Le amiche, tutte raggruppate sotto lo stesso ombrellone, fumano e parlano di diete, di viaggi e rientri scolastici, raccontano di ex mariti e di nuovi amori.
Una famiglia di quattro persone munite di lettini gonfiabili procede in fila indiana e, casualmente, per ordine d'altezza; otto piedi ciabattano all’unisono sull’acciottolato, mentre un gatto smunto, un gatto di mare, li osserva insospettito.
Il giudice in pensione è arrivato presto in spiaggia stamattina; ha portato con sé i quotidiani che, lottando contro vento e salsedine, leggerà con cura, unico in questo piccolo mondo a protezione totale. La consorte, dispersa in un costume floreale, aggiorna la vicina sui figli all'estero, i nipotini le chiamano spesso: how are you grandma?
La giovane coppia, silenziosa, accanita di telefonino, lascia che il piccolo erede di tutti i loro autoscatti seppellisca una lucertola morta sotto la sdraio e ogni tanto risponde "ora!"alla più recente lamentela infantile: quando potrò tornare a casa e giocare con la play, sono stanco del mare, che noia il mare, quando andiamo a casa?
Al tramonto gli ombrelloni si chiudono come fiori di una sola stagione.
La ruota di una gru giocattolo emerge dalla sabbia insieme alla zampa, verdissima, di un dinosauro.

Sugli scogli e nelle spiaggette dall'altra parte di quel mare azzurro e argento si sta accovacciati in silenzio e si aspetta l'imbrunire.
Non ci si conosce per nome ma, dopo settimane di rinvii e trattative, di rinunce e disdette, si è capaci di abbinare una faccia a una storia e le storie sono tutte simili e ostinate.
Ai primi fischi del raduno, un gruppo di cani scheletrici fugge verso il deserto; tornerà domani a cercare qualcosa da mangiare tra i rifiuti.
La famiglia del panettiere è la prima a compattarsi per la partenza; lui, un uomo organizzato e prudente, ha legato un salvagente sulla schiena, un salvagente da bambino.
Le due sorelle dai nomi quasi identici si presentano sul bagnasciuga mano nella mano; hanno sposato giovani già morti e non c'è più nessuno a casa, non c'è più la casa e così si parte sole, come una cosa sola.
Serpeggia una benedizione, il premio per tanta pazienza; si sparge la voce che la barca è solida stasera, quasi nuova.
"E non ci sono le onde …" aggiunge una donna che ha qualcuno ad aspettarla al molo, dall'altra parte.
I ragazzini da soli, gli occhi abbassati alle scarpe che non devono togliersi mai, con due camicie e due mutande, una sull'altra, guardano il mare senza stancarsi.
Il mare è amico, il mare è bellissimo, ha detto la mamma, e questa è l'avventura dei forti, dovete essere svegli e non mollare, io poi vi raggiungo.
Con una pacca sulla spalla saltano dentro, sono i più agili.