30 appuntamenti dal vivo: per tracciare ponti tra arte e comunità, e ripensare creativamente il futuro a partire dal tema “Le orme del nostro pensiero”.

Palchi naturali nella bellezza del paesaggio di Radicondoli e grandi nomi dello spettacolo insieme a progetti innovativi.

Un omaggio speciale a Vetrano e Randisi. In più: Premio Radicondoli per il Teatro, paesaggi contemporanei, laboratori, animazione per i più piccoli.

Le orme del nostro pensiero, gli sguardi sugli altri e gli sguardi degli altri verso il nostro mondo sono le linee che si intersecano nel programma della XXXVI edizione del festival, creando uno spazio fisico e mentale in cui passano sogni, drammi, pensieri e riflessioni sul nostro contemporaneo, dopo questo lungo tempo incerto.
Tutto ciò con un programma multidisciplinare, attento ai nuovi linguaggi e alla ricerca di nuove modalità espressive, con un prologo sull’arte contemporanea e sulle sue commistioni con il territorio, a sottolineare la nuova vocazione di Radicondoli come centro culturale originale e produttivo. Un centro strategico anche come punto d’incontro tra la comunità, artisti affermati e emergenti, per dare vita a un rito collettivo come dalle origini è stato il teatro. Il tutto valorizzando la ricettività e le prospettive di un paesaggio unico che si fa palcoscenico naturale e stimola creazioni site specific.

“Anche in questa edizione il ruolo dell’attore rimane focale e prioritario” – spiega il direttore artistico Massimo Luconi addentrandosi nel programma: “Ci saranno alcune presenze significative del teatro e cinema italiano, come Massimo Popolizio con uno straordinario recital su Pasolini, Paolo Rossi e il suo ultimo geniale spettacolo, Luca Lazzareschi protagonista di un Prometeo prodotto dal festival, Alvia Reale con un suo intimo racconto, Alessandra Vanzi che dedica un omaggio a Victor Cavallo attore e poeta”.
E continua: “Il festival di Radicondoli vuole dedicare una particolare attenzione a Vetrano e Randisi, due grandi interpreti che hanno unito il loro talento e la loro professionalità a una poetica raffinata e emozionante, con un focus sul loro lavoro con due spettacoli di cui uno in prima nazionale. Inoltre si consolideranno rapporti di continuità artistica con professionisti affermati come Ulderico Pesce, Arianna Scommegna, Nicola Russo, la comicità di Maria Cassi, la storica compagnia Marcido Marcidoris”e l’incontro con Franco Arminio una delle voci poetiche più affascinanti del nostro contemporaneo. In maniera complementare poi in questa edizione il festival continua ad investire su gruppi giovani e emergenti, con eventi musicali di rilievo e procede nella direzione produttiva quale accompagnamento al nascere di nuovi progetti e all’incontro tra performance e territorio.

Passando così proprio agli spettacoli in rassegna, Radicondoli Festival comprende quest’anno circa 30 appuntamenti di spettacolo, con varie prime nazionali e creazioni ad hoc, che saranno in scena dal 9 al 10 luglio nel prologo del festival, e dal 15 luglio all’1 agosto per il festival vero e proprio, che si correda di momenti laboratoriali e spazi dedicati ai più piccoli e di un’ampia apertura all’arte contemporanea.

Programma:

Prologo:

Dal 9 al 10 luglio Il festival avrà un prologo con
il primo grande appuntamento con il teatro, con Luca Lazzareschi protagonista di un Prometeo prodotto dal festival, con la regia dello stesso Luconi, in prima nazionale.

Il 15 luglio al nuovo Podere Tesoro ci sarà il concerto di Lamberto Curtoni per violoncello, musicista e compositore attivo nei più importanti teatri italiani e europei.

Il 16 e 17 sarà protagonista l’arte contemporanea nel progetto Paesaggi contemporanei, segnaliamo anche l’apertura del festival vero e proprio, con la grande voce di Flo: cantante-cantastorie che proporrà brani della tradizione mediterranea.

