La vostra nuova collezione è Goth Couture. Il termine goth se inizialmente è stato considerato negativamente perché sinonimo di barbaro, dato il ruolo chiave avuto dai Goti nella caduta dell’Impero romano d’Occidente, successivamente ha assunto un ruolo positivo, che portò la gente ad affascinarsi alle rovine gotiche, mostrando nostalgia per le varie architetture. Avete provato anche voi questa nostalgia nell’ispirarvi alla cultura gotica?

Sorelle Giusti: L’architettura gotica nasce geograficamente nell’area di Parigi e adoriamo questa similitudine di albori con la couture, che ha storicamente natali francesi, per questo motivo abbiamo giocato con la parola goth couture e la sua assonanza fonica con la parola hot couture. In termini di moda e musicali il goth è un insieme di sottoculture e già questo ci piace: amiamo la contaminazione, il fatto di non avere confini precisi e la libertà che questo comporta. Architettonicamente e musicalmente il goth è nuovo, irriverente, sorprendente, eccessivo e totalmente affascinante.

Il cosiddetto movimento ‘‘goth old school’’ nasce alla fine degli anni Settanta, inizi anni Ottanta, nel Regno Unito, in cui erano presenti alcuni gruppi musicali post punk che, insieme all'apertura del locale Batcave a Soho nel luglio del 1982, creò i presupposti per la nascita di un movimento sociale derivante dal punk. Oggi con il termine goth si tende a indicare un insieme di sottoculture, diverse per look e stili musicali, ma accomunati nella musica e nella moda, con abbigliamento, trucchi e capelli scuri.

L’ispirazione della collezione nasce dall’estetica delle seguaci delle band rock degli anni Novanta. “The go go’s, le Bananarama e Pat Benatar” e tutte le loro fans sono per noi l’emblema dell’epoca, icone di femminilità senza paura, audaci senza scuse e ribelli nella loro libertà. Ragazze che rifiutano di restare nell’ombra delle rockstar, per emergere invece con una brillantezza tutta loro: muse appassionate e irriverenti, fonte d’ispirazione abbracciando la propria autenticità. Il loro stile è anticonvenzionale, energico e provocante, ma al contempo femminile e seducente, fresco e audace, composto da pelle nera, piercing, borchie e metallo. Dietro la loro audacia si cela una profondità innegabile, una sensibilità che bilancia la loro indipendenza infuocata.

Questa collezione cattura questa dualità. AGL dedica a queste ragazze diverse tipologie di scarpe, decorate con fiori, fiocchi in pelle e piercing, sospesi come lacrime metalliche. Un omaggio ad una subcultura che crea tendenze senza volerlo, senza sforzo o artifici, dove l’imperativo è l’espressione della propria personalità, senza compromessi.

Avete inserito collezione motivi animalier, leopardati, pitonati e a stampa mucca. A quale donna avete pensato per indossare la vostra collezione?

Adoriamo pensare che qualsiasi donna possa indossare queste scarpe, possa giocare con loro e inventare nuovi accostamenti e modi di abbinarle. I pattern sono divertenti da indossare sia con look da giorno, come con il denim, e possono diventare anche habille per occasioni più formali.

Una delle novità di quest’anno riguarda l’applicazione dei piercing, in stile Goth, sulle tomaie delle scarpe o su fiori e fiocchi, in tre forme diverse: anelli, barre e aculei. Come è nata questa idea molto rock?

Nelle nostre collezioni utilizziamo spesso accessori come piercing e borchie. Per la stagione Autunno Inverno abbiamo applicato questa tipologia di accessori e lavorazioni anche ai fiori e ai fiocchi, per creare un mix di romanticismo e attitudine rock. Le anime diverse non sempre collimano, a volte, se gli opposti sono combinati sapientemente, fanno venire alla luce un’armonia nascosta e sorprendente. Per questa stagione abbiamo anche realizzato dei fiori termoformati in pelle, dall’effetto tridimensionale, con i quali abbiamo decorato stivaletti e mocassini. Abbiamo così reinterpretato il classico bootie maschile ricoprendolo di fiori in pelle con inaspettati piercing applicati ai petali, la stessa decorazione l’abbiamo applicata anche al mocassino, creando così un mix perfetto di maschile e femminile.

