A: Insieme a tuo fratello Pietro siete titolari dell’azienda Dora, che vanta ben quarant’anni di esperienza nella lavorazione della pelle, producendo e sviluppando collezioni di cinture ed accessori moda uomo e donna per i più celebri marchi della moda italiana ed internazionale. Nel 2015 avete deciso di lanciare un vostro brand, Gavazzeni, che ha debuttato con una proposta di cinture, successivamente ampliata con la produzione di borse. Recentemente, avete lanciato e presentato il progetto Gava, potresti illustrarci le novità e le caratteristiche di questo giovane brand?

E: Il progetto Gava nasce a Settembre del 2023 con l’esigenza di creare un prodotto pensato per raggiungere un target in un posizionamento di mercato differente. Un prodotto anche questo made in Italy, riconoscibile ma allo stesso tempo “quite”. Vogliamo dare maggior valore al prodotto e alla sua qualità lasciando in secondo piano il logo.

La vostra bag icona è la VITTO bag, come nasce e in cosa si riconosce la sua iconicità?

Gava è il nostro laboratorio creativo, esploriamo la contaminazione tra arte e moda. La Vitto ne è la prima rappresentazione, una “puffy bag”, morbida come un cuscino e iconica per la sua forma Puffy e per la pelle, nappa liscia, super morbida.

Durante la Fashion Week a Milano, avete presentato al White la collezione SS24 con l’ingresso di una new entry in casa Gava, la VIKI, la prima borsa con una struttura rigida, realizzata in pelle martellata. Come avviene il processo di lavorazione?

La caratteristica principale di Viki è quello di avere una struttura più rigida, data da un rinforzo interno. A questo si aggiunge una lavorazione matelassé con doppia e finissima cucitura ton- sur- ton che crea rombi capaci di dare un impattante effetto 3D.

Con un brand mix di forte appeal, il WHITE accoglie ad ogni edizione buyer internazionali provenienti dai migliori store al mondo, ottenendo la leadership del mercato womenswear e il sostegno delle istituzioni. Un’opportunità unica per incontri B2B e la scoperta di nuovi designer e must-have della stagione. Cosa ha rappresentato per voi e per il vostro brand questa edizione?

Questa edizione di White è stata molto importante per il brand, abbiamo avuto la possibilità di presentarci ai buyer nazionali ed internazionali, inoltre il nostro stand posizionato in una Special Area, ha ottenuto un’enorme visibilità, supportata anche dal nostro allestimento a tema Flamingo. Entrare e trovare uno stand color full e inedito ha catturato l’attenzione di buyers e stampa.

Per la collezione SS24 vi siete lasciati ispirare dalle tonalità pastello e dalle decorazioni tropicali dell’Art Deco Historic District di Miami, ricamando dei fiori stilizzati, direttamente sulla nappa. Quali materiale predilige il vostro brand e in cosa si riconosce l’artigianalità?

Il materiale di punta della Vitto è sicuramente la pelle nappa, liscia ma soprattutto morbida e soffice. Per la stagione SS24 abbiamo cercato di ampliare la scelta, declinando la Vitto bag anche nella versione Denim e abbiamo scelto anche un cotone bio color écru per decorare i nostri modelli. I ricami sono stati realizzati con una tecnica che richiede molta precisione.

Come nasce la tua passione per la moda?

Sono da sempre attenta all’estetica e la moda è un mio pallino. Dopo l’ingresso nell’azienda di famiglia mi sono dedicata inizialmente alla gestione di brand di Maisons poi al nostro marchio Gavazzeni e successivamente al progetto Gava. Lo stretto contatto con la moda ha sicuramente influito sulla mia vita e sulle mie passioni.

Lavorare con tuo fratello rappresenta un punto di forza?

Il nostro è un family business, con tutti i pregi e i difetti di una azienda familiare. Lavorare con mio fratello mi permette di avere confronto più diretto e più immediato.

Tre aggettivi per descrivere GAVA e il valore aggiunto che la vostra storica azienda Dora ha tramandato a questo giovane brand.

Creativo, innovativo, visionario. Il valore aggiunto che la nostra azienda ha tramandato al nuovo progetto è sicuramente il “know-how”; mani esperte e diverse problematiche risolte nei quarant’anni di attività.

La vostra clientela e differenze tra mercato italiano ed estero

Il brand Gava è distribuito a livello nazionale in selezionate vetrine di alto livello, per citarne uno, La Tenda a Milano. A livello internazionale invece siamo distribuiti principalmente nei department store giapponesi come Baycrews, e tramite Tomorrow e Itochu.

Cosa non deve mai mancare nella borsa di Elena Gavazzeni e quale il tuo modello GAVA preferito?

Nella mia borsa non deve mai mancare il burro cacao e sicuramente si trova nel mio modello preferito, ovvero la Vitto Pochette. La sua forma baguette la rende adatta ad ogni occasione e la tracolla a catena la impreziosisce; raffinatissima nella variante colore caramello.

Coco Chanel nel 1955 ha ideato la prima borsetta con catenella da appoggiare sulla spalla. Nella vostra collezione utilizzate tracolle in catena o nappa, a seconda del momento della giornata. In questo momento cosa prediligeresti?

Trovo la catena molto elegante, e la tracolla in pelle molto comoda. Questa stagione per accontentare ogni tipo di esigenza abbiamo inserito tracolle in catena con la parte a contatto con la spalla in pelle, mantenendo così la preziosità della catena senza rinunciare alla comodità.

La borsa è uno di quelli accessori vitali, dal quale raramente la donna si separa e oggi, più che mai, stiamo assistendo al trionfo degli accessori. Secondo te perché e come definiresti l’accessorio?

L’accessorio è il dettaglio che fa la differenza. Il tocco in più per esprimersi al meglio. Trovo che il trionfo dell’accessorio sia dovuta alla prevalenza di outfit tono su tono.

Progetti futuri?

Al momento vogliamo concentrare tutte le nostre forze sul nuovo arrivato in casa Gavazzeni. Il brand Gava sarà per i prossimi anni il nostro unico progetto.