“In francese lumière significa luce, Ara Lumiere rappresenta la luminosità che viene racchiusa nella qualità delle nostre decorazioni”. Abbiamo incontrato Kulsum Shadab Wahab, CEO della Hothur Foundation e fondatrice del brand Ara Lumiere, al Fashion Hub Market, durante la Milano Fashion Week.

Conosciuta come giovane stilista indiana, Kulsum Shadab è riuscita ad unire il suo amore per la moda all’impegno sociale a difesa delle donne, sostenendo il progetto della Ngo Hothur Foundation che si occupa della cura delle vittime di aggressione con acido e realizzando, con il suo brand Ara Lumiere, sciarpe e copricapo come ornamenti. Invitata per la seconda volta dalla Camera Nazionale della Moda a prendere parte al Fashion Hub Market e presentare la sua nuova collezione, Kulsum Shadab è riuscita a trasformare un piccolo marchio locale in un brand conosciuto a livello internazionale. “Tutte le nostre collezioni simboleggiano la vittoria perenne sulla violenza, in ogni stagione ci concentriamo su un aspetto diverso che mira a rendere le nostre donne delle persone sempre più creatrici e stimolanti. La nuova collezione si chiama Montée du Phenix che in francese significa la Rinascita della Fenice, un uccello sacro agli Egizi che ha la proprietà di rinascere dalle proprie ceneri, simboleggiando la ciclicità della vita e la sua unicità”.

Stampe animalier e inserti metallizzati sono stati utilizzati per creare i nuovi copricapi, prendendo ispirazione dall’arte e dalla vita di tutti i giorni. “Credo che la moda sia incompleta senza l’arte, in ogni step del design c’è arte, si incomincia con l’immaginazione dell’idea, si prosegue con lo schizzo che permette al disegno di prendere forma, sono la creatività e l’arte che fanno la moda”. Una moda che Kulsum Shadab ha avuto il coraggio di trasformare in uno spazio inclusivo e edificante per queste donne vittime di una violenza così atroce. “Gli attacchi con l’acido hanno sconvolto la coscienza della nostra nazione, facce mutilate e famiglie portate alla bancarotta per sostenere i costi di recupero. L’ottantacinque per cento delle vittime è costituito da donne, costituendo una vera e propria violenza di genere che porta alla completa debilitazione e perdita di opportunità. Sono rimasta cristallizzata dopo aver visto alcune donne sopravvissute agli attacchi di acido, mi è arrivata una nuova dose di energia e ho iniziato a pianificare ogni dettaglio per attivare questo progetto, unendo la mia passione per il fashion”.

Piume esotiche, spille vintage su tessuti etnici come lamé, velluto di raso cinese, seta grezza indiana, khadi sono i principali materiali utilizzati per la creazione di questi copricapi, moderni ed eleganti, espressione personale delle idee e delle credenze di queste donne. “Credo nel potere delle donne e penso che Ara Lumiere sia un’iniziativa che possa fare una differenza positiva nella vita di chi è sopravvissuto allo sfregio dell’acido, quando le donne contribuiranno allo stesso modo degli uomini al beneficio della società, il mondo diventerebbe sicuramente un posto migliore nel quale vivere”.

Per la Milano Fashion Week 2020, tutta la collezione Ara Lumiere mira ad esaltare l’importanza dell’eleganza interiore, il bagliore interiore di fede, forza, amore, pace e dignità, in una celebrazione definitiva dell’ottimismo di queste abili e coraggiose donne. “La fede e la positività di queste donne sono così forti che le loro circostanze non potevano spezzarle. Ognuno dei nostri disegni è ispirato ai viaggi personali di queste sopravvissute. In questa stagione, abbiamo voluto rendere omaggio all’ottimismo implacabile di fronte alle avversità. In India, si usa dire che le difficoltà debbano generare sobrietà, noi abbiamo deciso di cambiare la mentalità, questa collezione è una celebrazione di fede, speranza e positività.”