Riflettere l’energia e la vitalità femminile, il contrasto tra la staticità e la dinamicità, valorizzare l’eleganza attraverso la contemporaneità dei nostri giorni è sempre stato ciò che il brand Anteprima ha ricercato e trasmesso, rappresentando una visione dinamica e trasversale del concetto di stile.

In occasione del suo Trentesimo Anniversario, per la spring summer collection 2023, la direttrice creativa Izumi Ogino ha collaborato con l’architetto, scultore e designer italiano Marcello Morandini, che ha contemporaneamente festeggiato i trent’anni del suo modello iconico, “la sedia Bine”.

Abbiamo chiesto ad Izumi di raccontarci come è nata questa collaborazione: “Ho visitato la Fondazione di Marcello nel settembre 2022 e sono rimasta subito colpita dalla sua energia, instancabile ad ottant’anni e dalla passione per il suo lavoro. Incuriosita dai netti contrasti delle sue opere e dal suo stile, capace di assemblare semplici forme in oggetti complessi, ho pensato di collaborare insieme per la collezione della prossima Primavera Estate. Marcello ha realizzato una stampa che abbiamo poi inserito nei nostri disegni”. Gli outfit della spring summer collection sono infatti un tripudio di stampe a blocchi di colore vivace con tonalità contrastanti ma complementari, che conferiscono un fascino moderno e tattile all’intera collezione. I maxi cappotti realizzati a maglia, con strisce verticali monocromatiche ben interpretano il concetto della distorsione della linea. “Life in Contrast Life” è da sempre stato il leitmotiv di Izumi, dove la combinazione e il contrasto tra il bianco e il nero riflettono lo spazio negativo – positivo, l’immobilità e il movimento, creando un impatto visivamente stimolante e audace.

La decostruzione architettonica di Marcello Morandini e il suo contrasto tra la luce e l’ombra si riflettono anche tra il morbido plissè degli abiti e nelle sovrapposizioni di stampe grafiche utilizzate per gonne e cardigan, che evocano il Modernismo degli Anni Settanta, dove venivano utilizzati volumi semplici e ben definiti e si tendeva a valorizzare la funzione di una determinata forma architettonica.

Contemporaneamente, la fine degli anni Sessanta e la prima metà degli anni Settanta ha segnato l’epoca d’oro anche nel mondo della moda e l’inizio del boom dell’arte contemporanea. Izumi si è infatti lasciata ispirare anche dal minimalismo dell’artista Carmen Herrera, pittrice e scultrice cubana americana, considerata una delle pioniere dell’astrazione geometrica negli Stati Uniti, innamorata delle linee, come lei stessa una volta dichiarò: “Credo che rimarrò sempre stupita dalla linea retta, la sua bellezza è ciò che mi fa dipingere”. Questa creatività artistica si riflette anche negli accessori Anteprima, come nelle famose Wirebags, adatte sia per il lavoro che per il tempo libero, dove le linee pulite e la versatilità del design racchiudono praticità e stile.

Oltre al linearismo e ai netti contrasti tra il bianco e il nero, per celebrare i Trent’anni del brand, è stato inserito il pattern della Mimosa, fiore simbolico associato alla Giornata Internazionale della Donna, come simbolo di apprezzamento, forza e buona sensibilità, capace di trasmettere positività e coraggio nella tonalità del giallo: “Si dice che i fiori gialli siano fiori felici che indicano la fine del freddo rigido dell’inverno e salutano l'arrivo della calda primavera”.

Questa energia senza confini ha avuto come fonte di ispirazione anche le creazioni artistiche presentate alla Biennale di Venezia, come ci racconta Izumi: “Lo scorso aprile sono stata alla Biennale, la più grande esposizione di arte contemporanea. Il tema principale era il Latte dei Sogni e vedeva la realizzazione di progetti unici che riflettevano la visione degli artisti su questo argomento. Come sempre, l’arte contemporanea va avanti, si confronta con il primitivo e anticipa la natura umana, riflettendo sugli atteggiamenti e sui comportamenti che ci hanno portato dove siamo. Vedere attraverso l’arte ciò che sta succedendo nel mondo è per me fonte di ispirazione. La moda e l'arte erano strettamente connesse nel modernismo contemporaneo, le persone comunicano e creano moda come riflesso della loro arte. Quello che ho imparato e previsto da questa Biennale è che il casual street fashion continuerà a dominare, ma gli abiti da sogno irrealistici potrebbe tornare. Perché la gente ha sete del Latte dei sogni”.