In un mondo che cambia ed evolve rapidamente è importante essere a contatto con svolte ed evoluzioni nei vari ambiti di interesse, compreso quello che riguarda la vacanza. Bisogna essere preparati in tutto per dare il meglio di sé, altrimenti si soccombe. Per prenotare “preparati” e per sapere quali sono i trend turistici di quest'anno abbiamo chiesto il parere del prof. Emilio Becheri, docente di Economia del Turismo all'Università degli Studi di Firenze e membro AIEST (Associazione Internazionale Esperti Scientifici del Turismo), autore e creatore del Rapporto sul Turismo Italiano da oltre trent'anni.

Dal suo ultimo rapporto emerge un quadro positivo sull'andamento turistico italiano. In generale la crescita del settore produttivo non strumentale del Paese, il turismo appunto, è cresciuto grazie alla sua forza intrinseca e alla sua autonomia. Sono nate nuove forme di ricettività e nuovi turismi ed è cambiata la geografia dell'hospitality. Il turismo è, e rimane, il più grande comparto produttivo d'Italia e il valore aggiunto attivato dalla spesa turistica vale circa il 6,5% di tutto il prodotto in Italia; paragonato a quello di altri comparti vale circa 3 volte il valore aggiunto prodotto dal comparto agricolo-alimentare, oltre 4 volte la ricchezza generata dal settore dei tessili e abbigliamento, moda compresa.

Se la cultura è l’attività più eterea, più sfuggente, meno definibile, più flessibile, più sconfinata e soggettiva, il turismo è il suo volto economico, è la logica che la trasforma in un prodotto del mercato e che ne rivaluta la sua marginalità. Ricordiamo che la cultura ha sostenuto la crescita del turismo e dell’economia nazionale durante il periodo della grande crisi economica, iniziata nel 2008 e ancora oggi in atto, supportando la flessione del comparto balneare.

Il vacanziero di oggi tende a fare turismo in luoghi e percorsi non turistici; in altre parole il turista tende a fare il non turista: siamo passati da un turista che guarda a un turista che vuole partecipare, fare esperienza, toccare, assaggiare, siamo passati dalla sindrome passiva di Stendhal a quella attiva e partecipativa di Hesse. Internet è il punto d'appoggio universale per la quasi totalità dei viaggiatori dove trovare un'ampia offerta. Internet favorisce la polarizzazione dei comportamenti con lo sviluppo degli opposti: vacanze di massa e di élite, mete classiche e borghi sconosciuti, tradizione e novità, in gruppo e personalizzate.

Al vacanziere 2017, prima di prenotare, l'arduo compito di identificarsi in una delle categorie qui elencate dove la globalità appartiene a ogni singolo mercato, senza confini nazionali, alla ricerca di una vacanza a volte slow, low cost, esperienziale, attiva, ma anche avventurosa, etnica, spirituale, sportiva, diretta verso un mercato di tanti mercati che si incrociano nei tour gastronomici, nei cammini, nello shopping e nello snorkeling.