Il festival:

Il 18 luglio a Radicondoli sarà protagonista un grande interprete della scena nazionale, Massimo Popolizio, con un omaggio a Pasolini per il centenario della nascita: Pasolini, una storia romana, recital che passerà dai romanzi “romani” Ragazzi di vita e Una vita violenta, e dalle raccolte poetiche coeve, con musiche dal vivo di Giovanna Famulari.

Un altro grande dello spettacolo dal vivo e della tv salirà sul palco il 19 luglio: Paolo Rossi, con lo spettacolo di cui è anche autore Pane e libertà, accompagnato ancora con musica dal vivo. Un attore fuori dalle regole che mescola generi e registri, creando sovrasensi irresistibili.

La giornata del 20 luglio si apre con un concerto di Ocra, orchestra da camera di Radicondoli, e con una delle presenze più affezionate del festival, Arianna Scommegna che darà voce allo spettacolo Non sono nata per condividere odio. Voci da Antigone, con la musica di Mell Morcone e la drammaturgia di Maddalena Giovannelli. Una rivisitazione del mito di Antigone, simbolo del rifiuto del potere costituito.

Il 21 luglio Francesco Dendi e Valeria Caliandro rileggono La fattoria degli animali di Orwell nello spettacolo Cabaret degli animali, di cui Dendi è anche autore con Lisa Capaccioli. Una novella allegorica che riflette sugli eventi che portarono alla rivoluzione russa e alla successiva restaurazione staliniana (Primo studio). Segue il concerto di Virginia Veronesi, con Veronica Marchi alla tastiera e alla chitarra acustica, cantautrice molto originale e sensibile.

Il 22 luglio sarà la volta di Secret rooms, uno spettacolo a stazioni per 10 persone alla volta, un progetto di drammaturgia itinerante che accompagna gli spettatori alla scoperta di “stanze segrete” e spazi suggestivi, animati e abitati da storie e interpreti. Con Antonella Miglioretto, Mohamed Traore, Fernando Maraghini, Alessandra Bedino e Giovanni Visibelli, Sara Alzetta, Vincenza Pastore. La giornata si conclude con il divertimento assicurato da Maria Cassi, accompagnata da Leonardo Brizzi, in Alè! Opera buffa: una sorta di piccolo musical in cui si scherza attraverso personaggi e gag musicali, tormentoni e tic umani.

Il 23 luglio, Franco Arminio, uno dei nomi più popolari della poesia nazionale, tanto da aver portato alla scoperta quest’arte intima, condurrà un incontro poetico sulla scorta del suo libro Cedi la strada agli alberi, creando comunità intorno alla parola. La giornata prosegue all’insegna della poesia, e in serata si terrà l’omaggio al geniale e stralunato Victor Cavallo con Alessandra Vanzi che sarà la voce recitante di Vita e sregolatezza di Victor Cavallo, poeta e attore geniale (prima nazionale).

Il 24 luglio parte un viaggio multidimensionale ed esotico nello spettacolo Safar con Dalal Suleiman quale voce narrante e alla danza e Helmi M’hadhbi all’oud (liuto arabo): sinuosità e suoni antichi a creare significati che superano il tempo. Per il teatro, in serata ritorna alla memoria, attraverso il testo Muoio come un paese di Gemma Hansson Carbone, anche protagonista in scena, il regime dei colonnelli in Grecia, come lo aveva descritto Dimitris Dimitriadis, drammaturgo greco di fama alla fine degli anni ‘70: un incubo che si fa scrittura visionaria e evocazione, in prima nazionale.

Il 25 luglio si terrà un concerto in omaggio a Nicola Arigliano, I sing Nicola, con Larry Franco Quartet. Larry Franco fu pianista di Arigliano fino alla fine degli anni ’90.

