Si apre la Fashion Week a Milano, il nuovo appuntamento con la moda che vede protagonista la donna del prossimo autunno- inverno. Nessuno si aspettava di veder i Looney Tunes sbarcare nella settimana più cool dell'anno, impresa riuscita a Jeremy Scott, art director della Maison Moschino, che con la sua irriverenza e quel suo “non prendersi mai troppo sul serio” conquista il pubblico e la critica.

L’hip-hop cartoon dunque arriva a Milano, ormai è chiaro che Jeremy Scott sia abile a giocare, rappresentando non solo un comunicatore eclettico ed estremamente contemporaneo, ma soprattutto un designer in grado di reinterpretare l’identità e l’essenza della Maison, e dopo McDonald, Barbie e Spongebob anche questa volta ha fatto centro. Uno spettacolo che diverte, dal profumo giovane, leggero, e comunque pieno di idee interessanti: un voluminoso piumino blu abbinato a un pantalone giallo e uno stivale arancione sono i capi che aprono una sfilata ricca di colori accesi indossati da modelle con un chiaro riferimento alle famose top model degli anni Novanta.

Gli outfit riescono a essere eccessivi ma comunque estremamente indossabili, la moda si fonde con la musica e la street art: i primi look che aprono la collezione sono dominati dall’utilizzo del piumino, su gonne, bomber jacket ma anche su giacche smanicate, abbinati a top a fascia, leggings e bermuda molto morbide: il tutto indossato con enormi zaini sulle spalle, cappelli con doppia visiera laterale e catene al collo o sugli stivali. Stupisce il ritorno della salopette, ovviamente reinterpretata dal designer con una lavorazione trapuntata e dai colori accesi dell’arancio e del blu. I look sono perfettamente mixati tra di loro e la catwalk raggiunge l'apice quando cinque modelle con addosso t-shirt dress con stampa Looney Tunes, a ritmo di una soundtrack anni novanta sparata fuori da un gigantesco boombox, sfilano contemporaneamente e in perfetta sincronia. Il mood è in stile “Bad Girls”: tanto carino quanto pericoloso. Anche lo sport viene rievocato, riproducendo la tipica fantasia delle maglie dei giocatori di baseball americano su canotte, vestiti e bermuda.

Grande spazio al denim, in versione patchwork con inserti dorati su minigonne e salopette, gli shorts vengono cuciti su pantaloni di tuta e i jeans vengono anche indossati al contrario, abbinati poi a reggiseni sportivi con logo Moschino in vista. Il tutto viene arricchito ulteriormente da catene in oro, lucchetti, cinture e grossi catenacci.
Murales e graffiti stampati su abiti dai diversi volumi e lunghezze vanno a chiudere una collezione che non passa di certo inosservata, una sorta di urban- chic che riesce a sdrammatizzare anche le serate più formali.

Ovviamente, anche questa volta il tutto è pensato per un'attenta e strategica serie di pezzi must-have: una collezione simpatica che non mancherà di lanciare molti accessori di tendenza, dalle ormai immancabili cover per smartphone agli zainetti, tant’è che per questa stagione le fashioniste non dovranno neanche aspettare il prossimo inverno, ma hanno già potuto acquistare una serie di capi selezionati della collezione direttamente online a fine sfilata. L'omaggio non è il primo, ci aveva pensato anche Jean-Charles de Castelbajac per Iceberg negli anni '90, con uno stile più sobrio e meno provocatorio, e stampe arricchite da strass e punti luce, spesso accompagnate da colori tenui.

Ancora una volta la moda stupisce e sovverte i pronostici, dimostrando che non si è mai troppo grandi per giocare con colori e tessuti, lasciando la certezza che non ci libereremo facilmente di Silvestro & Co.