Venerdì 16 maggio alle ore 18.30 l'artista italiano Flavio Favelli (Firenze, 1967) inaugura la sua prima mostra personale a Istanbul dal titolo Grape Juice, a cura di Vittorio Urbani. La mostra sarà allestita fino al 14 giugno nella Main Hall della Galata Rum Okulu, l’antica Scuola Greca di Galata, diventata oggi un qualificato spazio espositivo, che è stato anche una delle principali sedi dell'ultima Biennale d’Arte Contemporanea di Istanbul.

La mostra Grape Juice è il frutto di un periodo di studio e di lavoro che l'artista ha svolto nella città turca, essendo stato invitato, per la terza edizione del ciclo Anteprima - un programma internazionale prodotto da AlbumArte, associazione culturale di Roma presieduta da Cristina Cobianchi e diretta da Maria Rosa Sossai - a partecipare a un progetto di residenza d'artista a Palazzo Venezia, Residenza a Istanbul dell’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Gianpaolo Scarante.

La riflessione di Favelli è inizialmente partita dall'immagine dell'etichetta di una vecchia lattina di succo d'uva. Questo succo, prodotto in America e di proprietà della Coca Cola Company, si chiamava Hi-C. La stella bianca e la lettera "C" stampata sull'etichetta hanno ricordato a Favelli la bandiera turca. Da questa immagine emblematica è nata un'opera: Grape Juice, che ha dato il titolo alla mostra.

La mostra Grape Juice consiste in quattro progetti distinti. All’entrata della sala, sulla vetrata che divide questa dall’atrio, l'artista ha pensato di collocare una grande immagine di Istanbul, più propriamente una veduta al tramonto dello skyline della città. O forse di un’alba. Favelli ha scelto di proposito un'immagine "da cartolina": un'immagine quindi classica, eterna, lo stereotipo insieme romantico e malinconico di una veduta d'Oriente.

Al centro della grande sala è installata una costruzione con pannelli di ferro riciclati, una specie di “container” dal sapore industriale. L'artista, che per la ricerca dei materiali si è avvalso della collaborazione dell’architetto Murat Özelmas, assistente dello scrittore Ferit Orhan Pamuk alla realizzazione del Museo dell’Innocenza, ha recuperato questi pezzi visitando le periferie e le zone industriali della città.

La parete bianca in fondo alla grande sala, è invece allestita con quattro quadri-pannelli dipinti a smalto, che presentano alcuni particolari di banconote della Turchia degli anni '70. In essi la filigrana, elegante e decorativa, è riprodotta insieme ai simboli classici del Paese.

Nella nicchia-teatro l'artista ha infine esposto su un tavolino un oggetto da lui definito "struggente": una bottiglia di Coca Cola emessa solo per la Turchia, che ha trovato in Italia. Un semplice e apparentemente banale oggetto, ma che contiene suggestioni e significati multipli.

Il programma di Anteprima#3 comprende, inoltre, occasioni di studio e di incontro tra Flavio Favelli e il pubblico della città, attraverso sinergie con altre Istituzioni presenti a Istanbul sviluppate appositamente per la residenza d’artista, come la collaborazione con la Bilgi University, che ha organizzato un talk in lingua inglese all'interno dei suoi programmi di MA Management, giovedì 8 maggio alle ore 19.00 dal titolo Istanbul according to Flavio Favelli. An artist in residency presso Studio-X Istanbul e la Conversazione con l’artista curata dall’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul al Teatro Casa d’Italia, sabato 17 maggio alle ore 17.00, con la partecipazione dei critici d'arte Cristiana Perrella e Paola Ugolini, dell'artista Flavio Favelli e della direttrice del MAXXI arte, Anna Mattirolo, moderati da Vittorio Urbani (traduzione simultanea italiano/turco). Dalla collaborazione con l’associazione culturale italiana Visioni Future, nasce invece la pubblicazione di un libro-catalogo che racconterà della residenza a Istanbul di Favelli e della mostra Grape Juice, con testi di Cristina Cobianchi, Flavio Favelli, Cristiana Perrella e Vittorio Urbani, che sarà distribuito in Italia e all'estero.

Flavio Favelli è nato a Firenze nel 1967, vive e lavora a Savigno (Bologna). Dopo la Laurea in Storia Orientale all'Università di Bologna, prende parte al Link Project (1995-2001). Ha esposto in numerosi musei, gallerie, spazi pubblici e privati, sia in Italia che all’estero come: Galleria Francesca Minini, Milano, 2014, SALES, Roma, 2010 e 2013; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, 2007 e Castello di Rivoli, 2012, Torino; Maison Rouge, Parigi 2007; Istituto Italiano di Cultura, Los Angeles, 2004, Maze Gallery, Torino, 2003, e in due grandi mostre internazionali: Italics (Palazzo Grassi, Venezia and MOCA, Chicago, 2009) e Spazio (Museo Maxxi, Roma, 2010). Ha partecipato a due importanti edizioni della Biennale Internazionale d'Arte di Venezia: la 50°, nella sezione "Clandestini" a cura di F. Bonami nel 2003 e la 55°, al Padiglione Italia a cura di B. Pietromarchi nel 2013, oltre che all'XI edizione della Biennale de L'Avana, Cuba nel 2012.

