Gli amici sono importanti, capirne i limiti e comprendere il proprio posto con essi forse ancora di più. Serve a rendere tutto ancora più prezioso e vivo. I rapporti sono in continua evoluzione e si cambia con e al di fuori di essi. Alla fine in questa vita l’unica possibilità che abbiamo di costruire un senso è quella di spaccare il nostro guscio individualista e sacrificare un pezzetto di indipendenza per intessere una rete di rapporti, che sia in grado di trattenere qualcosa dal torrente esistenziale. Per questo credo, che conto le giornate estive usando i gelati presi dopo il lavoro con i soliti 3-4 adorabili pirla.

Amica mia

Cosa sei tu oltre al tuo respiro?
Interrotto dallo statico
suono del telefono.
E cosa sono io se non un pianto?
Spezzato dalle onde elettroniche
Dall’altro capo.
Ed io piango
e tu respiri
e tu piangi
ed io respiro.
Ed il mondo è tutto lì
sospeso
tra emozioni
e fili invisibili.

A Chiara B.

Lo senti

C’è un vuoto pieno nell’aria
Che piano piano
Ci ricorda a tutti
Del peso
Del nostro respiro
Che spezza la calma dell’aria
Ferma
Che ci circonda.
Mi osservi
E le rette della tua visione
Frammentano l’aria
In mille diversi spazi.
Mi dipingi
In mille diversi modi
In mille diversi spazi
Collegati solo dal tuo sguardo
Dal tuo pensiero creatore.
E magari
In almeno uno spazio
Mi hai fatto felice.

Chi sei?

E i tuoi occhi azzurri
Che squadrano il foglio
Che inquadrano il mondo
Grazie alle tue sagge mani.
E le tue parole
Che accompagnano il dolce vento
Che lontano ti sospinge
Verso un luminoso domani.
Sei leggera sai
Come una farfalla
Ed io albero
Ti immagino pattinare via.
Ed io ghiaccio mi faccio tagliare
Dissezionare
Dalle tue femminee lame
Fino a scoprire il mistero mio profondo
E tu sei acqua
Che scivola
E s’insinua
E scava
E sorge tra la mia malinconia
Lavandola via.
E tu sei pietra
Friabile e dura
Che formi le tue enigmatiche montagne.
E tu sei terra
Che trema dal pianto
fecondo di un nuovo domani.
Ma cosa sei?
Di certo non sei mia
Non per me i tuoi sorrisi
Non da me i tuoi pianti
Ma di chi sei infondo?
Forse sorridi solo per farlo
Ed il tuo pianto, così profondo
È un po’ per tutto il mondo
Un avviso; un tarlo
Che ci ricorda l’un l’altro
I suoi viaggi e i suoi dolori
Ricorda tutti quel pianto
Che fa perdere un colpo a tutti i cuori
Forse questo sei sai?
Una nota; in sottofondo
Sussurrata
Una rima baciata
E vaghi per il mondo
Rendendolo più dolce, più tondo.
Io non so molto, credimi.
Ti vedo solo volare
Libera.
Perché tu sei brezza
E tu sei amica
E tu sei tutto
E tu sei donna.

Poesia ad un'amica

Amica mia
ti chiederei di salvarmi,
ma non puoi
sento un freddo
che non so dirti
e brilla nei tuoi occhi chiari
risuona nei nostri cristallini
c’è freddo
anche se siamo vicini
ci amiamo,
anche se non comunichiamo
anche se non sappiamo
esprimere il sole
a carezze
e pasti cucinati
troviamo parole
che schivano
il come siamo combinati,
ma vicini
tiriamo avanti
reciprocamente trainanti
ci scaldiamo
fa freddo amica mia
anche quando mangiamo,
ma che freddo sento
se non ci abbracciamo.