The Address è lieta di presentare Incommunicability is itself a source of pleasures, la prima mostra personale di Dorota Gawęda & Eglė Kulbokaitė presso la galleria. Il progetto espositivo riunisce un insieme di lavori inediti, concepiti appositamente per gli spazi di Brescia e prosegue l’ indagine del duo artistico sulle relazioni tra corpo, immagine e tecnologia.
Nel lavoro di Gawęda & Kulbokaitė, l’immagine non è mai un’entità fissa e determinata, ma un luogo di traduzione e passaggio. I materiali, le superfici e le proiezioni diventano strumenti per esplorare ciò che sfugge alla definizione: stati intermedi tra reale e virtuale, corporeo e artificiale, sensazione e codice.
Nel caveau all’interno della galleria è proiettato il video di recente produzione Spit and image, che riflette sulla costruzione dell’identità e sulle dinamiche di rappresentazione del sé. Attraverso una regia che alterna ambientazioni domestiche e visioni oniriche, il lavoro rievoca la familiarità dei linguaggi digitali, dai social media al reality, trasformandoli in materia psicologica e ambigua. Il volto, lo sguardo e la voce si moltiplicano, restituendo un senso di prossimità e disorientamento: l’immagine non tende alla riproduzione ma alla generazione di nuove forme di presenza.
Con Enclosure, Gawęda & Kulbokaitė intervengono nello spazio espositivo mediante strutture in alluminio e veli di chiffon di seta che costruiscono un sistema di soglie mobili. Il titolo richiama il processo storico di privatizzazione delle terre. Qui il confine non segna più separazione ma diventa superficie permeabile in continua trasformazione. Le stampe digitali, sovrapposte e traslucide producono variazioni enigmatiche, cromatiche e visive che mutano con la luce ed il movimento, suggerendo una relazione organica tra memoria, materia e simulacro
La serie Ectoplasm sposta la ricerca sul terreno pittorico. Partendo dal concetto di ectoplasma, la sostanza semi-materiale associata alle pratiche spiritiche, le due artiste creano composizioni in cui gesto manuale e processi digitali si intrecciano. Aerografo, olio, matita colorata, seta stampata, tecniche miste e intelligenza artificiale cooperano per dare forma a superfici dove il corpo si dissolve in vibrazioni di colore e stratificazioni di segni. Le opere esposte a parete diventano così un campo percettivo instabile, sospeso tra archivi di immagini e intuizioni tattili.
In Incommunicability is itself a source of pleasures, il dialogo tra le opere si costruisce come esperienza di attrito e di risonanza. Il linguaggio non tende alla chiarezza, ma alla proliferazione del senso. Gawęda & Kulbokaitė lavorano dentro quella soglia in cui il visibile si ritrae e riemerge, in cui la distanza diventa fertile; uno spazio dove percezione e incomunicabilità coincidono, generando una forma di piacere che nasce dall’impossibilità del pieno allineamento tra chi osserva e ciò che è visto.















