Hong Kong è simile alla Hong Kong notturna. Più misteriosa forse sotto quel sole che esalta le réclames multicolori, il bronzo roseo rosso nel quale è scolpito il popolo e la cornice dei quadri nei quali vive.

(Jean Cocteau)

Pascal Greco è un fotografo e regista che ha già al proprio attivo diverse produzioni internazionali. È del 2008 Super 8, film poetico realizzato con il compositore Kid Chocolat, del 2013 Nowhere con una colonna sonora originale composta da Goodbye Ivan, e del 2015 Stun, film che chiude questa trilogia e che ha coinvolto la ballerina Stefania Cazzato. Nel 2017 Greco realizza insieme a Philippe Pellaud Shadow un film magnetico, intenso e ipnotico con l'attrice Asia Argento e sua figlia Anna-Lou Castoldi. Oltre all’attività di regista Greco ha pubblicato diversi libri di fotografia ed è proprio sul suo ultimo libro al quale ha lavorato dal 2012 al 2019 che vorrei soffermarmi.

Hong Kong Neon è un progetto che continua la ricerca che Greco aveva già portato avanti nel suo libro del 2018 dedicato all’architettura di Hong Kong. Comprende un film ed un libro che documentano le famose insegne di Hong Kong. Fin da quando nel 1932 aprì la Clause Neon Light, cioè la prima fabbrica di luci al neon, le insegne al neon sono diventate non solo un segno caratteristico del paesaggio ma anche un vero e proprio simbolo di Hong Kong, una delle città a “sviluppo verticale” più famose del mondo. Parliamo della Hong Kong dipinta nei film di Wong Kar-Wai o Ridley Scott con il caratteristico cityscape che abbiamo tutti nella mente.

Un tempo, ma anche oggi con l’uso dei computer, quando un imprenditore aveva bisogno di un’insegna chiamava un calligrafo per scrivere il nome dell’azienda con un pennello ed inchiostro per poi far trasporre la calligrafia su neon o plexiglas da un fabbricante di insegne. Una procedura legata alle peculiarità dei caratteri cinesi che è impossibile da realizzare al computer. Ad ogni modo i neon di Hong Kong non sono solo una decorazione, un’insegna ma rappresentano un vero e proprio linguaggio visuale che deve essere tutelato e preservato così come siamo abituati a fare con le opere d’arte. Infatti, per questioni di risparmio energetico, di sicurezza (le insegne sporgono troppo), di obsolescenza d’uso (oggi c’è Google Maps) ma anche politiche negli ultimi 15 anni, grazie anche all’arrivo della tecnologia LED il 90% delle insegne è stato smantellato vuoi per una erosione della cultura di Hong Kong vuoi per una crescente influenza della Cina.

Sono nate così molte iniziative di tutela come, per esempio, il museo M+ che ha acquisito molti neon dismessi come per esempio la famosa mucca del Sammy’s Kitchen e ha prodotto il film The Making of Neon Signs in cui si mostra il lavoro sia creativo sia artigianale che sta dietro la produzione delle insegne.

In questo contesto di mobilitazione internazionale si muove anche Pascal Greco che ha realizzato il suo progetto fotografico tra il 2012 e il 2019 utilizzando un formato fotografico oramai anch’esso in via di estinzione: la fotografia istantanea Polaroid & Fujifilm. Si tratta di una documentazione importante: i due terzi delle insegne documentate nel libro oggi non esistono più. Il libro comprende anche due interviste a due maestri dell’arte di produrre insegne al neon: Wu Kai-Chi e Fung Siu Wah. Tramite un QR Code presente nel libro è possibile vedere un documentario di 10 minuti con le musiche di r beny.

Tutte le Polaroid dedicate ai suoi lavori e libri su Hong Kong – la sua architettura, Hong Kong, 2018; le sue insegne al neon, Hong Kong Neon, 2021 – saranno presentate per la prima volta insieme in una mostra che inaugura il 15 giugno a Ginevra alla Galerie Ruine quando verrà presentato anche un cofanetto in edizione limitata comprendente i due libri.