Nicolas Malebranche è considerato uno dei maggiori rappresentanti della scuola cartesiana, forse colui che è riuscito più di ogni altro a diffondere tra i secoli XVII e XVIII il pensiero del Filosofo di La Haye. Ma Malebranche è stato molto più di un semplice seguace di Cartesio, era un pensatore originale e uno scrittore prolifico che ha lasciato il segno nella storia della filosofia moderna. Quasi ogni aspetto del suo pensiero (l'etica, la teologia, la metafisica, la psicologia, l'antropologia) sono stati riscoperti e apprezzati da molti ricercatori nel secolo appena concluso e in questi anni del nuovo millennio. Era un prete oratoriano e fu influenzato non solo da Cartesio, ma anche da Agostino. In realtà, egli vedeva nell'opera del Santo di Ippona il medio termine, per così dire, tra la filosofia cartesiana e la religione cristiana.

La psicologia che si trova ne La Recherche de la Vérité (forse la sua opera più importante) ha segnato l'inizio della scienza moderna della mente e ha avuto un'influenza paragonabile a quella de Le Passioni dell'anima di Cartesio. Ma Malebranche fu soprattutto un grande metafisico: la soluzione che escogitò per il problema della relazione tra il corpo e la mente – almeno per come è stata proposta dalla filosofia cartesiana - ha dato il nome ad una vera e propria dottrina che è a un tempo metafisica, filosofica e teologica: l’occasionalismo.

All'inizio de La Recherche è scritto che «L’esprit de l’homme se trouve par sa nature comme situé entre son Créateur e les créatures corporelles». Quindi è Dio che ha stabilito le leggi della natura, mentre le creature non sono le cause reali dei loro movimenti. Così, le cause naturali non sono vere cause, ma solo "cause occasionali" che determinano Dio, unica vera causa, ad agire secondo le sue leggi. Ma le leggi divine sono universali e razionali, così noi siamo in grado di studiare e analizzare la natura senza ricorrere a disegni che coinvolgono il potere di agire nelle cose. L’ho espressa qui in una maniera molto semplificata, ma è questa la 'logica metafisica' che ha portato a prendere in considerazione la natura del solo punto di vista fisico epurandola di ogni animismo residuo. In questo modo, distruggendo gli ultimi baluardi della fisica aristotelica e le pietre angolari delle visioni panteistiche del Rinascimento, Malebranche ha aperto la strada a visioni più laiche come quelli di Berkeley e Hume. Ma, soprattutto, la chiara distinzione tra la dimensione fisica e quella psichica – e il fatto che esse non siano vincolate da qualcosa che appartiene ad una o l'altra, ma da leggi universali – ha permesso di pensare alla mente come a un oggetto di uno studio scientifico senza fare appello alle nozioni di vitalismo o di magia, né a quelle teologiche o morali.

Malebranche fu anche coinvolto anche in alcune controversie teologiche che non hanno fatto ben comprendere ai filosofi illuministi quanto il suo pensiero sia stato innovativo. Soltanto alla fine del XIX secolo con il movimento filosofico dello spiritualismo si è avuta una vera e propria riscoperta del pensiero dell’Oratoriano. Oggi una ricca bibliografia e un gran numero di ricercatori di molte università di tutto il mondo testimoniano l'importanza del pensiero di Malebranche e sono la prova della vitalità della sua filosofia.

Nicolas Malebranche è nato il 5 agosto 1638 a Parigi dove ha vissuto ed è morto il 13 ottobre 1715; per celebrare l'anniversario della sua scomparsa conferenze e eventi sono stati organizzati dalla comunità scientifica. Tra gli eventi più importanti in Italia si deve segnalare quello organizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR - ISPF: Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno) e l'Università Federico II di Napoli. Questa conferenza si concentra su Malebranche e i suoi contemporanei ed è finalizzata a dimostrare – per la prima volta nel contesto partenopeo – l'importanza di questo filosofo per capire la diffusione delle idee e la formazione dei grandi sistemi metafisici tra la seconda metà del XVII secolo e la prima metà del XVIII secolo. In particolare, lo scopo di questo evento è quello di studiare la relazione tra Malebranche, i suoi contemporanei e successori (Leibniz Vico) e fornisce una sessione dedicata alla diffusione del “malebranchisme” in Italia, in particolare nel Regno di Napoli, nel XVIII secolo. L'evento è organizzato da Giuseppe Cacciatore (Università degli Studi di Napoli Federico II), Raffaele Carbone (Università degli Studi di Napoli Federico II – ENS Lyon/IHPC) e Manuela Sanna (CNR-ISPF). La conferenza si terrà nel ISPF via Porta di Massa 1, Napoli (Italia) il 15 e 16 dicembre 2015.