Il vostro è spesso definito uno stile anticonvenzionale. Concordate? Cosa rifiutate delle convenzioni?

Il nostro è uno stile anticonvenzionale, è vero. Siamo abituati principalmente a designer uomini, che disegnano scarpe da donna, nella maggior parte dei casi il loro è un punto di vista diverso da quello femminile, che interpreta la donna in maniera più sexy e seducente. Noi siamo una delle poche realtà al mondo di donne che disegnano e producono scarpe per le donne. Siamo anticonvenzionali perché crediamo che ogni pezzo del nostro outfit debba esaltare la nostra personalità, senza limiti alla libertà d’espressione. Siamo anticonvenzionali anche perché creiamo i nostri outfit partendo dalle scarpe: una volta scelte le scarpe poi abbiniamo il resto.

Ci sono materiali o modelli innovativi, utilizzati esclusivamente per questa collezione?

In particolare per questa collezione abbiamo realizzato una pelle di agnello stampata animalier e laserata. Con lo stesso procedimento abbiamo ottenuto una pelle nera verniciata e laserata, che crea un effetto polveroso, quasi vellutato, con la base della pelle in colore bianco a contrasto. Per quanto riguarda i modelli, in ogni collezione sveliamo nuovi modelli, accessori, decorazioni, lavorazioni.

Abbiamo disegnato stivali alti sopra il ginocchio City Tex con decorazioni metalliche, o con effetto color block e suola in gomma naturale, oppure modelli che si possono indossare in diversi modi: capovolti sotto il ginocchio, abbassati e piegati fino alla caviglia, morbidi e flessibili. Stivaletti con tacco laccato e geometrico, realizzati in pelle animalier decorati da fiocchi e piercing. Biker con platform in gomma naturale e decorazioni multi piercing. Baby shoes con cinturino in pelle, decorate con fiocchi in pelle, catene e piercing in metallo, ispirate alla Goth giapponese, irriverenti e maliziose. Le ballerine che rappresentano perfettamente la dualità delle seguaci: punta quadrata o affusolata, morbida ecopelliccia o macro fiore. I fondi delle calzature AGL sono tutti ultraleggeri, progettati internamente e registrati. Che siano in gomma naturale espansa, o in pelle più spessa, sono realizzati a mano ed alleggeriti.

Avete abbinato anche varie tipologie di bags abbinate ai colori delle shoes, in modo particolare ci ha colpito l’effetto multicolore creato a mano con l’aerografo. Quanto tempo richiede una lavorazione del genere?

La lavorazione con l’aerografo è una lavorazione a mano che richiama la street art: vengono fatte diverse stesure di colore e per ogni oggetto impieghiamo circa un’ora. La bellezza sta nel fatto che ogni pezzo è diverso dall’altro, in pratica ogni pezzo è unico.

I must-have di questa collezione?

Ogni pezzo è speciale, soprattutto quei modelli che sono multifunzionali, divertenti e mutevoli, come il mocassino e il texano con catena rimovibile: austero e impeccabile senza accessorio, irreverente e iper rock con la catena di metallo; o lo stivale altissimo con fodera in pelliccia che risvoltato diventata uno stivale teddy al ginocchio.

L’imperativo di questa collezione è l’espressione della propria personalità, senza compromessi. Nella vostra vita professionale vi è capitato di dover cedere a compromessi per raggiungere i vostri obiettivi?

Siamo state molto determinate, abbiamo vinto le nostre battaglie lentamente. Quando siamo entrate in azienda, era un ambiente per lo più maschile, dove gli uomini detenevano i ruoli decisionali, col tempo e grazie ad un lento processo abbiamo fatto la nostra rivoluzione più grande: AGL è diventata un’azienda al femminile dove tutto il corpo dirigenziale è donna. Quindi guardando indietro se abbiamo ceduto, i compromessi sono stati funzionali alla realizzazione di un obbiettivo molto chiaro che orgogliosamente possiamo dire di aver raggiunto.