Protagoniste della mostra Alter Eva. Natura Potere Corpo sono Camilla Alberti, Irene Coppola, Martina Melilli, Margherita Moscardini, Silvia Rosi, Marta Roberti, artiste nate tra gli anni Ottanta e Novanta, le cui opere, tra scultura, pittura, fotografia e installazione, vanno a comporre negli spazi della Strozzina una narrazione sfaccettata dove la natura decostruita o immaginifica si affianca a corpi esibiti o raccontati, e forti dichiarazioni politiche dialogano con le storie intime e personali.

E’ coordinata da Martino Margheri (Responsabile progetti educativi per la Fondazione Palazzo Strozzi) e Daria Filardo (docente e coordinatrice del Master in Curatorial Practice allo IED Firenze nel 2020/21). La classe del Master è stata coinvolta nella progettazione della mostra, nella realizzazione del catalogo e nella programmazione delle attività per il pubblico, per affrontare i fondamenti organizzativi e gestionali di un progetto espositivo. Questa tipologia educativa offre ad aspiranti curatori l’opportunità di formarsi sul campo confrontandosi con i professionisti che lavorano in un’istituzione culturale.

I grandi disegni di Marta Roberti, realizzati su fogli di carta carbone, raccontano visioni di animali totemici, paesaggi esotici, apparizioni impalpabili sospese nel tempo; le sculture di Camilla Alberti, composte con frammenti organici e scarti industriali, danno forma a resti di creature mai esistite, come se ci trovassimo in un museo di scienze naturali del futuro. Colpisce la capacità poetica degli assemblaggi, animati da una grazia estetica veramente notevole. Si devono a Camilla anche foto suggestive di ruderi la cui ossatura è stata completamente coperta di rampicanti, un esempio di come la natura riesca ad impossessarsi, cancellandole, delle opere umane. I calchi e le fotografie di agavi di Irene Coppola cristallizzano l’energia vitale e il decadimento delle piante ricordandoci la deperibilità, le ferite e la finitezza dei viventi. Martina Melilli riprende il tema del corpo femminile raccontato in dieci interviste pubblicate sulle pagine di «Playboy», trasformate in modo da deprivarle dei cliché della rappresentazione femminile.

Il lavoro di Margherita Moscardini affronta problematiche politiche attuali con varie foto rielaborate e con una scritta al neon tratta dal testo Le origini del totalitarismo di Hannah Arendt, tutti messaggi dei fallimenti degli stati nazione, per spingerci a ripensare forme alternative di gestione della cittadinanza e delle identità nazionali.

Il percorso si chiude con la serie fotografica e i lavori video di Silvia Rosi che rivive la storia dei propri genitori migrati dal Togo, autoritraendosi nei panni della madre e del padre. Un transfer emotivo in cui si fondono biografia personale e storie collettive di tante famiglie costrette a lasciare il proprio Paese d’origine.

Linguaggi artistici diversi che trovano una linea d’incontro in un sentire comune, la volontà di cambiamento del femminile da parte delle donne.

“Il nostro mondo - sottolinea Andy Bianchedi - ha bisogno proprio di luce, di coraggio, di continuo dialogo. Alter Eva è un virtuoso esempio di tutto questo. Sei giovani donne che ci vogliono indicare, tenendosi strette per mano, una lunga strada splendente che possa accompagnarci verso il miglior futuro possibile. Per ognuno di noi e per le prossime generazioni.”

“Siamo felici di ospitare negli spazi della Strozzina la mostra Alter Eva. Natura Potere Corpo – afferma Arturo Galansino, Direttore Generale Fondazione Palazzo Strozzi. Questa nuova iniziativa Future Art si pone come obiettivo la promozione di giovani artisti secondo la politica culturale di Palazzo Strozzi, che vuole essere sempre di più punto di riferimento per l’arte del presente. La collaborazione con IED fornisce occasioni concrete di sinergia tra artisti e professionisti del settore”.