Per il 2014 è stato invitato alla residenza d'artista all'Ambasciata d'Italia a Istanbul dall'associazione AlbumArte, mentre per il 2015 è in programma una residenza d'artista alla NARS Foundation di New York. Nel 2010 è stato in residenza all'American Academy di Roma per l'Italian Fellowship.

Tra i progetti monumentali si segnalano le due installazioni bar funzionanti al MAMbo Museo di Bologna (2007) e al MARCA Museo di Catanzaro (2008) e i due ambienti pubblici e permanenti: Vestibolo nella Sede ANAS di Venezia di Palazzetto Foscari (2005) e Sala d'Attesa nel Pantheon di Bologna all'interno del Cimitero Monumentale della Certosa (2008), che accoglie le celebrazioni di funerali laici. Nel 2009 è stato scelto per Acrobazie #5, progetto di Unicredit al Centro Fatebenefratelli di San Colombano al Lambro (Mi).

Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private nazionali ed internazionali come: Galleria d’Arte Moderna e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; MAMbo, Bologna Fiere e Fondazione Furla, Bologna; La Maison Rouge Fondation Antoine De Galbert, Parigi; Collezione La Gaia, Cuneo; Civiche Raccolte d’Arte e Fiera Milano, Milano; MACRO e Nomas Foundation, Roma; Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce, Genova; Anita Zabludowicz Collection, Londra; Collezione Elgiz, Istanbul; Collezioni Unicredit Banca. Nel 2008 il Museo MAXXI di Roma ha acquisito una sua grande installazione dal titolo "La Terza Camera".

AlbumArte è un’associazione culturale non profit italiana, operante in Italia e all’Estero. La direzione artistica di AlbumArte e del suo nuovo spazio espositivo di Via Flaminia 122 a Roma, è di Maria Rosa Sossai. (www.albumarte.org) Sul sito anche le passate edizioni di Anteprima.

Yapı Kredi Cultural Activities, Arts and Publishing per molti decenni ha operato con l'obiettivo di arricchire la cultura e la vitalità dell'arte nel paese così come di attuare diversi progetti d'arte di alta qualità, che sono disponibili gratuitamente a tutti. Il braccio editoriale, Yapi Kredi Publications (YKY) è il più grande editore in Turchia. Si propone di offrire ai propri lettori una selezione di prim'ordine di opere della scena turca e internazionale . Poesia , filosofia, letteratura , arte, storia e libri per bambini, sono le suoe principali linee di produzione. Yapi Kredi Publications copre un ampio campo di attivita’ e di pubblicazioni occupando una posizione unica al mondo. YKY colma una grande lacuna nel mercato dell’editoria attraverso la pubblicazione di periodici, Sanat Dünyamız, Cogito e Kitap-lık, che si occupano di arte, filosofia e letteratura. Nel corso dell’anno le varie sedi di Yapi Kredi Cultural Centre ospitano oltre 100 eventi e mostre di archeologia , teatro, letteratura , fotografia e storia dell'arte.

Cristina Cobianchi, nata a Venezia, vive e lavora a Roma. Presidente di AlbumArte, ha diretto progetti di arte contemporanea in Italia e all’estero, collaborato con istituzioni, come gli Istituti Italiani di Cultura, musei pubblici, come il MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, e privati, come il Chiostro del Bramante di Roma, con associazioni culturali e spazi non profit come l’Accademia di San Luca, l’Accademia di Romania a Roma, l’Auditorium Conciliazione di Roma. Il suo progetto Anteprima, che comprende al suo interno un programma di residenze di artista in Italia e all’estero, iniziato nel 2011, continua la sua programmazione in varie sedi.

Vittorio Urbani nato a Ferrara, vive e lavora a Venezia. Ha curato mostre di arte contemporanea a Istanbul e partecipato all’organizzazione di partecipazioni ufficiali nazionali della Turchia alla Biennale di Venezia. Dal 1993 è direttore dell'associazione culturale non profit "Nuova Icona - associazione culturale per le arti", con sede a Venezia, con la quale ha organizzato e curato mostre in Italia e all’estero che mostrano un particolare interesse a sviluppare progetti artistici e scambi culturali con la Turchia e i Paesi del Medio Oriente. (www.nuovaicona.org)

Visioni Future è un’associazione culturale fondata nel 2009 a Potenza (Italia) con l’intento di favorire la crescita professionale dei giovani artisti e di sensibilizzare il pubblico all’approccio con l’arte contemporanea, attraverso attività espositive, didattiche e servizi di documentazione sulle arti visive. In particolare, Visioni Future vuole far conoscere i giovani artisti italiani nel sistema dell’arte contemporanea internazionale promuovendone la mobilità e sostenendoli nella ricerca di finanziamenti. (info@visionifuture.org)

Galata Rum Okulu

Kemeraltı Cad. No: 25
Galata Beyoğlu / İstanbul 34425 Turchia
Info Istanbul: Istituto Italiano di Cultura di Istanbul, info.iicistanbul@esteri.it
Info Italia: AlbumArte, info@albumarte.org

Orari di apertura

Martedì a Sabato
Dalle 11.00 alle 19.00

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