Il mondo è un posto difficile in cui vivere, e l’Europa oggi sembra spenta.
L’epoca dei lumi, quella scintilla partita, secondo alcuni da Napoli, secondo altri dalla Francia, investiva come un fascio di luce tutte le arti e le menti. C’era proprio tutto lì dentro, e un raggio arrivava anche per noi, venuti molto dopo quegli anni pieni di splendore.
Il movimento politico e sociale, che ha abbracciato la cultura e la filosofia, secondo altri studiosi ancora nasce nel Regno Unito dopo la guerra civile.
L’umanesimo aveva posto l’uomo al centro dell’universo, sostenendo che era artefice del suo stesso destino. Più tardi gli illuministi predicarono la “luce della ragione”, quale strumento per combattere l’ignoranza. Sepolto sotto le ceneri, il periodo luminoso sembra oggi gridare, come una voce dall’oltretomba.
La cultura messa in un angolo reclama un suo posto, quando la direttrice del Louvre di Parigi lancia l’allarme per le pessime condizioni in cui oggi versa il Museo più famoso d’Europa e forse del mondo. Come le città prese d’assalto dai turisti in cerca dell’effimero, del mordi e fuggi, così anche i visitatori del museo di Parigi, attendono lunghe file per un selfie con la Gioconda.
Laurence des Cars, direttrice del Louvre dal 2021 ha posto l’accento sul fascino della Monna Lisa, sollevando anche il problema del vasto pubblico di visitatori provenienti da tutto il mondo, ai quali non è fornito un passepartout per interpretare il quadro di Leonardo, per sentire la sua vera anima. Ecco, insieme al lume della ragione, al Louvre e alla Monna Lisa stiamo sotterrando anche lo spirito con i suoi vezzi.
Che parliamo di politica o di arte e cultura, o di qualsiasi altra cosa, sembra che qualcosa sia ormai sepolto per sempre. Fra le tante cose sotterrate, c’è l’umanità e la capacità stessa di restare umani. Sembra un bisticcio della parola, un gioco, un rebus crudele, ma abbiamo incominciato a scavare e chissà a quale scopo.
I politologi diranno che oggi l’Europa, la culla dei lumi è definitivamente morta, è inesistente, ed è così, soprattutto da un punto di vista geopolitico. Da quando, nuove Mega Nazioni inventano strategie per conquistare il mondo. Da quando stregoni e nuovi eletti da dio abitano le pagine dei giornali, condizionando, se non ancora del tutto le nostre vite, di certo il nostro umore.
Allora possiamo provare a scavare per portare alla luce il pensiero di Voltaire, che sosteneva che i diritti civili possono essere garantiti da uno Stato in cui si trovino unità, libertà politica e tolleranza religiosa. Vogliamo dissotterrare Montesquieu, che invece pensò alla tripartizione dei poteri: legislativo, esecutivo, giudiziario. Questi poteri devono essere rappresentati da organismi distinti – affermava - ciascuno dotato di piena autonomia e capace di esercitare un controllo sugli altri due, allo scopo di evitare la concentrazione dei poteri.
E inoltre, diceva:
Molte cose governano gli uomini: il clima, la religione, le leggi, le massime del governo, gli esempi dell'antichità, i costumi, le usanze; se ne forma uno spirito generale che ne è il risultato.
Il presidente Macron ha annunciato che la Gioconda avrà una sala a parte, per evitare l’assalto dei turisti. L’arte dovrebbe essere custodita e concessa a piccole dosi. Regole più rigide, dunque, anche per capolavori come Amore e psiche, La libertà che guida il popolo, L’incoronazione di Napoleone. Le tre opere sono custodite al Louvre di Parigi, e ogniuna a suo modo esprime qualcosa.
Amore e psiche racconta un amore contrastato. La favola dei due innamorati che nonostante tutto riescono a stare insieme, ispira Antonio Canova, artefice dell’omonima scultura esposta nel museo francese.
La libertà che guida i popoli, invece, quadro realizzato da Eugène Delacroix nel 1830 rappresenta la rivoluzione dello stesso anno, che portò al Congresso di Vienna e alla caduta del regno dei Borbone.
L’Incoronazione di Napoleone di Jacques-Louis David è un’icona, visitata da milioni di persone. A commissionare l’opera fu lo stesso imperatore francese, per rappresentare e ostentare la sua indiscussa potenza.
Ci ritroviamo spesso ad ammirare capolavori, a volte a immaginarli, con uno sguardo agli artisti e al loro tempo. La mente vaga tra dipinti e opere, sculture che danno forme a mondi diversi. Come affreschi ci sembrano a volte, quelli che nell’era digitale chiamiamo post. Uno di questi, di recente mi ha colpito – e suona così:
Ci aveva sperato molte volte, e ogni volta era rimasto sconfitto, tradito, umiliato. E allora ha continuato a sperare, più forte di prima. Non una sola volta, ma ripetutamente, senza sosta, nella sua formidabile ed eterna ossessione. Quello di un mondo senza più mafia era un pensiero che gli bruciava nel petto, e quando un pensiero abita i corpi, popola le menti, un giorno o l’altro popola anche la terra.
Roberto Saviano.
…un giorno o l’altro. Amore, libertà, potenza. Cosa interriamo e cosa riportiamo alla luce?