Quante volte mentre parliamo con un familiare, con il/la nostro/a partner, con un amico possiamo cadere in un fraintendimento? Quante volte abbiamo pensato che il silenzio da parte nostra avrebbe smorzato una discussione in atto e invece non ha fatto altro che alimentare rabbia e frustrazione nella persona che avevamo di fronte?

Per ridurre il più possibile difficoltà di questo tipo, è necessario migliorare le proprie modalità di comunicazione.

Anzitutto è necessario effettuare una distinzione tra comportamento comunicativo e stile comunicativo. Il comportamento comunicativo sta ad indicare manifestazioni occasionali e circoscritte di quest’ultimo, mentre lo stile comunicativo consiste in un comportamento che diviene costante e ripetitivo e in cui, l’individuo, attua ripetutamente una modalità di reazione alla realtà.

Parlando di comportamento, è possibile riscontrarne quattro tipi:

1. Comportamento aggressivo

Colui/colei che attua questo tipo di comportamento comunicativo solitamente tende a voler prevaricare l’altro, non ascolta il punto di vista di quest’ultimo, utilizza un tono di voce piuttosto alto e, talvolta, minaccioso. Anche dal punto di vista della comunicazione non-verbale è possibile notare un atteggiamento fisico propenso in avanti e sguardo aggressivo. Solitamente l’individuo che pone in essere questo tipo di comportamento, è dotato di scarsa capacità empatica e non si preoccupa di ferire emotivamente l’altro:

2. Comportamento passivo

L’individuo che attua questo tipo di comportamento tende a reprimere i propri sentimenti ed emozioni quali rabbia, risentimento ma anche gioia e affetto. Solitamente ciò è dovuto ad una bassa autostima, alla tendenza a scusarsi spesso anche quando la situazione non lo richiede, a subire il rapporto con gli altri piuttosto che viverlo. Difficilmente il comunicatore passivo risulterà in grado di soddisfare i suoi reali bisogni e desideri; questo perché vi è in egli una difficoltà ad esprimere liberamente se stesso.

3. Comportamento passivo-aggressivo

Innanzitutto, il comportamento passivo-aggressivo consiste in un “modo deliberato e mascherato di esprimere sentimenti di rabbia” (Long, Long & Whitson, 2008). L’individuo che attua questo tipo di comportamento non è in grado di esprimere apertamente e sinceramente le sue emozioni, pensieri ed opinioni. Ad esempio il soggetto che attua questo tipo di comportamento può utilizzare il sarcasmo con l’intento di offendere l’altro in modo indiretto lasciando quest’ultimo in uno stato di malessere, confusione e disagio.

4. Comportamento assertivo

Esso si esprime mediante la capacità dell’individuo di utilizzare un comportamento adeguato sulla base del contesto sociale in cui si trova. Il soggetto che attua questo tipo di comportamento comunicativo risulta in grado di esprimere in modo sereno le proprie opinioni, desideri, sentimenti ed emozioni senza che, in se stesso, sorgano sensi di colpa, timore del giudizio altrui, rabbia o senso di inadeguatezza.

Il comunicatore assertivo esprime se stesso con fiducia, non teme il giudizio altrui, esterna le proprie opinioni in modo chiaro, schietto, diretto. Affronta le situazioni che la vita gli/le presenta in modo attivo anziché subirle o procrastinando continuamente il momento dell’azione.

Il comportamento assertivo non è da confondere con quello di supponenza. L’individuo che attua l’assertività rispetta se stesso ma anche gli altri, riconosce i suoi errori e li ammette apertamente, mostra una sincera gioia per il successo raggiunto da altri, si mette in discussione ed è pronto al costante apprendimento.

E’ quindi importante allenarsi alla comunicazione assertiva poiché essa porta alla persona moltissimi benefici a livello emotivo ma anche fisico. Imparare a comunicare in modo assertivo aiuta a rispettare, in primis, se stessi e le proprie esigenze e, di conseguenza, mente e cuore affronteranno in maniera serena e coerente le diverse contingenze della vita. Il tutto, inoltre, porterà anche alla riduzione di tutti quei sintomi psicosomatici che si potrebbero presentare nel momento in cui vi è un conflitto interiore, come ad esempio mal di testa, mal di stomaco, ansia.

Imparare a comunicare in modo assertivo, quindi, è un dono che facciamo a noi stessi e agli altri.