Il 26 luglio: Mirio Cosottini presenterà la mostra di disegni, arte che accompagna la sua espressione musicale da improvvisatore e filosofo della musica. Segue, infatti, una sua performance live con toni jazz. Per chiudere la giornata con un testo di Livia Gionfrida scritto a quattro mani con Robert Da Ponte, anche interprete: attore, ex detenuto, ex miliardario, ex banchiere americano, con una storia che vale la pena raccontare: It’s just a game.

Il 27 luglio ci sarà l’occasione di ascoltare il prezioso suono dell’organo della Collegiata di Radicondoli, costruito nel 1846, il concerto sarà condotto da Gabriele Giacomelli e accompagnato dal canto di Elena Romanazzi. A seguire uno spettacolo per riflettere, al solito per Ulderico Pesce, altro amico del festival: L’innaffiatore del cervello di Passanante, l’anarchico che attentò alla vita del re Umberto I di Savoia. Una storia decisiva e commovente, dietro alle pieghe della grande Storia.

Il 28 luglio Elisa Pol, con la collaborazione artistica di Raffaella Giordano, presenta Walking memories, una performance di gesti e di parole sulla montagna e sul mondo dei ricordi e della dimenticanza. Un ibrido di teatro, danza, storytelling. Intimo e popolare. La giornata si chiude con un atteso appuntamento musicale: Musiche per Radicondoli con Antonio Aiazzi, Gianni Maroccolo, Beppe Brotto, attraversando la carriera di Aiazzi e Moroccolo fondatori storici del gruppo Litfiba (progetto speciale del festival).

Il 29 luglio in scena ci sarà uno spettacolo intimo e raffinato, in prima nazionale, curato da Nicola Russo, anche interprete insieme a Elena Russo Arman: La cura di un poeta, liberamente tratto dal carteggio tra Rainer Maria Rilke e Lou Andreas-Salomé. Una delle corrispondenze più intense e profonde del secolo, sui sentimenti, sul senso della vita e sul viaggio interiore. Segue un classico rivisto dall’occhio di ricerca di Marco Isidori dei Marcido Marcidoris Memorie del sottosuolo di Dostoevskji, con Paolo Oricco. Un concentrato umano che apre le porte della modernità.

Il 30 luglio si terrà il tradizionale appuntamento con il Premio Radicondoli per il teatro, giunto alla sua XIII edizione, che quest’anno premierà la sezione Maestri del teatro e giovani critici, cui si è aggiunta da alcune edizioni quella per l’utilizzo di nuove tecnologie, nel nome di Walter Ferrara. Gli spettacoli in scena nel corso della giornata saranno Cuòre: sostantivo maschile, un testo che riflette sul teatro e sulla nostra vita di Angela de Maso, scritto e diretto da una grande interprete come Alvia Reale, in scena con Daniella Giovanetti. Segue il primo appuntamento di un omaggio speciale che il festival tributa quest’anno al duo più poetico del teatro nazionale, Vetrano e Randisi, a iniziare dallo spettacolo in prima nazionale che ne ripercorre la storia: Grazie per la squisita prova – Un discorso sul teatro, curato da Nicola Borghesi. L’omaggio si completa il 31 luglio con la rappresentazione di Due stupidi sublimi, scritto e diretto dagli stessi Enzo Vetrano e Stefano Randisi: un viaggio surreale, un ping pong tra teatro e vita, anche attraverso rimandi a testi celebri che negli attori inevitabilmente divengono carne.

Il 31 luglio sarà inoltre in scena It’s app to you, di e con Andrea Delfino, Paola Giannini, Leonardo Manzan, quest’ultimo anche alla regia. Uno spettacolo originale e contemporaneo che indaga la reale libertà che ci resta nel nostro tempo digitale e dominato dai social.

Il festival si chiude l’1agosto con il concerto Lune et soleil con Francesca Perissinotto e Lourival Silvestre e la proiezione di Destinazione sud, documentari d’autore.

E inoltre laboratori di incotro e di formazione professionale, tra i quali la prima fase di Laboratorio del suono condotto dai tecnici di Emavinci in collaborazione con Paolo Morelli, responsabile del suono del festival.