I periodi festivi, in particolare quello natalizio, possono diventare una fonte di stress. La corsa ai preparativi, la mente sovraccarica, l'ansia di non arrivare a tutto e tutti e l'aumento del carico emotivo rischiano di stravolgere il nostro delicato equilibrio interiore. Non solo, appena tutto è finito potremmo sentirci svuotati, soprattutto se non siamo riusciti a sfruttare al meglio qualche giorno di pausa. La pratica costante magari ha lasciato il posto a qualche vizio in più e all'improvviso ci riscopriamo confusi e instabili, in apparenza senza motivo. Lo yoga e la meditazione possono aiutarci parecchio a ritrovare il focus e a riprendere il lavoro e la routine di tutti i giorni senza eccessivi sbalzi di umore. Ecco alcuni consigli utili per ripartire col piede giusto e iniziare l'anno all'insegna di un atteggiamento positivo.

10 minuti

Prendiamoci almeno 10 minuti al giorno per noi. Che sia passeggiando o sedendoci in mezzo loto troviamo un modo per allontanarci per qualche minuto da tutto e tutti. Creiamo spazio e silenzio dentro di noi e guardiamo cosa emerge. Non giudichiamo e accogliamo ogni emozione e pensiero che arriva. Le tensioni emotive si sono accumulate in questo periodo e potremmo ritrovarci sovraccarichi. Scegliamo un'emozione/tensione alla volta, magari una al giorno su cui riflettere e chiediamoci: “Cosa mi disturba tanto e perché? Cosa mi sta dicendo questa emozione? Riesco a guardarla in faccia senza scappare?”. Dobbiamo cercare di farci amiche anche le emozioni più scomode e disturbanti. Se arrivano c'è un motivo, sono un segnale forte e chiaro che non siamo abbastanza centrati da riuscire a gestirle. Più le allontaneremo più prenderanno il sopravvento. Il punto è osservarle, capire cosa ci stanno dicendo, accettarle e poi lasciarle andare. Questo è lo scopo della meditazione. Accettiamo dunque tutto quello che arriva nei nostri 10 minuti. Va bene se riusciremo a staccare la mente, se piangeremo, se ci sentiremo nervosi e impazienti. Va bene tutto. Osserviamo le nostre emozioni e i nostri pensieri come le nuvole che fluttuano, accettiamo tutto ciò che arriva e lasciamo andare.

Pratica e dieta

Possiamo scegliere tra pratiche detox, ideali dopo le abbuffate natalizie o iper rilassanti, tanto più se le feste ci hanno stressato e facciamo fatica a ricominciare. L'ideale sarebbe alternarle e tornare sul tappetino con regolarità quanto prima. I primi giorni saranno i più faticosi dato l'accumulo di tossine e il freddo umido dell'inverno. Bisogna avere pazienza, pratichiamo ahimsa1 ripristiniamo una routine e presto sentiremo i benefici. Ideale sarà anche ascoltare il nostro corpo in termini di appetito. Senza iniziare diete drastiche d'inizio anno cerchiamo invece di ristabilire orari regolari, cibi delicati e integrare più alimenti freschi possibili. Via libera a zuppe calde, tisane ed erbe depurative. Come ci insegna l'ayurveda iniziamo a considerare i tre grandi livelli di nutrimento: il cibo, il respiro, e le impressioni mentali. Più manterremo puliti e in equilibrio corpo e mente più ci sentiremo bene e in salute.

Gratitudine

Da coltivare in abbondanza se vogliamo iniziare l'anno vedendo il bicchiere mezzo pieno. Le difficoltà nella vita ci sono sempre e alcuni periodi possono diventare davvero un incubo, ma l'unico modo che abbiamo per superarli è iniziare a non dare eccessivo peso a tutto quello che non funziona e concentrarci di più su ciò che già abbiamo. A volte nemmeno ci rendiamo conto. Si tratta di spostare l'ago della bilancia. Iniziare l'anno all'insegna della gratitudine e coltivarla sempre di più può fare la differenza.

Qualcosa di nuovo

Più spesso a inizio anno partono i buoni propositi e la voglia di ricominciare con qualcosa di nuovo: un nuovo obbiettivo, un nuovo viaggio, un nuovo corso... Attenzione però a non focalizzare troppo sull'esterno. Se davvero aspiriamo a un cambiamento, cerchiamo di capire prima cosa stiamo cercando e perché. Se le motivazioni non sono abbastanza forti o importanti in termini valoriali per noi possiamo anche permetterci di rinunciarvi per concentrarci su qualcosa che ha davvero significato. Piuttosto cerchiamo l'origine del nostro bisogno e proviamo a muoverci a un livello più interiore che esteriore. Non cambierà mai nulla se noi rimaniamo sempre gli stessi. C'è qualcosa del nostro atteggiamento mentale su cui potremmo lavorare per ottenere il cambiamento o la novità a cui aspiriamo? È davvero necessario agire sull'esterno, nel modo che abbiamo immaginato, o meglio lavorare sul nostro approccio alle cose per ottenere risultati a lungo termine? I cambiamenti veri arrivano solo quando siamo pronti emotivamente e psicologicamente per attuarli; quindi, attenzione a non trascurare le nostre dinamiche e paure interiori prima di intraprendere nuove vie o rischieremo di ritrovarci al punto di partenza a fine anno.

1 Ahimsa: voce sanscrita che significa “non nuocere”. Nella credenza religioso-filosofica degli indiani rappresenta uno dei principi fondamentali della morale (variamente inteso nei vari sistemi, dal brahmanesimo al giainismo, al buddhismo, all’induismo). È alla base della dottrina della non violenza proposta da Gandhi. (Fonte: Enciclopedia Treccani).