Lo spazio di ricerca è ormai una tradizione del Salone Pitti Filati. Vi ricorre il nome del curatore Angelo Figus, che di volta in volta si accompagna a differenti creativi. Per l’edizione 97, dal primo al 3 di luglio, svoltasi come di consueto alla Fortezza da basso a Firenze, Angelo Figus, insieme a Carrie Hollands (direzione maglia e filati) e Manuela Sandroni (coordinamento generale), sviluppa il ritorno alla cultura del vestire e del guardaroba in un video, sequenza straordinaria di colori e di forme, di ambienti e di storia del costume. È definita dagli autori D-tale, dove D sta per detail.
Descrizione dello spazio ricerca
La D-tale si articola in tre tendenze, che attribuiscono alla scelta del vestire una valenza di indicatore della personlità di chi sceglie e dei colori dominanti da usare per dare vita a ciascuna tendenza.
- Bluniform esplora il concetto di nobiltà come modo di essere, un’aspirazione dell’anima verso ciò che è alto e puro. È la capacità di agire con grazia, anche quando nessuno guarda, di scegliere la compassione sopra il giudizio, di essere fermi senza arroganza. È un’arte invisibile, fatta di gesti gentili, di parole che sollevano, di cuori che accolgono senza chiedere nulla in cambio.
La nobiltà risiede nella dignità con cui affrontiamo le avversità, nella forza di restare fedeli ai propri valori anche quando il mondo sembra negarne l’importanza. Non è mai ostentata, ma si svela in silenzio, nei dettagli più semplici. È il respiro di chi vede oltre se stesso, di chi costruisce ponti anziché muri, illuminando il percorso altrui con la luce della propria integrità. La gamma cromatica è come un paesaggio dipinto nei toni del blu e dell’azzurro, si svela attraverso una danza di sfumature, ognuna portatrice di significati profondi.
- Exoticall esplora il concetto di esotismo come richiamo verso l’altrove, una fascinazione per ciò che è distante, diverso e sconosciuto. È il desiderio di immergersi in mondi nuovi, di scoprire culture, paesaggi e sensibilità che si allontanano dal familiare. Non solo come luogo fisico, ma come uno stato mentale: una lente attraverso cui guardare il diverso con occhi affascinati, lasciandosi ispirare da colori, profumi, suoni e storie che ampliano l’orizzonte dell’immaginazione.
È il gusto di percorrere strade che portano oltre i confini della propria esperienza, una celebrazione dell’ignoto come fonte inesauribile di meraviglia. Ma l’esotismo non è solo scoperta: è anche il tentativo di comprendere e rispettare ciò che è altro da noi, riconoscendo la bellezza dell’unicità senza pretendere di possederla. È un viaggio, reale o immaginario, che ci invita a uscire dai nostri limiti per scoprire, nel diverso, una parte nuova di noi stessi.
La gamma cromatica si apre come un viaggio attraverso paesaggi remoti, dove la terra, in una quiete senza tempo, si veste di tonalità avvolgenti. Un’esplorazione sensoriale che racconta di foreste misteriose, giardini esotici e deserti dorati, in cui i verdi e i gialli diventano il linguaggio silenzioso di una bellezza profonda e incontaminata
- Caffè de la Paix indaga il concetto di emotività intesa come risposta istintiva e profonda alle esperienze che viviamo, un’energia che attraversa il nostro essere, modellando i nostri pensieri, reazioni e comportamenti. È quella sensazione che ci fa sentire con intensità la gioia, la tristezza, la paura, l’amore, e che può cambiare il nostro umore in un istante. È la capacità di percepire il mondo e le emozioni degli altri, di essere influenzati da ciò che ci circonda, sia in modo positivo che negativo. L’emotività ci rende più vulnerabili, ma anche più connessi agli altri e a ciò che ci sta accadendo, aiutandoci a reagire in modo autentico alle situazioni. I colori sono delicati. Sfumature di rosa e viola si accompagnano al Turkish coffee e al Mystique, decisamente scuri.
Gli autori sottolineano che è una ricerca nella costruzione dei capi, dalla materia al modello. E che è pure caratterizzata dal confort, molto maggiore per gli abiti di maglia che per quelli di tessuto. Suggeriscono che sarà necessaria una sempre maggiore specializzazione. I dettagli faranno la differenza.
I dettagli come tecniche costruttive: dalla superficie tessile, al modello, alla tecnica di confezione. Saranno queste le nuove cifre stilistiche delle proposte moda. Un senso di vera maestria artigianale caratterizzerà le produzioni dando il via a tutte le sperimentazioni in ambito creativo.
Capire i percorsi creativi
Quest’ultima frase, insieme con la carrellata in video di abiti di colori e forme così straordinari, mi ha suscitato l'interesse per cercar di capire i percorsi creativi multipli che accompagnano la nascita di un capo di maglia.
Ho avuto la opportunità di intervistare Laura Luzi, stilista di moda, presente in fiera. Ha lavorato con 20 aziende del settore e disegnato più di 100 collezioni.
È più facile capire la creazione di un abito di moda dal tessuto che dalla maglia. Semplificando, nel primo caso i creativi, se non sbaglio, sono due, ovvero chi crea il tessuto e chi crea il modello. Nel caso del filato è più complicato, mi sembra.
