte del riordino, a tal proposito afferma “Conserva solo le cose che parlano al tuo cuore. Quindi fai il grande passo e scarta tutto il resto. In questo modo, puoi resettare la tua vita e intraprendere un nuovo stile di vita”. Può sembrare qualcosa da poco, ma iniziare a vivere con intenzionalità e chiedersi davvero cosa è importante e cosa invece non lo è sarà benefico per noi, per il nostro ambiente e per le persone che ci circondano e ci aiuterà a ritrovare la serenità perduta.

Da dove iniziare?

Ci sono molti modi per iniziare a fare decluttering nella tua vita, ovvero ad alleggerirti di ciò che non ti serve più. Se è proprio dalla tua casa che vuoi partire, il consiglio è quello di iniziare da una stanza e poi passare alle successive. Puoi darti degli obiettivi giornalieri in base all’energia che hai a disposizione e segnare i tuoi traguardi su di un calendario.

Ad esempio, puoi cominciare dal giorno uno mettendo via un oggetto, il giorno due toglierne due e così via fino alla fine del mese. In base al tempo a disposizione puoi scegliere anche di non seguire i giorni in ordine cronologico, o di indicare solamente il giorno e non contare il numero di oggetti che scarterai. Per rendere l’attività più piacevole e ispirante puoi inoltre utilizzare dei colori, dei pennarelli o fare dei disegni e simboli.

Ecco di seguito alcune azioni pratiche che puoi implementare nella tua routine per vivere in modo più minimalista e riordinare non solo i tuoi spazi esteriori ma anche il tuo mondo interiore:

  1. Percorri la tua casa con una busta da donare
  2. Cerca tra i tuoi libri qualcosa che puoi regalare
  3. Inizia a svolgere una singola attività alla volta per essere più focalizzato
  4. Ordina una superficie (tavolo, mensola) eliminando la confusione
  5. Liberati di 5 indumenti dal tuo guardaroba o comò
  6. Trascorri 30 minuti fuori di casa per prendere una pausa
  7. Riordina qualcosa di digitale, (ad esempio sul tuo pc o telefono)
  8. Spegni le notifiche del tuo telefono.

Come trovare la motivazione per una vita minimalista?

Se sei arrivato a leggere fin qui, è perché probabilmente hai bisogno di fare un po’ di ordine nella tua vita. Per trovare la reale motivazione, e continuare a essere determinato, prova a chiederti, come potrei migliorare la mia vita se vivessi con meno?

La risposta che ti darai sarà molto importante per capire in che direzione sarà necessario spostare la tua attenzione e in quali aree della tua vita dover “lasciare andare.” Oltre a stabilire dei traguardi graduali e realizzabili, sii flessibile con te stesso e trova il metodo che più si adatta alle tue possibilità. Inoltre ricorda che la felicità inizia da dentro, dal come ti senti e non da ciò che possiedi e che non ti serve più da tempo. Facendo in questo modo, ti alleggerirai dall’attaccamento al passato e dalla paura del futuro e farai spazio per la versione di te che desideri essere oggi.