La Galleria Secci è lieta di annunciare la mostra personale dell’artista irlandese Kevin Francis Gray, che inaugurerà martedì 8 aprile 2025 alle ore 18:00, presso la sede di via Olmetto 1, Milano.
L’esposizione presenta l’ultima produzione di opere dell’artista, intitolata Fragile heads series, dimostrazione dell’incessante ricerca e del profondo impegno di Gray nella pratica scultorea.
Riprendendo i temi già affrontati nelle Family e Ten heroes series, questa nuova raccolta approfondisce riflessioni sulla materialità, i processi di transizione e le relazioni sociali e culturali.
Ogni scultura della Fragile heads series si compone di un busto in porcellana smaltata a colori, poggiato su una base lignea intagliata su misura. Sebbene Gray sia noto e apprezzato per la sua maestria nell’impegno del marmo, queste nuove opere accolgono l’imprevedibilità della porcellana. Lavorando con un materiale che, durante il processo di creazione, è soggetto a crepe e deformazioni spontanee, l’artista sovverte le convenzioni della scultura classica, trasformando imperfezioni, fragilità e crudezza materica in strumenti espressivi. Attraverso questa tensione tra resistenza e vulnerabilità, Gray riflette su come tali forze siano costitutive e imprescindibili nella costruzione dell’identità.
A differenza del marmo, che conserva fermezza e solidità, la porcellana è un materiale imprevedibile: reagisce al calore, alla pressione e all’umidità, spesso dando origine a esiti imprevedibili. Gray trattiene intenzionalmente un certo grado di umidità nell’argilla prima della cottura, incoraggiando tensioni interne che, durante la permanenza in forno, possono generare crepe e fessurazioni. Lungi
dall’interpretarle come difetti, l’artista le considera parte integrante del linguaggio visivo delle sue sculture: manifestazioni tangibili di tensione, movimento e inevitabile trasformazione.
I colori vivaci di questa serie traggono ispirazione da un recente viaggio a Istanbul, durante il quale Gray ha ammirato le antiche ceramiche di İznik, celebri per gli intricati motivi decorativi e le inconfondibili sfumature di blu. Sebbene il linguaggio scultoreo dell’artista resti immediatamente riconoscibile, l’infusione della ricca tavolozza cromatica turca e della raffinata lavorazione della ceramica introduce nuove qualità espressive alla sua pratica, ampliando la sua indagine sulla materia e sul colore.
Il percorso artistico di Gray oscilla costantemente tra la tradizione plastica classica e una sperimentazione materica in chiave contemporanea. Rinomato per il suo approccio pionieristico, l’artista sfida le norme consolidate, privilegiando l’espressività tattile e la profondità psicologica. Nella Fragile heads series, la sua esplorazione della materialità raggiunge un nuovo apice: fragilità e forza si giustappongono, trasformando l’oggetto scultoreo in un commento dinamico sull’esperienza umana. In questo contesto, la mostra invita il pubblico a riflettere sul delicato equilibrio tra stabilità e cambiamento, offrendo un’opportunità per esplorare i temi della resilienza, della trasformazione e dell’identità.