Si. La maglieria si esprime con filati che hanno bisogno di mani sapienti, che conoscano lavorazioni e trattamenti che esprimano al massimo la loro natura. Per questo i maglifici hanno figure come le maestre magliaie che sanno come un filo risponde ad un determinato punto e quale tensione e trattamento lo rende più idoneo alla richiesta dello stilista perché il filo ha un'anima viva e può cambiare radicalmente con un lavaggio sbagliato o un punto non idoneo.
Il tessuto invece una volta realizzato mantiene una sua forma e solo trattamenti molto incisivi lo possono stravolgere.
Sono quindi necessarie molte differenti specializzazioni?
È un lavoro di squadra, ma uno dei meriti principali va alle mani esperte che operano nel retroscena dello show finale. Tuttavia, con un percorso professionale di ampliamento continuo delle conoscenze, come è successo a me, è possibile eseguire tutte le fasi di realizzazione. Nel mio caso nasco come stilista di abbigliamento Uomo/Donna, ma oggi sono in grado di avere consulenze come stilista di collezioni di abbigliamento/maglieria e accessori perché nel tempo ho ampliato la mia esperienza verso la realizzazione del total look. Partendo dalle tendenze fino alla realizzazione dei capi finiti.
Ecco dunque chiarita anche l’importanza di questo spazio ricerca di Pitti Filati per suggerire le tendenze. Angelo Figus & Co indica le tendenze come fonte di ispirazione per chi vuole approfittarne.
Certamente. Ma le tendenze vanno anche costruite per la ditta per cui si lavora, valutando le disponibilità e l’operatività della ditta stessa.
Creatività a tutto campo
Pitti Filati mette in mostra tanti tipi di creatività.
Produzione di fibre proteiche create dall’uomo, a base vegetale.
È degno di attenzione il lavoro all’avanguardia per l'innovazione dei biomateriali dell'azienda biotecnologica giapponese Spiber, pioniera nella produzione di fibre proteiche create dall’uomo, a base vegetale.
Fondata nel 2007, Spiber con sede a Yamagata, in Giappone, è impegnata nella creazione di soluzioni innovative che contribuiscano al benessere sostenibile, Spiber ha sviluppato materiali ispirati alla diversità e alla circolarità della natura: “Brewed ProteinTM" sono fibre fini (14-16 micron), morbide, senza scaglie le cui proteine sono progettate a livello molecolare. Ingredienti principali zucchero e canna da zucchero, prodotte utilizzando la tecnologia di fermentazione di precisione di Spiber.
Grazie ai suoi ingredienti di origine vegetale e a un processo di produzione efficiente in termini di risorse, la fibra Brewed ProteinTM ha il potenziale per ridurre significativamente gli impatti sull’ambiente e sul benessere degli animali. Questa soluzione innovativa crea materiali utilizzabili in vari settori, tra cui abbigliamento, alimentare, automobilistico.
Creatività giovane viene messa in luce dal 2010 dal concorso Feel the Yarn, organizzato da CPF Consorzio Promozione Filati in collaborazione con Pitti Immagine. Ogni anno studenti di maglieria provenienti da tutto il mondo, in rappresentanza delle più prestigiose scuole di moda, si sfidano con tecnica e creatività. 35 è il numero di ragazzi selezionati da Ornella Bignami (da sempre madrina del concorso) per prendere parte al Contest di questa edizione che ha come tema Wishlist.
E per finire
In occasione del suo cinquantesimo anniversario, Lineapiù Italia celebra una storia fatta di eccellenza, innovazione e ispirazione con un’opera d’arte che ne sintetizza l’identità più profonda e insieme celebra tutto il comparto che si occupa di Filo.
L’azienda, guidata da Alessandro Bastagli, ha affidato a Felice Limosani la creazione di Le Parole del Filo: un’installazione che fonde arte, linguaggio e tecnologia per raccontare il valore umano e creativo del fare. L’installazione si compone di elementi orizzontali avvolti da un filo arancione, secondo un gesto continuo e ordinato, mentre barre LED scandiscono l’apparizione ritmica di parole luminose, quali Essenza, Memoria, Presente, Futuro.
Attorno a questi cardini si articolano, in un alternarsi luminoso, termini più intimi e simbolici —Mani, Passione, Eredità, Dialogo, Visione. Due spire per ogni lato tengono insieme la struttura, come a custodirne l’indivisibilità dei significati profondi in essa contenuti. Le Parole del Filo è un’opera che celebra l’umanità del fare, la memoria viva e la bellezza futura da tessere insieme. Un’opera che tesse legami tra passato e futuro, tra industria e arte, tra parola e gesto.
Da Pitti Filati 97 e dal mondo della filatura è arrivato un messaggio di fiducia, all'insegna della creatività. In Fortezza sono state presentate le novità di 130 aziende: la ricerca sui materiali e la creatività produttiva delle migliori filature internazionali, l'innovazione tecnologica dei macchinari tessili e le proposte dei più qualificati operatori del mondo della maglieria e della personalizzazione.
I numeri, e ancor di più l'atmosfera che si respirava, parlano chiaro: alla Fortezza sono arrivati oltre 3.300 visitatori, di cui 1.700 buyer internazionali da oltre 50 Paesi