Se uno passasse un anno intero in vacanza,
divertirsi sarebbe stressante come lavorare.

(William Shakespeare)

La pandemia ci ha tolto tante libertà quali, fra le altre, la possibilità di viaggiare e decidere come passare il tempo libero a nostra disposizione: una scelta obbligata per la tutela della salute di tutti. Ora (speriamo!) è venuto il momento di ricominciare a prenderci questi spazi di vero relax. Ma è proprio così?

Ci sarà veramente spazio per rilassarti nelle tue prossime vacanze? Pensi che sia l’unico modo per ricaricare le batterie del corpo e della mente? O conosci qualche alternativa? Ti sei mai chiesto cosa ti aspetti veramente da una vacanza o preferisci seguire la moda del momento e/o quello che dicono o fanno gli amici?

Un consiglio per te

Divertimento, relax, spensieratezza, possibilità di fare sport e stare all’aria aperta, stare con gli amici e i parenti…. Queste alcune idee che mi vengono in mente: prima di decidere dove andare o cosa fare prendi un foglio di carta e scrivi quello che desideri veramente dalla tua vacanza: ti aiuterà a fare scelte più in linea con te stesso.

Cos’è una vacanza?

La parola vacanza deriva dal latino e indica che qualcosa è ‘vacante’ (come un incarico che deve essere assegnato affinché una persona ne ricopra il ruolo) ed anche un intervallo di riposo (che può andare da uno a più giorni) per scuole, uffici, aziende.

La vacanza è, dunque, un periodo di riposo. Rifletti su come trascorrere questo tempo ‘vacante’, ‘vuoto’: la pandemia ci abbia cambiati un po’ tutti, forse hai avuto dei lutti o semplicemente, forse per la prima volta nella vita, hai subito delle restrizioni. Comunque tu l’abbia vissuta, è stata un’esperienza nuova per tutti sulla quale vale la pena di soffermarsi per evitare – proprio quest’anno - di ‘sbagliare vacanza!’

Il dolce far niente

I latini usavano per il riposo dal lavoro il termine “otium”, che denotava ben altro rispetto al dolce far niente. L’otium era la vita ritirata e dedita allo studio, alle lettere, alla filosofia, alle relazioni in contrapposizione al negozio. Con la parola “negotium” (etimologicamente, ne(c) otium) si intendeva tutto ciò che non è ozio e quindi appartenente alla vita attiva (dalla politica alle professioni liberali al commercio e agli affari). Quindi il riposo, l’otium dei latini è un tempo fecondo, che permette di approfondire temi o fare attività che abitualmente trascuriamo per mancanza di tempo. La libertà dagli impegni abituali diventa uno spazio vuoto, “vacante”, da riempire nel migliore dei modi.

Il turismo di massa e la globalizzazione hanno fatto sì che le vacanze siano spesso una corsa a comprare un’esperienza attraverso un tour operator da consumare ed esibire agli amici, piuttosto che a riflettere sull’importanza di dedicare del tempo giusto e fecondo a ciò che amiamo veramente. La pandemia ci ha fatto riflettere che non si può dare tutto per scontato: la vita, la salute e gli affetti sono preziosi. Per questo siamo ancora così assetati di “emozioni”.

Le emozioni ti spingono a scegliere tante cose: un abito, il cibo, uno sport, un oggetto, un libro. Quando arriva la pausa estiva le sensazioni piacevoli e rigeneranti sono ciò che cerchiamo e di cui hai bisogno. Ti sei mai chiesto quali sono per te?

Riprendi la tua lista - che hai iniziato prima - e annota le emozioni piacevoli che cerchi: il senso di appartenenza ad una comunità, un progetto, una relazione. Forse aneli ad avere riconoscimento e autostima, ricerchi uno status sociale o trovare l’amore della tua vita.

Infine, potresti scoprire che sovente le emozioni che ti gratificano di più sono a costo zero: guardare un’alba o un bel tramonto, chiacchiere in libertà con gli amici senza preoccuparsi dell’orario, tenere per mano una persona speciale, dedicare del tempo a te stesso per scoprire - come fosse un tesoro nascosto - quali sono le tue vere passioni.

E potresti perfino percepire l’emozionante sensazione che aiutare qualcuno in difficoltà o fare qualcosa per proteggere il pianeta ti gratifica più di mille aperitivi glamour o serate in discoteca. Per arrivare a questa rivelazione devi farti le domande giuste e trovare cosa veramente rende felice il tuo cuore.

Per questo motivo voglio concludere questo articolo, citando Mark Twain e la sua famosa frase:

Tra vent’anni non sarai deluso dalle cose che avrai fatto, ma da quelle che non avrai fatto. Quindi molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri.

L’errore più grande non sarà mai quello di fare una vacanza sbagliata.

L’errore più grande sarà quello di non esserti chiesto cosa ti emoziona davvero. Il tempo è troppo prezioso e la libertà troppo importante per sprecarla in questioni di poco conto.

Cerca cosa fa battere il tuo cuore e nutre la tua anima: la vacanza perfetta ti sta correndo incontro.