Ci sono frequentazioni con alcuni luoghi che danno vita a percorsi visivi, poetici, letterari o semplicemente affettivi. Angelo Bucarelli, artista romano, si innamora di Istanbul nel 1972. Oggi quell’amore diventa un omaggio, non solo alla storia di quel posto, ma alla sua essenza fluida, mutevole, cangiante: come l’acqua, elemento da cui questa città ha origine e segna il ricongiungimento tra Oriente e Occidente. Per Acqua. Come lacrime d’amore, titolo tratto liberamente da un verso di Tursun Bey, poeta e storico al seguito del sultano Mehmet II Fatih, Bucarelli sceglie il prezioso hamman Kucuk Mustafa Pasa, un luogo volutamente non deputato all’arte, ma alla cura del corpo e dello spirito. L’hammam, che risale alla fine del XV secolo, con l’altissima cupola centrale, le nicchie discrete, gli spazi circolari e accoglienti, ospita nella sala maggiore (quella tradizionalmente dedicata all’entrata degli uomini) una struttura semicircolare che dialoga con l’architettura.

L’installazione Reverse Dome ricrea la forma di un grande globo, da cui pendono, sospese come gocce d’acqua, preziose sculture in vetro di Murano e vetro locale. Alle pareti, i tradizionali asciugamani turchi a strisce orizzontali diventano arazzi che riportano undici parole ricamate in oro, scelte dall’artista, per descrivere l'acqua: sete, orizzonte, scuro e chiaro, profondità, rispetto, specchio, fonte, sudore, tempo (meteorologico), veleno. Angelo Bucarelli utilizza il testo scritto nella sua duplice valenza simbolica ed evocativa, con lo scopo di restituirne semioticamente il senso poetico e la purezza visuale. Gli spazi del calidarium e del tepidarium accolgono altre due installazioni (Acque di Istanbul e Turkish Memory) realizzate specificatamente per questa architettura. La mostra di Angelo Bucarelli, nella sua complessità, è un viaggio attraverso la storia, la poesia, la memoria e l’amore, nel tempio dove l’acqua, il più puro degli elementi, diventa espressione e metafora del rinnovamento. (Laura Barreca)

Dal 15 settembre al 13 ottobre 2013, il più antico bagno turco ottomano di Istanbul, il Küçük Mustafa Paşa Hamamı (1477), ospiterà “Acqua. Come lacrime d'amore”, installazione site-specific dell’artista romano Angelo Bucarelli. L'evento, voluto dall’Istituto Italiano di Cultura in Istanbul, è patrocinato dalle principali Istituzioni italiane e turche, quali il Ministro Italiano per il Turismo e lo Sport, l’Ambasciata d’Italia in Ankara, l’Ambasciata di Turchia in Italia, la Municipalità di Istanbul e la Municipalità di Fatih. L’installazione è un evento parallelo alla 13° Biennale di Istanbul.
Il titolo “Acqua. Come lacrime d'amore” è ispirato da un verso di Tursun Bey, storico e poeta ottomano al seguito di Mehmet II detto Fatih, in cui celebra la sua commozione di fronte all'abbondanza d'acqua nella appena conquistata Costantinopoli (1453). Angelo Bucarelli evoca con forza l’elemento da cui Istanbul ha tratto la sua origine, attraverso un’installazione in acciaio e vetro, che si eleva fino a quasi toccare quella che è la più alta cupola tra gli hammam in città. Questa sensazione vertiginosa viene accompagnata, nelle altre sale, da grandi sculture circolari e tappeti policromi, con un sottofondo sonoro che crea una completa sinergia tra il visitatore, l’acqua, l’hammam e Istanbul.

La mostra, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura in Istanbul, è realizzata grazie a Astaldi, ENI, Kadir Has Üniversitesi, Stepevi, YapıKredi ed a Camhane, Niche Glass, Persol, Simple Life, Zurich Sigorta. Angelo Bucarelli ringrazia in modo particolare l’architetto Mustafa Öney per il suo personale e concreto supporto. L’organizzazione è affidata a Pınar Akalın.

Angelo Bucarelli
Eclettico e versatile, Angelo Bucarelli è entrato nel mondo artistico romano degli inizi degli anni Settanta, dividendosi tra scultura, fotografia, arte concettuale e cinema, lavorando, fra l’altro, anche come assistente di Claude Lelouche e di Federico Fellini. Nel 1978 ha avuto la sua prima personale a Roma alla Galleria Pan di Carola Barbato. In seguito, ha sperimentato altre forme di espressione artistica, come la grafica, realizzando numerose pubblicazioni, fra cataloghi d’arte e libri illustrati. Celebre fu il libro gonfiabile di plastica "Libidine". Nel 1981 si è trasferito a New York, dove è entrato in contatto con l’ambiente culturale newyorkese e ha lavorato a fianco di importanti artisti come Richard Poussete Dart, Arman, Arnaldo Pomodoro, Beverly Peppers o Larry Rivers. A New York è stato art director di Artforum International, la prestigiosa rivista d' arte, come anche curatore di diversi progetti, mostre ed allestimenti. Dal 1989, rieletta come base Roma, viaggia nel mondo divedendosi tra il suo lavoro artistico e le sue attività di stimato e apprezzato curatore di mostre, eventi e progetti internazionali di cultura e comunicazione. Dal 2000 ha intensificato il lavoro di scultura concettuale, che indaga, attraverso l'isolamento della parola e le sue suggestioni visive, i valori dell' identità, lavorando materiali come il ferro, il bronzo, il rame e l’alluminio integrati con la fotografia e altri materiali, realizzando lavori tridimensionali che giocano sull’identità e la forza evocatrice della parola. Per le sue mostre/ installazioni sceglie luoghi di atmosfera e di significato per tessere un dialogo intenso, testimone dell'esperienza come fondamento dell' evoluzione del futuro.

Acqua. Come lacrime d'amore
Fatih, Cibali: Küçük Mustafa Paşa Hamamı, Mustantik Sokak, Istanbul
Patrocini Ministro Italiano per il Turismo e lo Sport, Ambasciata d'Italia in Ankara,
Ambasciata della Repubblica Turca in Italia, Municipalità di Istanbul,
Municipalità di Fatih
Evento parallelo della 13a Biennale di Istanbul (14 settembre - 10 novembre 2013)
Nel programma Meating, Eccellenze Italiane

Le foto dell' hammam Küçük Mustafa Paşa sono di Ceylan Atuk.
Ceylan Atuk lavora a livello internazionale come fotografa ritrattista e di paesaggio. Sue foto sono state esposte in prestigiose gallerie turche.

Per maggiori informazioni:
www.ceylanatuk.com
www.iicistanbul.esteri.it
www.angelobucarelli.com