A Christina Dubisar, designer austriaca, brillano gli occhi nel dirmi “Che gioia tornare in presenza a Pitti Filati, edizione estiva. Da ogni parte c’è creatività, e si ha tutto il tempo di elaborare nuove idee per l’inverno 2023-24”. E’ il 30 giugno e siamo entrambe in attesa della proclamazione del Premio Feel the yarn, divenuto quest’anno Feel the green, perché promuove la sostenibilità, un concorso cui partecipano studenti di scuole di moda internazionali. È un affollato evento della fiera, sempre molto seguito dai giovani. Il Concorso, coordinato da Ornella Bignami, direttore creativo di Elementi Moda, funziona così: Molti marchi di filati donano un set di prodotti a studenti selezionati. Con l’insieme di filati ottenuto e con un’attenta collaborazione con i donatori, ogni studente crea la sua capsule. Le votazioni sono aperte al pubblico on line che sceglie cinque finalisti. Per dichiarare il vincitore, il Concorso si affida ad una giuria di esperti.

Quest’anno è risultata vincitrice Marie Nardi, con i filati dell’azienda Monticolor. La collaborazione fra la vincitrice e Monticolor, a detta della studentessa, è stata determinante per raggiungere il miglior posizionamento nel Concorso. Ma anche Il patron della ditta ha parlato in termini lusinghieri del modo di lavorare di Marie. Un premio particolarmente azzeccato anche perché Monticolor lavora da anni in modo sostenibile. Per dare l’idea, l’elasticità del filo di cotone(unica materia prima trattata), viene raggiunta attraverso l’invenzione di nuove lavorazioni. Monticolor, nel mondo della moda, ha saputo guardare lontano, quando ancora non si richiedeva , per la sostenibilità, il recupero della materia prima dai capi usati. Come è noto ciò è possibile solo se il filo non è composto da altro che da cotone( o seta, o lana, o cashmere). Inoltre l'origine organica certificata OCS (Organic Content Standard) e testata OGM- free contribuisce a ridurre le emissioni, al risparmio delle risorse idriche, ad un trattamento equo e alla salvaguardia della salute dei coltivatori. Ecco quindi che il premio è andato ad una moda sostenibile, oltre che esteticamente molto valida.

Sempre in linea con la sostenibilità, Lineapiù ha sviluppato un settore di riciclaggio dei cashmere. Molte aziende stanno approntando il recupero della materia prima. Quelle che producono filati fantasia, tuttavia, non possono riottenere la materia prima, perché gli effetti speciali si ottengono solo con filati compositi. Ma c’è uno sforzo collettivo per migliorare la sostenibilità nel mondo della moda, a cominciare proprio dai produttori dei filati.

Un contributo allo sviluppo della tecnologia è stato presentato ai visitatori -in Italiano e in Inglese- con la descrizione dettagliata di un software per disegnare su tessuto lavorato in piano. La conferenza è stata curata da Stoll, ditta tedesca con succursale a Carpi, Spazio Ricerca, il luogo della fiera dove vediamo nascere i trend del futuro, è intitolato Intothewild. La parola Selvaggio del titolo accomuna due concetti: il mondo primitivo in cui si viveva in equilibrio con la natura, allora l’unica fonte di sopravvivenza, e una cultura del vivere totalmente priva della razionalità astratta, fonte dei gravi problemi del mondo attuale, guidato dal progresso e dalla performance a costo della distruzione del mondo stesso. Sono 3 gli aspetti attraverso i quali si declinano le novità dello Spazio Ricerca:

Basicinstinct

È il tema della decrescita, che immaginiamo come un percorso all’indietro nella linea temporale dell’evoluzione umana. Decrescere. Decrementare. Ridurre. Riutilizzare. Sono come un urlo primordiale. Un mantra. Facciamo un passo indietro e poi un altro ancora fino a cinquemila anni fa, fino all’età della pietra, nella speranza che questo basti a riportare l’equilibrio per salvare il pianeta. Sperando che basti per riportarci alla sorpresa della scoperta senza sovrastrutture di nessun genere, a ricostruire gli strumenti per il nostro futuro. Un futuro primitivo. Anche nel campo dell’Arte -Picasso insegna- c’è stata una ricerca sull’Arte primitiva. Recentemente l’artista Domenico Fargnoli, psichiatra, per citare un contemporaneo, si rifà a pratiche artistiche di uomini “primitivi” che avevano una capacità eccezionale di orientamento in ambienti con scarsa penetrazione solare ed erano grandi conoscitori delle piante, degli animali e del territorio. Essi, sconfessando ogni pregiudizio ideologico e religioso, hanno creato un’arte fatta di decorazioni dotate di un potente impatto evocativo ed emozionale.

Victorvictoria

È il tema della fluidità di genere. Ruba il titolo al celebre film degli anni ‘80 dove niente è come sembra. La ricerca della fluidità si conferma un tema fortissimo nella moda, ma anche nuovamente nell’arte e nella cultura che raccoglie l’impulso dall’economia e dalla politica. In questo tema viene enfatizzato in maniera sublime ed elegante l’azzeramento dell’identità di genere fino al capovolgimento dei ruoli. Fino all’equivoco.

Cannibal

Per natura selvaggia si intende qui un luogo o una manifestazione non intaccata o modificata dall’intervento dell’uomo o che persiste nonostante l'intervento dello stesso. Tutto il resto…è giardino. La natura selvaggia e incontaminata è capace di regalare lo spettacolo più straordinario e romantico, manifestazione della bellezza allo stato più vero e completo. Tra le tante manifestazioni di questa natura sempre più fragile, rara, da proteggere e preservare, le piante carnivore manifestano nel loro violento splendore la capacità primordiale di adattamento della natura stessa. Modalità questa a cui oggi l’uomo deve ispirarsi per sopravvivere. Alla ricerca di un futuro primitivo segnato dal senso del fluido, dell’incontaminato e della (ri)scoperta.

Più di 3000 i buyers presenti, stranieri per il 50% , di provenienza da più di 50 paesi. Il ritorno a Firenze della comunità dei filati, alla 91esima edizione di Pitti, era pervaso da entusiasmo ed ottimismo nello scoprire le collezioni delle più importanti filande italiane ed internazionali e le nuove proposte creative, dopo Spazio Ricerca, di altri settori, intitolati Fashion at Work, Knitclub e CustomEasy. Qui buyers, designers e uffici stile dei più famosi brand internazionali di moda incontrano le eccellenze tecniche e creative delle aziende selezionate da Pitti Filati. Il focus è oggi per tutti gli addetti ai lavori una sempre più globale e avanzata sinergia di filiera.